SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si candida, e di sé dice: «Mi dicono di essere il “vecchio”, ma non credo che Celani, Rossi o Mandozzi siano il “nuovo”… Semmai, dalla mia, ho indiscutibilmente un ricco curriculum di successi politici». Dirigente provinciale in aspettativa (e ciò, in queste elezioni provinciali, è indubbiamente un elemento a suo favore per quanto riguarda la conoscenza della macchina amministrativa) Ciccanti a soli 31 anni è stato sindaco di Ascoli (era il 1987), dopodiché ha ricoperto le cariche di consigliere regionale, e quindi, dal 2001 senatore ed ora deputato.
«Sono stato l’unico parlamentare delle Marche ad oppormi alla divisione della Provincia – ha detto – ora dovremo ripartire senza più l’assistenzialismo che ha contraddistinto la Cassa del Mezzogiorno fino al 1990» dice. Sulla Giunta Rossi, invece, fa notare che vi è stata una «finanza allegra, che ha portato ad uno squilibrio finanziario di 1,6 milioni di euro che rischia di portarci ad uno stato di disavanzo che, in base alle recenti leggi di federalismo fiscale, potrebbe imporre lo stop agli investimenti dell’ente». Se la piglia con quegli «assessorati che hanno speso risorse per viaggi all’estero degli assessori senza che vi siano stati ritorni concreti per la nostra economia o accordi scritti».
Mentre dà una stoccata anche a Sandro Donati, assessore regionale con delega al Piceno, del quale dice «devo capire ancora cosa ha fatto per questa terra, al di là dei comunicati stampa».
Ciccanti dunque è in campo, e naturalmente diventa ora l’ago della bilancia in funzione del prevedibile ballottaggio.
Quasi tutte definite le candidature: il consigliere comunale Marco Lorenzetti, il dottor Mario Capriotti e Luigi Orlandi a San Benedetto; la giovane Francesca Coccia a Grottammare; Sergio Corradetti a Montalto e Cossignano; Carlo Ameli nella zona di Colli del Tronto.
Intanto l’Udc sta definendo anche la situazione nei comuni dove si voterà il 6 e 7 giugno: una lista sarà presente a Monteprandone, con Maria Provvidenza Silvano e Donatella Malizia e tanti giovani.