SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo mesi di continue polemiche a distanza è stato finalmente possibile osservare i principali candidati alle provinciali uno di fianco all’altro.
Alla palestra “D’Angelo” di Porto d’Ascoli, dinanzi ad una nutrita platea, Stefano Cannelli (La Destra), Piero Celani (Pdl), Massimo Rossi (Rifondazione) ed Emidio Mandozzi (Pd) hanno esposto i loro programmi in un clima di relativa cordialità, senza però rinunciare a prevedibili frecciate incrociate. Veri attacchi sono invece arrivati nel finale da alcuni sostenitori di Rossi che, al grido di «venduto» e «buffone», si sono scagliati contro Mandozzi. Accuse pesanti, legate ovviamente ai tentativi di delegittimazione del Presidente uscente attuati dal Partito Democratico da un anno a questa parte.
Un partito che, a detta dell’ex vicepresidente provinciale, aveva già abbandonato Rossi verso la metà del suo mandato: «Abbiamo riscontrato dei contrasti sui programmi inizialmente stipulati assieme. Oggi la nostra visione è completamente differente a quella di cinque anni fa».
«Mi chiedo allora – ha replicato il candidato di Rifondazione – che senso avesse partecipare alle tanto invocate primarie. Da parte mia non c’è stata paura di misurarsi, ho solo voluto evitare una sceneggiata. Avessi vinto cosa sarebbe accaduto? Avrei ricevuto l’appoggio incondizionato da coloro che oggi mi denigrano?». Ed ancora: «Quello che è accaduto qui non è mai successo altrove. Il Pd prima mi accusa di non aver concluso nulla e poi ha il coraggio di affermare che non sono loro a non volere me, bensì io a non volermi alleare con loro. Un’incoerenza in termini».
Celani, dal canto suo, se l’è dovuta vedere con Cannelli, intento a rivendicare l’identità de “La Destra”: «La fiamma arde e non è morta. Noi non ci siamo prostituiti e non intendiamo svilire la nostra immagine e i nostri ideali. E’ fin troppo facile, caro Piero, indossare la casacca del Pdl. Serve, al contrario, un percorso certo e chiaro».
Il dibattito si è in seguito spostato sull’annoso tema della suddivisione della provincia: «Non abbiamo ben accolto questo provvedimento», ha spiegato Celani, che ha aggiunto: «Il nostro territorio era già molto fragile e questa scissione l’ha indebolito ancora di più. Noi ci siamo battuti per impedirla, ma non siamo stati ascoltati». Una tesi in un certo senso avallata anche da Mandozzi, al quale Rossi, stizzito, ha voluto immediatamente rispondere: «Sembra quasi che sia stato io a voler dividere Ascoli Piceno. La verità è che ci siamo trovati ad affrontare una situazione non dipesa da noi. Mi sono comportato responsabilmente. Ciò lo pensavano pure quelli del Pd, ma dopo la sconfitta alle politiche del 2008 il loro atteggiamento verso di me è cambiato».
Capitolo “ambiente”. Mandozzi ha chiesto di superare il concetto di discarica, dando vita ad altri sistemi di smaltimento: «Serve una nuova concezione del deposito dei rifiuti. Il Partito Democratico ha altre idee a riguardo, come quella di promuovere la raccolta differenziata».
«Noi la differenziata ad Ascoli la facciamo dal 2000», ha contestato Celani, e persino l’ex sindaco di Grottammare è parso sulla stessa lunghezza d’onda: «La provincia non parte da zero come vuoi far credere. Su questo campo la mia amministrazione si è sempre battuta cercando di proporre valide soluzioni».
La discussione si è spostata infine sulla vicenda della Sgl Carbon, un’area che sarà presto bonificata per dar luogo ad un Polo Scientifico e Tecnologico.
«Perché non utilizzare una parte di quella zona a fini sociali?», ha domandato polemicamente Cannelli. «Il piano – ha ribattuto Rossi – prevederà 440 posti di lavoro, dei quali oltre 300 saranno per dei ricercatori. Per il restante spazio vedremo come comportarci e cercherò di capire cosa intendi per “scopi sociali”».
L’incontro, come detto, si è poi concluso con una forte ma circoscritta bagarre tutta interna al centrosinistra. Non più di cinque persone hanno inveito contro il candidato del Pd, accusandolo inoltre di aver «sputato» su quello che la maggioranza, con il suo appoggio ora rinnegato, aveva costruito in questi anni.
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Non ero presente ma se lo fossi stato seremmo stati in 6 ad inveire contro Mandozzi. Da elettore PD mi vergono di chi è stato messo lì solo per direttive di partito.
Di giorno come quelli di PISA……
"La fiamma arde e non è morta. Noi non ci siamo prostituiti e non intendiamo svilire la nostra immagine e i nostri ideali".
