MARTINSICURO – «In base alla legge la funzione del segretario comunale è quella di rappresentare l’intero consiglio comunale, mentre a Martinsicuro è di fatto il tredicesimo consigliere di maggioranza»: con queste parole Giacinto De Luca esordisce alla conferenza stampa indetta per spiegare le motivazioni che hanno portato il gruppo di opposizione di An a presentare lunedì 27 aprile un esposto nei confronti di Giulia Colangelo, segretaria comunale e direttore generale presso il Comune di Martinsicuro.

«Ogni qualvolta chiediamo l’accesso agli atti, ci sono fornite scuse per impedirne la consultazione. E’ accaduto più volte, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata risposta alla nostra richiesta di invio alla Procura della Repubblica degli atti relativi alla Pubbliluce».

In base a quanto affermato dai due consiglieri Fedeli e De Luca e dal portavoce Lattanzi, tre sarebbero state le occasioni in cui il gruppo ha chiesto alla segretaria chiarimenti riguardo l’invio dell’intera documentazione alla Procura e in cui non avrebbero ottenuto risposta: nel corso del Consiglio Comunale del 6 febbraio, in quello del 24 aprile, e lunedì 27, quando i tre alleanzini per ottenere nuovamente risposta si sono recati nell’ufficio della Colangelo ma senza risultato.

«Per sapere se quei documenti erano stati inviati – ha proseguito Lattanzi – ci bastava un semplice si o un no, e invece ci è stato risposto di formulare una richiesta scritta, cosa che non è necessaria. Per questo abbiamo presentato un esposto ai Carabinieri affinchè venga accertato se i documenti siano stati inviati o meno. Noi siamo convinti che la segretaria abbia fatto il proprio dovere mandandoli alla Procura come da noi richiesto, ma se venisse riscontrato il contrario, partirebbe immediatamente una denuncia-querela».

E il gruppo di AN interviene anche in merito ad altre documentazioni chieste in Comune a cui la Colangelo avrebbe impedito la consultazione, tra cui una determina per la valutazione di indennità di risultato del segretario comunale. «Non ci è stato consegnato adducendo motivi di privacy – ha aggiunto Lattanzi – mentre lo stesso documento con tutta la relativa documentazione è stato pubblicato all’albo pretorio. Vorrei ricordare alla segretaria che i consiglieri hanno diritto all’accesso di tutti gli atti e il dovere di non diffonderli qualora siano presenti dati sensibili».

«E’ un chiaro atteggiamento di ostruzionismo nei confronti della minoranza – ha aggiunto Fedeli – e pertanto chiediamo al Prefetto di intervenire. La maggioranza restando in silenzio davanti a questo palese comportamento non neutrale ne diventa complice e se ne assume pertanto tutte le responsabilità».