SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La giornata di full immersion nel Piceno di David Sassoli si è conclusa con una cena all’Hotel Relax in compagnia dei cittadini simpatizzanti del Partito Democratico. Prima della partenza per Roma, il candidato alle elezioni prossime elezioni europee nella circoscrizione dell’Italia centrale (Marche, Abruzzo, Umbria, Toscana e Lazio) ha sì ribadito alcuni concetti enunciati in mattinata ad Acquaviva Picena, ma si è anche lasciato andare a pesanti attacchi a Silvio Berlusconi e al suo recente operato.

L’esordio non poteva che riguardare l’attuale recessione economica mondiale: «La crisi è talmente seria e profonda che da soli non possiamo farcela. Qualsiasi altro Paese tenderebbe ad aprirsi e ad accogliere; noi invece ci siamo chiusi, incrementando la paura per lo straniero. Solo l’accoglienza porta sicurezza ed è preoccupante constatare che a non comprenderlo sia proprio una terra che nella sua storia ha conosciuto il fenomeno migrante».

Una severità che non ha risparmiato neanche i provvedimenti attuati dall’esecutivo all’indomani del terremoto de L’Aquila: «Non si può dire agli abruzzesi che fra quattro mesi avranno una casa nuova. E’ solo una balla, uno spot. E noi siamo stufi delle bugie»

Quanto alla sua decisione di scendere in campo, l’ex mezzobusto del Tg1 ha spiegato: «Se a chiedermelo fossero stati Ds o Margherita, avrei detto di no. Mi candido perché, al contrario, credo nel progetto del Pd e in un partito nuovo. Di conseguenza non ho faticato ad accettare, soprattutto in uno scenario così cupo».

Infine, prima di congedarsi tra gli applausi della sala, ecco un altro siluro a Berlusconi, stavolta mirato ad una sfera più privata: «La sua campagna elettorale non potrà più fondarsi sul motto “Dio Patria e Famiglia”». Evidente il riferimento alla vicenda Noemi, che ha recentemente spinto la moglie Veronica Lario a chiedere il divorzio.