ASCOLI PICENO – Le forti piogge hanno innalzato i livelli dei fiumi Tronto e Aso: quest’ultimo a Monterinaldo ha causato lo sgretolamento degli argini di Ponte Maglio-Ponte Ortezzano, obbligando quindi il Servizio Viabilità della Provincia ad emettere una ordinanza che devia il traffico sulla Valdaso mentre il Genio Civile ha predisposto subito un intervento in alveo per deviare il corso del fiume e limitare il danno a cui poi seguirà il rifacimento spondale.
Un altro fenomeno di erosione franosa, più grave, ha invece scoperto la conduttura del gas metano a Ponte Maglio e creato una piccola rottura con perdita. Già da stamattina i tecnici del Comune, del Genio civile e della Arcalgas Progetti di Folignano che gestisce il metanodotto stanno lavorando per realizzare un “bypas”. Un’altra ordinanza, quindi, chiude la provinciale 238 (ex s.s. 433) “Valdaso” fino al 24 aprile al km. 32+250 circa per consentire alla ditta di ripristinare le condutture. Il traffico è deviato sulla s.p. 104 tranne che per il piccolo tratto interrotto citato prima.
Anche a Smerillo le abbondanti piogge hanno danneggiato la strada provinciale 156 “San Giovanni” al km 2+500; ugualmente il servizio Viabilità ha disposto una chiusura, stavolta a tempo indeterminato (cioè fino al ripristino delle condizioni di sicurezza), con deviazione del traffico verso la provinciale. 121 “Smerillo Ceresola” e sulla 19 “Ceresola”.
Infine è stata chiusa al traffico a tempo indeterminato a causa di una frana sulla sede stradale anche la provinciale 65 “Palmiano”, al km 2+500 in comune di Roccafluvione. In questo caso il traffico sarà deviato sulle provinciali 237 (ex 78) “Picena”, sulla 178 “Tavernelle”, sulla 93 “Venarottese”, mentre la 65 “Palmiano” può ancora essere utilizzata per la parte residua che va da Palmiano a Venarotta.
I tecnici della Provincia hanno effettuato per tutto il giorno controlli per rilevare ulteriori danni. Al momento si segnala un’erosione sul Tronto, in Comune di Spinetoli, dove erano in corso lavori di costruzione di una pista ciclabile. Sono stati controllati anche il Bretta e il Tronto all’interno della città di Ascoli: dove la Provincia era già intervenuta in passato il fiume ha tenuto perfettamente ma in altre parti si registrano disgregazioni degli argini.