TERAMO – Un esposto alla Procura per disastro colposo: è quanto intende fare la Federconsumatori di Teramo. Il provvedimento è stato comunicato da Pasquale Di Ferdinando, rappresentante dell’associazione, che nel corso di una conferenza stampa ha annunciato che presenterà nei prossimi giorni un esposto alla Procura della Repubblica. Il responsabile teramano, insieme all’avvocato Vanna Pizzi,  chiederanno l’apertura di un procedimento contro ignoti per disastro colposo, visto che numerose strutture pubbliche hanno subito danni con il terremoto del 6 aprile. «È grave che degli edifici pubblici siano stati dichiarati inagibili per delle scosse avvertite a Teramo in maniera così lieve – ha sostenuto  il responsabile della Federconsumatori -. Molti cittadini sono stati esposti a seri pericoli, per questo chiediamo alla Procura di indagare sulle strutture.  Penso anche al crollo della Teramo-mare dovuto all’esondazione del  Tordino, che avrebbe potuto fare altre  vittime».

Su quest’ultima vicenda  nei giorni scorsi il procuratore Gabriele Ferretti e il pm Roberta D’Avolio hanno aperto un fascicolo con l’ipotesi di crollo colposo.

Per Di Ferdinando, il centro storico di Teramo vive una vera emergenza, la crescita in altezza degli edifici con soprelevazioni fatte in cemento armato su strutture molto spesso in pietra o mattoni. «Chiediamo degli accertamenti preventivi all’Ufficio tecnico del Comune affinché sia prestata la massima attenzione al problema».

La Federconsumatori è inoltre impegnata in prima linea nell’assistenza ai familiari delle vittime del terremoto de L’Aquila. «L’associazione – ha spiegato l’avvocato Pizzi – ha messo a disposizione un pool di affermati professionisti per garantire assistenza alla popolazione colpita dal sisma. È la nostra risposta alla domanda di giustizia che i cittadini ci hanno posto».

I tecnici della Federconsumatori affiancheranno i magistrati aquilani che stanno indagando sui crolli, svolgendo ulteriori indagini per evitare che i tempi lunghi portino al rischio archiviazione. «A tal proposito – ha puntualizzato l’avvocato – i familiari delle vittime della provincia di Teramo hanno tempo fino alla fine di ottobre per dichiararsi parte lesa».