L’AQUILA – La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Protezione Civile, Daniela Stati, ha approvato il provvedimento con il quale si procede al rimborso delle spese sostenute dai sindaci. Si tratta di quei Comuni che hanno avviato una serie di azioni di accoglienza delle popolazioni provenienti dall’area colpita dal sisma, provvedendo ad assicurare la necessaria assistenza sul posto e un sicuro alloggio. Le spese sono state poste preventivamente a carico dei bilanci dei Comuni stessi. «I sindaci come autorità comunale di Protezione Civile (ai sensi dell’ art.15 della L.225/92) – ha spiegato l’assessore – hanno assunto la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite, provvedendo a tutti gli interventi urgenti in modo da assicurare sufficienti condizioni di sicurezza e protezione agli sfollati».
Le spese sostenute dalle amministrazioni comunali riguardano essenzialmente forniture di beni e servizi di natura indifferibile ed urgente. Ad esempio, le spese per il trasporto e la mensa scolastica, per la raccolta e smaltimento di rifiuti (che chiaramente è nettamente aumentata), per i servizi specialistici per categorie a rischio, patologie, anziani, minori, disabilità, per il lavoro straordinario del personale dipendente e del personale assunto in via straordinaria, per il trasporto urbano ed extraurbano straordinario, per gli asili nido e sezioni primavera, sia comunali che privati, per l’emissione straordinaria di buoni per fornitura generi di conforto, per automezzi, carburanti e riparazioni. Inoltre, all’interno del provvedimento sono state inserite, per il rimborso, anche le spese sostenute dai sindaci per l’acquisto di beni strumentali e di funzionamento, per l’affitto delle aule scolastiche e per l’acquisto o nolo di relativi arredi, per vitto e alloggiamento e prima assistenza, per i pasti erogati direttamente dagli enti presso strutture ricettive o di accoglienza, per il vettovagliamento di personale e di volontariato impegnati nelle attività, per i beni di prima necessità per la persona e per la casa ed infine anche per i beni e servizi imprevisti non rientranti nell’elenco. «Devo ringraziare – conclude la Stati – i sindaci, le comunità locali e tutte le associazioni di volontariato impegnate per la grande sensibilità e solidarietà che hanno dimostrato durante questa delicata fase emergenziale, nella quale sono emersi sentimenti di condivisione e partecipazione. Sono orgogliosa nel constatare come i cittadini abruzzesi abbiano dato prova di una Regione unita, nella quale non esistono confini territoriali o campanili di sorta. Tutti si sono sentiti coinvolti».
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