E' tutto un programma… =°(
Sono andata da spettatrice curisosa a questo incontro. Non è vero, come scrive il giornalista che il clima era cordiale: molta energia si notava in tutti i candidati presenti ma soprattutto molti commenti tra il pubblico, sicuramente più commenti nel popolo della sinistra che in quello di destra. Il giornalista che riporta questa notizia deve poi aver avuto qualche fetta di salame sugli occhi e sulle orecchie perchè le 5 persone da lui citate erano forse più di venti-trenta . Ma non è una questione di numero: quando finalmente i candidati escono dall'enclave dorato delle riunione segrete dei loro partiti… Leggi il resto »
Nel 2004 alle elezioni comunali di Spinetoli il candidato Mandozzi scrisse nel libretto inviato alle famiglie.. "Se pensate che in questi anni il Nostro territorio sia cresciuto, se c'è ancora da FARE, non ascoltate le voci "rancorose" di chi vuole distruggere più che costruire, chi punta alla DIFFAMAZIONE più che al confronto leale e legittimo tra le idee.. Contro l'aridità del rancore..La Validità delle IDEE e la Dignità del cittadino…" Tale frase era contro alcuni DS che erano fuoriusciti dalla coalizione..per candidarsi con una lista civica.. Come diceva Giambattista Vico..corsi e ricorsi storici!! Oggi a Loro e Domani a Te…… Leggi il resto »
Penso di essere un democratico e come tale resto inorridito dal comportamento di persone che dimostrano la loro ignoranza e protervia nell’attaccare chi ha idee (fra parentesi non diametralmente opposte ma sarebbe lo stesso) diverse. In più pur non essendo un giornalista mi permetto di esprimere stavolta io un disappunto. Non è, a parer mio, corretto iniziare un articolo con “UNA PARTE DEL PUBBLICO ATTACCA l’ex vicepresidente del Pd” a caratteri cubitali lasciando intendere una contestazione generalizzata e scrivere in fondo all’articolo in piccolo i contestatori non erano più di cinque persone. Se si fa un commento politico è lecito… Leggi il resto »
Cara Giulia, ero in prima fila e non potevo sapere cosa blateravano sottovoce i presenti a 30 metri da me. Gli insulti in questione, volati a fine dibattito, hanno riguardato una signora (una), circondata da 3-4-5 persone. Non di più. Non cercare della faziosità nelle mie parole, perchè, ti assicuro, non c'è. Per quel che concerne il clima, a me è parso più che cordiale. Nessuno ha mai sforato oltre il limite di tempo consentito. Rossi e Mandozzi si sono scambiati frecciate vecchie di mesi, senza che nessuno dei due si scaldasse o rimanesse visibilmente infastidito. Tra Cannelli e Celani,… Leggi il resto »
Direttore, mi chiarisca una cosa. Leggo nella sua risposta data a LP73 che il nu mero di coloro che contestano (o hanno contestato) non conta e poi mi fa il paragone con colui che ha tirato le scarpe ( non una sola!) a Bush. Le vorrei chiedere, ma secondo lei se a protestare erano in 5 o in 100 o 1000 era la stessa cosa?? Se i lanciatori di scarpe fossero stati 100, secondo lei avrebbero avuto la stessa risonanza?? IO CREDO DI NO. IL DIRETTORE CHIARISCE Caro marenare, il mio “non conta” era riferito al fatto che sia notizia… Leggi il resto »
Da quell’incontro si deducono due cose. La prima, e più evidente, è che fossero ben più di 5 persone ad inveire contro Mandozzi e titolare con “insultato” può sembrare fazioso, ma l’errore, credo, sia semplicemente di inesperienza. Un consiglio di Seneca: “Subducendus populo est tener animus et parum tenax recti”. E’ la più famosa epistola a Lucilio, su internet credo ci sia la traduzione. La seconda è che l’incontro di domenica mi ha scoraggiato. Ma tanto. Mandozzi, fuori dalle comode e confortevoli sedi di partito deve fare i conti con la realtà e, di fronte alla folla, l’ambizione non basta… Leggi il resto »
Caro LP73 , non è che la gente ha reclamato e così facendo ” dimostrano la loro ignoranza e protervia nell’attaccare chi ha idee diverse”. La questione principe è ben un’altra: la gente protesta (tutti, non solo quelli di Rifondazione ma numerossisimi PD) a forte voce per i comportamenti inaccettabili operato da taluni nell’amministrazione (Mandozzi) che non si sono mai visti in nessuna altra democrazia e che si ritorceranno contro tutta la VERA sinistra, che riguarda un modo etico, morale, convinto di fare politica e che ne ha piene le scatole di burattini e burattinai!!! Guarda che Mandozzi “idee diverse… Leggi il resto »
Per il Sig. Falcioni ecco la cronaca di cio' che e' successo a 30 metri di distanza da lei l'altra sera al palazzetto dello sport dell'agraria: il clima come dice lei e' stato cordiale e accettabile pur con qualche commento critico da parte del pubblico io ero vicino alla signora che in verita' era molto nervosa e agitata ma fino alla fine contenuta nel comportamento. fino all'intervento finale del canditato imposto dal PD mandozzi che all'affermazione testuale(risentitevi la registrazione ) " IO SONO PER UNIRE LA SINISTRA E NON PER DIVIDERLA" la signora e' sbottata facendo il seguante commento "GIUDA"… Leggi il resto »
Condivido tutto quanto scritto circa la candidatura di Mandozzi. Credo però che alla fine il problema più gravei di questa lotta "sinistra" sarà di trovarsi un'amministrazione provinciale di centrodestra che sarà eletta per effetto del reprico annullamento dei due candidati Rossi e Celani.
Allora potremo anche insistere con le solite critiche:i strategie elettorali suicide; lotte instestine inopportune… ma sarà troppo tardi.
confermo appieno quanto riportato della cronaca, da pasquale . Così è stato. Purtroppo Illuminato è vero pure quello che dici tu: le lotte intestine non portano a nulla. Ma una cosa è certa : farò di tutto perchè Mandozzi non venga votato. Egli e la sua claque che davvero si è portato dietro , rappresentano il peggio (della sinistra) che una provincia possa esprimere. Nessuna assunzione di responsabilità, nessun esame della realtà. Inoltre: dei suoi slogan elettorali non sappiamo che farcene: Siamo grandi abbastanza per conoscerlo. Un esempio: la tanto declamata mezzina: 500 milioni per fare un tratto di strada… Leggi il resto »