SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il dado non è ancora tratto. Sergio Spina, presidente della Samb e co-autore, assieme a mister Rumignani, della sterzata che sta permettendo ai rossoblu di giocarsi ancora la salvezza (5 punti in 3 partite di cui due in trasferta), getta la classica “acqua sul fuoco” per stemperare l’entusiasmo che a San Benedetto si è acceso dopo gli ultimi risultati.
E se riguardo il tifo (contro la Reggiana, domenica prossima, attesi più di cinquemila spettatori) Spina ribadisce che «dovrà esserci e sarà caloroso come e più del solito», la sua preoccupazione è che i troppi complimenti possano far male alla squadra, che, ancora, dovrà soffrire fino al 95′ minuto per evitare la retrocessione diretta.
L’imprenditore di Cupra Marittima parte da un assunto: «Dopo l’1-0 della Pro Patria, domenica scorsa, i lombardi si sono rilassati concedendoci quattro palle gol, una delle quali ci ha garantito il pareggio con Cammarata. In campo per loro si respirava un’atmosfera già da promozione, e il pubblico era convinto di avercela fatta».
Questo, naturalmente, non dovrà accadere alla Samb: «Dobbiamo e possiamo dare ancora il massimo in queste occasioni, perché ancora non abbiamo conquistato nulla e non vorrei che eventuali errori ci costassero il risveglio, domenica sera, da un brutto sogno». Chiediamo: presidente, ha visto qualche segnale di rilassamento tra i giocatori? La risposta è netta: «No, ma prevenire è meglio che curare».
«Non voglio calcoli e calcoletti in mezzo al campo – termina Spina, in riferimento ai risultati di Venezia e Legnano – ma voglio vedere la massima concentrazione e applicazione».
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Bravissimo presidente sono daccordo con lei domenica ci aspetta una battaglia terrificante e noi dobbiamo lottare fino all' ultimo respiro.
Spero che domenica ritorni il sambodromo dei vecchi tempi forza ragazzi c'è una categoria da mantenere!!!!!
presidente noi siamo pronti per la battaglia.CARICA RAGAZZI
Parole sante, quelle di Spina. NON ABBIAMO FATTO ANCORA NULLA. Il fatto che si stia per "festeggiare" l'ammissione ai play out, da un lato ci ricorda quanto catastrofico siano stati questo campionato e la sua gestione fino a 4 giornate fa, dall'altro ci deve far andare cauti nell'entusiasmo. Domenica, al di là delle dichiarazioni di prammatica, sarà una partita condizionata dalle radiocronache delle altre due partite che ci interessano. Bisognerà avere, oltre alla carica giusta, nervi saldi e muscoli d'acciaio. La Reggiana è una squadra forte (e per fortuna non c'è Martini) che si gioca il campionato se perde, quindi… Leggi il resto »