SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In Riviera per presentare le candidature della lista civica “Piceno al Massimo” alle prossime elezioni provinciali, non può esimersi da una importante domanda con lo sguardo al recente passato.
La formazione professionale, del resto, è compito precipuo della Provincia come istituzione. E allora a Massimo Rossi chiediamo un bilancio sull’esperienza delle “work experience“, le esperienze di lavoro temporaneo nelle aziende locali pagate dalla Provincia con i fondi europei.
La domanda è: non è che servono più che altro a fornire manodopera (qualificata o meno) alle aziende, a costo zero, per un annetto, e quando l’esperienza finisce tanti saluti e grazie con buona pace dell’inserimento lavorativo?
Rossi fornisce una risposta ottimistica, ma premette con equilibrio: «Tutto è perfezionabile, sono una persona che riconosce i propri errori ed è disposto a fare un passo indietro se mi si propongono idee alternative».
Ed ecco i dati ottimistici: «Il 31% dei giovani disoccupati che ha avuto una borsa lavoro nel 2008 lavora, a un mese dalla conclusione dell’esperienza. Di questi, il 24% continua a lavorare nell’azienda dove ha fatto la work experience, il resto lavora in aziende con le quali è entrato in contatto durante questi mesi di esperienza».
I dati, precisa Rossi, non hanno ancora tutti i crismi dell’ufficialità, ma gli sono stati anticipati dal dirigente del servizio Formazione professionale della Provincia di Ascoli, Maurilio Cestarelli.
Alle persone che sono state ammesse all’opportunità work experience vengono distribuiti dei questionari, sia ora che fra pochi mesi. Servono a verificare l’effettivo inserimento nel mondo del lavoro, e sono anche un rendiconto per l’Unione Europea (le retribuzioni vengono infatti attinte dal Fondo Sociale Europeo).
Cosa è perfezionabile in questo meccanismo? Rossi sostiene che il concetto alla base è giustissimo, ma che in futuro bisognerà istituire criteri di selezione più rigidi per i progetti che vengono presentati dai disoccupati, in modo da avere meno borse lavoro ma più qualificate e con più possibilità di assunzione.
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Finalmente un politico che cita numeri,anche se non del tutto incoraggianti,e che ammette che la sua iniziativa è comunque perfezionabile…
Invece qualcun'altro dà ANCHE le colpe del suo divorzio alla Sinistra.. Roba da matti.
Deduco che poichè la maggioranza degli italiani vota questo altro tipo di persone..l'Italia è un paese di matti??
Convincetemi del contrario,vi supplico…
Massimo Rossi può dire quel che vuole. Tanto chi controlla se corrisponde al vero? Sta di fatto che gran parte di quelli che lavorano sono figli o parenti dei titolari assunti con contratti a progetto o a part time a tempo determinato, quindi il wesp ha creato solo lavoratori precarissimi. Ma anche se fosse vero che sia il 31 % a lavorare gli altri cosa fanno? Sono finiti nel buco nero della disoccupazione e quindi oltre 600 mila euro sono stati sprecati. Rossi deve pensare a questo: la politica che ha portato avanti non è stata utile, a parer mio,… Leggi il resto »
Credo che l'esperienza delle work experience sia stata una delle cose meglio riuscite dell'amministrazione attuale. L'unico problema è che molte aziende se ne sono approfittate non valorizzando i giovani che avevano. Per un anno avevano inserito anche un contributo obbligatorio dell'azienda ospitante che faceva partecipare solo le aziende veramente interessate. Sicuramente questa modalità è molto piu interessante di tanti corsi FSE inutili che venivano finanziati con gli stessi soldi.
