dal settimanale Riviera Oggi in edicola
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le campagne elettorali entrano nel vivo. Poco più di un mese e nel Piceno si andrà al voto per eleggere il presidente della nuova (ahinoi) Provincia di Ascoli e i sindaci di Monteprandone, Offida, Cupra Marittima, Monsampolo.
Il clima si fa politicamente teso, fra candidati e segretari di partito cresce la voglia di mettersi in mostra e di attirare consensi.
C’è un equivoco che il mondo dell’informazione italiana deve sfatare, soprattutto a livello locale, dove il diaframma fra operatori dell’informazione e operatori della politica è meno ampio, e dove questi attori si trovano a stretto contatto quotidianamente per la ridotta dimensione del contesto.
La stampa non è la cassa di risonanza per i politici e per i loro “pensieri, parole, opere e omissioni”.
Le affermazioni di un politico non hanno diritto di cittadinanza, se sono gratuitamente lesive della reputazione di chi in quel momento non può difendersi, o se contengono dati falsi, somme incoerenze, scempiaggini.
Il nostro modo di fare giornalismo vuole essere attivo e propositivo. Attivo, perché a pubblicare veline e comunicati stampa tal quali sono buoni tutti, anche chi giornalista non è. Propositivo, perché il nostro diritto e dovere di critica ha come fine ultimo il bene della comunità, non il bene di una parte politica o il successo di una realtà imprenditoriale.
Una postilla sull’informazione online. È invalsa la consuetudine di considerare i giornali online come delle bacheche di annunci, come degli Speaker’s corner nei quali, a guisa di angolo dell’oratore dei parchi pubblici londinesi, si possa ambire a veder pubblicato tutto, in maniera integrale per giunta, con l’unica ragione che un giornale online non ha i limiti di spazio che condizionano i giornali cartacei.
Un giornale online non ha a che fare con l’impaginazione grafica e con la tirannia della pagina, è vero, ma ha a che fare con obblighi ben più stringenti, che sono quelli della stampa con la S maiuscola: i criteri di rilevanza della notizia, di riscontro con la realtà dei fatti, di obiettività e trasparenza.
In primo luogo con l’interesse dei lettori. E non con l’interesse di coloro che più o meno manifestamente credono che un giornale abbia come unico diritto e dovere fare loro da cassa di risonanza.