CUPRA MARITTIMA – Nuove azioni di recupero per i beni storici di Cupra. «Mi piacerebbe – ha affermato l’assessore alla cultura Paola Di Girolami – prima della fine del mio mandato, poter trasferire l’archivio storico che si trova a Marano nei locali del museo del territorio a Cupra Marittima per poterlo poi mettere a disposizione di storici e appassionati».

Con queste parole è stato aperto il convegno “Incontro con l’arte” che si è tenuto mercoledì 22 aprile in Comune e che ha visto la partecipazione dell’archivista Giuseppe Merlini, del dottor Daniele Diotallevi della Soprintendenza ai Beni artistici, storici ed etnoantropologici delle Marche, dell’imprenditore Nobilioni e del restauratore Andrea Simone.

Come ha evidenziato l’assessore Di Girolami: «L’archivio storico, portato in un altro ambiente e gestito con un orario e aperto al pubblico, sarebbe di grande utilità e valore per tutti. In questo modo inoltre il museo del territorio si avvantaggerebbe di due locali dove poter effettuare delle mostre o dei laboratori didattici».

Del valore dell’archivio cuprense, che contiene anche alcune pergamene già restaurate negli anni ’90, ha a lungo parlato l’archivista Merlini che nel 2006 vi ha effettuato un primo riordino. Manca ancora, però, una vera e propria catalogazione.

Altro tema trattato nell’incontro è stato il restauro del portale della chiesa dell’Annunziata in pietra arenaria e capitelli in travertino concluso qualche mese fa in collaborazione con la Soprintendenza di Urbino. Il restauro è stato effettuato dal restauratore Andrea Simone di Comunanza e finanziato dall’impresa Nobilioni.

«Nella chiesa dell’Annunziata – ha spiegato l’assessore Di Girolami – vi è un altare ligneo dorato e policromo che incorniciava il dipinto del De Magistris della “Madonna del rosario” restaurata anni fa e ora sita nella chiesa di San Basso, questo altare ha bisogno di un restauro e attende uno sponsor: tutti sono chiamati a partecipare ed estendo il mio appello anche ai Comitati di quartiere».

Un argomento di grande interesse che ha visto l’approvazione del dottor Diotallevi della Soprintendenza ai beni artistici riguarda un dipinto sito nella chiesa di San Patrizio. Ha aggiunto ancora Paola Di Girolami: «La chiesa di San Patrizio è quella che si trova non lontano dal cimitero. Di questa chiesa, nella quale un tempo vi erano i carri funebri, orami non rimangono che le mura per cui non può più essere restaurata ma vi è un dipinto al suo interno che vorremmo recuperare. Questa opera d’arte che rappresenta la Madonna con il bambino, seppure non sia di grandissimo valore, rappresenta, comunque, la memoria di un punto importante per cui ci è sembrato opportuno porvi attenzione».

Il dottor Diotallevi, al proposito, si è espresso positivamente in relazione alla possibilità di operare uno “strappo” dell’affresco per la ricollocazione, dopo un adeguato restauro, in un altro contesto.