Caro Tonino, anche il berlusca ne dice una ogni giorno e non c'è alcuno che controlli, seppure a più alti livelli ! Se dobbiamo mettere in dubbio ogni cosa.. .Preferisco credere a questi numeri e ti dirò, mi sembrano anche verosimili. Il 31% che lavora può non apparire alto ma in un momento come questo mi sembra altissimo.. Forse tu non sei mai stato precario e non sai che è rarissimo essere assunti dopo breve periodo. Soldi sprecati? Mah, non sarei così drastica. In fondo era la prima esperienza , unica nel suo genere per il territorio, e bisognava verificare… Leggi il resto »
ero intervenuto in questa questione e ho letto i risultati. TUTTI possono richiedere all'ufficio della provincia quanto riferito dal Presidente Rossi. Giusto il dire che tutto e perfezionalbile,, negli errori riconosciuti si formano servizi eccellentio .. CHI NON FA NULLA , NON SBAGLIA… o forse troppo, perchè nulla facente, quindi larva della comunità.
Il 31% è meno di 1 assunto su 3 candidati.
Non mi sembra di per se un risultato esaltante.
Inoltre non di aiuto alle necessità del tessuto economico,è solamente una forma di assistenzialismo e wellfare deviato che non produce affatto wellfare ma precarietà, inefficienze e spreco di soldi pubblici.
Ritengo che investire questi soldi i borse di studio per master e corsi di alta formazione avrebbe garantito un ritorno dell'investimento maggiore e in un ottica di lungo periodo avrebbe garantito sostenibilità all'economia locale che avrebbe trovato sul mercato del lavoro competenze adatte alle necessità richieste per essere imprese competitive.
Per me quei soldi se hanno aiutato a trovare un lavoro anche solo il 25% delle persone che hanno usufruito di quelle borse sono soldi spesi BENISSIMO… per Alessandro84 evidentemente NO,anzi sarebbe meglio investirli per formare superManager pagandogli master all'estero nella speranza che un giorno tornino nel nostro territorio a far fruttare tali competenze…
Punti di vista differenti e purtroppo inconciliabili.
A leggere questi commenti c’è da restare sbalorditi. Innanzitutto quei 600 mila e passa di euro ( che poi si raddoppiano e si triplicano con gli anni passati) buttati al vento senza la creazione di un posto di lavoro oltre alle altre decine di milioni di euro della formazione anch’ essi sprecati, sono soldi di tutti noi cittadini che paghiamo le tasse, rinunciando a tante cose, quindi abbiamo il diritto di sapere come vengono spesi e perchè. Poi questo sperpero ci da l’ idea dell’ estrema superficialità della nostra classe politica che non attua nessuna analisi della società ma va… Leggi il resto »
Premesso che le borse di studio potrebbero essere erogate mettendo la postilla di ritornare nel piceno (prassi tra l'altro molto usata dalle multinazionali che pagano questi master) quindi in perfetta linea con il mercato del lavoro.
Ma nessuno si è mai chiesto se questo 31% avrebbe trovato lavoro anche senza work experience?
Vabbè,ora ci chiediamo anche se questo 30% trovava lavoro lo stesso anche senza w.e… Allora questo ragionamento lo applichiamo a tutto?? Ma dai..allora qualsiasi provvedimento si prende vale la regola del "ma forse succedeva lo stesso". Alessandro e le tue benedette borse di studio..secondo il tuo eccelso ragionamento magari una buona classe dirigente chi ce lo dice che non si formerebbe anche senza questi aiuti?? Ora passandoci sopra,le borse possono anche andare benissimo come strategia a lungo termine,ma vuoi capire che a noi giovani il lavoro per uscire dalla crisi serve subito?? Ok per le borse di studio,provvedimento a lungo… Leggi il resto »
Ti ripeto come nell'altro commento, la work experience un pensare miope al presente.
Non è un provvedimento immediato che garantisce una sostenibilità all'economia.
Leggi il mio commento nell'altro articolo (per evitare doppioni).
Ho terminato il Work Experience il 31 Marzo, noto con una certa meraviglia, che la Provincia ha avuto il tempo di fare statistiche in base ai questionari e relazioni inviate da noi borsisti il 15 Aprile 2009, purtroppo però non hanno avuto il tempo di saldare il compenso di Marzo e lo faranno il 15 Giugno. Vi faccio i miei complimenti, ma della vostra "campagnuola elettorale" non ci importa nulla!! Le utenze e le tasse non aspettano ed il malcontento cresce. Avete mai visto il Forum della Work Experience sul sito della Provincia? bhè capirete che è inopportuno, fare campagna… Leggi il resto »