SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sarà sempre più estate per “educande” quelle che si profilano all’orizzonte? Senza per questo nulla togliere al compito primario che hanno Amministrazioni, Prefetture e Forze dell’Ordine in generale nel salvaguardare innanzitutto la quiete ed il buon riposo di chi ha deciso di venire a spendere da noi i propri soldi per cercare occasioni di rilassamento. La sfilza delle restrizioni spazia dall’orario di apertura dei locali pubblici, all’orario massimo per le somministrazioni di bevande alcoliche e superalcoliche e così via.

Locali da ballo ed intrattenimento: a partire dalle ore 1 dovranno diminuire l’intensità dei decibel erogati portandoli gradatamente a spegnersi prima delle ore 2. Si potrà fare un’eccezione, sempre sotto stretta sorveglianza, per chi si è dotato di tetti antisuono. I locali, per esercitare dovranno munirsi del parere favorevole  della Commissione Comunale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e prevenzione incendi.

Vendite di alcolici, superalcolici ed analcoliche: vietata la vendita per asporto di bevande in contenitori che non siano in lattina a tutte e tre le categorie dalle ore 22 alle 6 del giorno successivo. Mentre per i primi due il divieto assoluto di smercio sotto qualsiasi forma scatta alle ore 24 e prosegue fino alle 6 del giorno dopo.

Dalle birre in su: vietato berle nei parchi, giardini pubblici e piazze. Avviso ai trasgressori: si rischia di sborsare un’ammenda che va dai 25 ai 500 euro. A tale scopo il sindaco ricorda l’episodio del giardino pubblico in via Formentini costato 50 mila euro praticamente distrutto in una sola notte.