SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un iguana alla Sentina. Non è il titolo di un film ma, a quanto riferisce il consigliere comunale dei Verdi, Andrea Marinucci, nel pomeriggio di martedì 5 maggio in quella zona è stata trovata un’iguana di circa mezzo metro su un recinto privato in via Rossi. Alcuni residenti hanno quindi indossato dei guanti e preso il rettile, posandolo in un secchio di plastica.

Marinucci, residente nella zona, è stato subito avvertito, e successivamente la Forestale e poi la Guardia Provinciale. Gli agenti ci hanno riferito che “parcheggeranno” momentaneamente l’iguana al centro recupero animali selvatici di Pagliare in attesa della definitiva custodia affidata al Cites di Macerata.

«Questo episodio – spiega Marinucci – deve far riflettere sul fenomeno dilagante dell’abbandono degli animali, di cani, gatti e di animali esotici, che per il proprietario diventano un peso quando si è scocciato di accudirli o quando deve partire per le vacanze».

Aggiunge l’assessore: «Nonostante leggi severissime negli ultimi anni la vendita di animali esotici è in costante aumento. Un’impennata che va di pari passo con la flessione del mercato canino dovuto ad un precedente boom di vendite di cani provenienti dagli allevamenti dell’Est europeo, è diventato più frequente, infatti, l’acquisto di animali esotici».

«Tra le specie più richieste – prosegue Marinucci – ci sono i rettili quali iguane, serpenti e camaleonti, ma chi li ha comprati purtroppo dopo le prime difficoltà pensa di disfarsene, non senza conseguenze. In testa agli esotici più frequentemente abbandonati c’è l’iguana poiché gli esemplari posti in vendita sono lunghi quanto una lucertola adulta ma, se tenuti correttamente, hanno una crescita piuttosto rapida e arrivano ad una taglia che può aggirarsi attorno al metro e mezzo».

Conlcude il consiugliere: «Il nocciolo della questione non è la sola regolamentazione dell’acquisto e della vendita di queste specie, ma sarebbe opportuno invece istituire una sorta di patentino destinato a chi volesse cimentarsi nell’allevamento di animali particolari e imporre controlli periodici, informando gli aspiranti acquirenti di tutto ciò a cui vanno incontro».