SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Venezia ha partecipato per la prima volta al campionato di serie A nel 1950. Successivamente disputò altri campionati nella massima serie  nel 1962, 1963, e nel 1967. Vanta in bacheca anche una coppa Italia vinta nel 1941.  Dopo anni bui passati dalla B alla D ebbe un secondo splendore a fine anni 90 (1999) quando sotto la conduzione del presidente Zamparini e con Novellino allenatore tornò in serie A  e poi nel 2002 si ebbe la sua ultima apparizione nella massima serie prima del declino che iniziò quando Zamparini acquisì il Palermo abbandonando i lagunari al loro destino poi culminato nel fallimento del giugno 2005. Ripartì dalla C2 col lodo Petrucci e quando sembrava tutto risolto soprattutto dopo l’immediato ritorno in C1 nella stagione 2006 la scorsa estate i problemi societari e la difficoltà ad iscriversi al torneo portarono a 2 punti di penalizzazione poi divenuti 4 e tuttora in corso. L’ attuale presidente  è Poletti mentre l’allenatore è  Michele Serena ex terzino sinistro di Juventus,  Verona, Sampdoria,  Fiorentina, Atletico Madrid Parma, Inter .

Attualmente la squadra nero -arancio-verde si trova in  penultima posizione a pari punti con la Samb (ma invantaggio negli scontri diretti (1-3 per il Venezia e 0-0) ed è attesa dalla trasferta di Sesto San Giovanni (Milano) in casa della Pro  Sesto (34 punti) un vero e proprio scontro diretto dove servirebbe un successo per mettersi al sicuro. La Pro Sesto ha remote possibilità di ottenere la salvezza diretta ma difficile sarà anche sopravanzare il Lecco attualmente a quota 35 ma atteso da una trasferta abbordabile a Portogruaro (Venezia). In questa difficile trasferta ai lagunari mancherà lo squalificato Lebran. Per il Venezia oltre che la classifica vi sono problemi di organizzazione che hanno reso problematica la preparazione fisica della squadra negli ultimi mesi in quanto gli impianti di allenamento sono deteriorati e questi disagi hanno fatto vittime di infortuni ultima delle quali Anderson ko alla caviglia causato da una buca sul terreno. A tal proposito il tecnico Serena si è sfogato: «Il terreno è in condizioni  disastrose da mesi e la manutenzione non viene fatta. Non si può lavorare così». La società  è in crisi e si sta trattando il passaggio di proprietà (l’incontro è slittato) tra Poletti e il magnate persiano Golban. Potrebbe esserci nella risoluzione della trattativa un vincolo legato al raggiungimento della salvezza. Uno dei giocatori più esperti che ha in rosa l’attuale Venezia è senza dubbio l’ex Udinese Valerio Bertotto che ha affermato: «Centrare la salvezza in queste condizioni per la città equivarebbe ad uno scudetto. Se falliremo nessuno ricorderà le vicissitudini di questa stagione ma resterebbe solo la nostra retrocessione».

L’A.C. Legnano  è stata una delle prime squadre non capoluogo di provincia a giocare nel campionato di serie A. La squadra lilla e bianco ha partecipato a 3 campionati di serie A a girone unico, il primo nel 1931 l’ultimo nel 1954 inframezzato da quello del 1952. Il suo ultimo campionato di serie B invece lo ha disputato nella stagione 1956-57. Il derby e la rivalità più sentita è sicuramente quella con la Pro Patria (0-1 e 0-2 per i bianco blu i risultati dei derby di  questa stagione) anche per la vicinanza dei due comuni Legnano (Milano) e Busto Arsizio (Varese).  Nel 2006 nel Legnano (allora in C2) è tornato a giocare anche l’ex bomber milanista Marco Simone che assieme al fratello Gianni ha acquistato la squadra e ricoperto  anche l’incarico di direttore sportivo. Nel 2007 i due fratelli Simone riuscirono a riportare il Legnano in C1 dopo venti anni di attesa. Ora il Legnano è guidato in società dal presidente Giovanni Resta mentre in panchina c’è l’ex giocatore di Cremonese, Sampdoria, juventus e Lazio Attilio Lombardo. La squadra lombarda è attualmente ultima in classifica a quota 30 con un punto di ritardo nei confronti di Venezia e Samb. Nell’ultima giornata quella che andrà in scena questa domenica se la dovrà vedere in trasferta contro il Ravenna attualmente terzo in classifica e in piena corsa play off. Solo vincendo potrebbe sperare in caso di passi falsi di lagunari e rossoblu di raggiungere i play out. Per cercare questa impresa dovranno fare a meno di tre squalificati: il loro tecnico Lombardo, il centrocampista Chiazzolino e il difensore Marietti.