SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La Samb ha giocato a Sesto San Giovanni un primo tempo vergognoso. Non certo con l’atteggiamento di una compagine che voglia lottare fino in fondo per tenere accese le speranze di salvezza. Di questo sono pronto a chiederne scusa ai tifosi. Il secondo tempo è stato un po’ diverso ma oramai la Pro Sesto la sua vittoria se l’era bella che costruita»
Così il Ds rossoblu Luca Evangelisti con atteggiamento umile e preoccupato. Dà ragione ai tifosi che hanno deciso di non entrare all’interno dello stadio nell’ultima partita casalinga con la Cremonese (regolarmente persa dalla Samb). Ma pur ammettendo le responsabilità della sconfitta, taglia corto: «Alla fine sono pur sempre i giocatori che vanno campo e solo loro giocano la partita». Ed è forse anche per quello che molti di loro schiumavano di rabbia alla fine dell’incontro, rabbia per non aver saputo (potuto?) dare di più.
La situazione è più che compromessa. E dobbiamo sperare che nel recupero di mercoledì il Venezia non riesca a superare il Lumezzane altrimenti la squadra si ritroverebbe ultima. Ma ora alle porte c’è la partita con il Lecco, terz’ultimo in classifica, a soli tre punti di distanza dalla Samb. All’andata i rossoblu si imposero in trasferta nell’ultima vittoria targata Piccioni: si raggiunsero i 16 punti, poi venne la serie nera della sei sconfitte consecutive e infine D’Adderio, che non ha raddrizzato la baracca (quattro sconfitte nelle ultime cinque partite).
Ma Evangelisti pensa anche ad altro. Lui che è originario di Alatri, provincia di Frosinone, al confine con l’Abruzzo, ha visto con i suoi occhi la devastazione ed il dolore della tragedia.
Ed da qui l’idea: «Perché non chiamare la partita di domenica contro il Lecco la giornata Pro Abruzzo?». Intende con questo accumunare anche la giornata del tifoso rossoblu (dove di solito vengono abolite le tessere abbonamento) ed andare in massa allo stadio non tanto per un atto di fede sportiva ma di solidarietà. Non saremo di certo la la prima società a farlo e prima di noi i tifosi della sud ci hanno insegnato come.
L’incasso, tolte le spese per il personale del’ordine (steward), andrebbe poi consegnato direttamente nelle mani della Protezione Civile Italiana a supporto della gente terremotata. L’invito è, per un pomeriggio soltanto, di lasciar perdere i contrasti tra tifoseria e società e di unirsi tutti in un unico sforzo per contribuire ad una doppia causa: aiutare gente in questo momento meno fortunata di noi e nello stesso tempo dare una grossa mano alla squadra del cuore che «credetemi, senza il suo pubblico, è come un bambino sperduto al quale manca la mano tenera e solida del padre».
Parole quest’ultime dette quasi con il groppo in gola. Ed allora: vogliamo provarci? Vogliamo provare a comportarci per 90 minuti come se esistessero due sole cose importanti nella partita contro il Lecco?
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Se uno dice una cosa sensata, anche se si chiama Evangelisti, ds della Samb, va riconosciuto.
Spero che ci sia il massimo del pubblico possibile, per essere d'aiuto all'Abruzzo in modo concreto.
E nel contempo forza Samb, fuori sto orgoglio.
Marcello T, fin'ora ti ho dato quasi trecento euro e tu mi stai retrocedendo!!!
Evangelisti l'idea è buona però devi vedere cosa ne pensa il tormenti ..cmq se a noi tifosi ci assicurate che ll'incasso aiuta il popolo aquilano io personalmente sono molto contento …..SEMPRE FORZA SAMB
e se si raccogliessero offerte pro Abruzzo all'esterno dello stadio, come si è fatto altre volte, per altri scopi? perchè, se all'incasso si devono detrarre le spese di gestione, io credo che non rimarrebbe un euro da devolvere ai terremotati! e comunque con questa iniziativa se ne farebbe bello qualcuno! raccogliamo le offerte all'esterno come si è fatto in occasione dell'ultima partita casalinga.
E' finalmente un'idea buona e da fare. Perchè togliere la quota delle spese di gestione (steward)? Perchè loro non possono fare beneficienza? Le altre spese se le accollasse la Samb. L'incasso deve andare TUTTO AI TERREMOTATI!
Credo che potremmo unire le due cose. sostenere la SAMB e racogliere i soldi. Magari chiedendo al ds di pubblicare la distinta del bonifico fatto pro-terremoto.
Se raccogliessimo le offerte fuori saremmo sempre i soliti. Se invece invitiamo la gente a venire allo stadio potremmo raccogliere molte piu persone.
In risposta ai sig.ri "H.69", "Onda ", "Manuediuba". posiamo assicurare, a livello di giornale che il sig, Luca Evangelisti non solo si è impegnato a parlarne con i Tormenti ma a chiederà loro ed a tutto lo staff dirigenziale di partecipare da semplici tifosi (PAGANDO REGOLARMENTE IL BIGLIETTO). Per quanto riguarda la deduzione delle spese esse riguarderebbero esclusivamente il personale d'ordine (senza la presenza del quale glo organi federali non darebbero l'assenso allo svolgimento dell'incontro).
Distinti Saluti
Carmine Rozzi.
anche il servizio d'ordine potrebbe lavorare mezza giornata gratis…penso che non fallirebbe nessuno
E chi ha detto nulla.
La risposta non aveva motivo di essere, in quanto il post è chiaro e non da adito a nessun dubbio.
vorrei ribadire al sig. Carmine Rozzi che attualmente le spese per gli stewards superano gli incassi della partita! cosa gli si manda all'Abruzzo? non sarebbe meglio raccogliere i fondi da evolvere all'esterno? anche da parte degli ultras che si sono resi sempre disponibili e sono comunque sensibili a simili iniziative! preciso che ho 60 anni e neutrale agli schieramenti.
per chi dice di non entrare gli propongo due conti. Il servizio d’ordine costa circa 8.000 euro, pari a 800 tagliandi di curva. Poiché ritengo che domenica ci saranno almeno 800 paganti il costo del servizio d’ordine è comunque coperto. Pertanto, supponendo che ci siano 2.000 persone che potrebbero indifferentemente entrare o restare fuori, qualunque decisione di queste 2.000 persone, dare i soldi al botteghino piuttosto che metterli in una cesta fuori dello stadio, è assolutamente indifferente ai fini delle somme disponibili per la beneficenza. Occorre aggiungere, inoltre che se si decide di non entrare molte persone rimangono a casa… Leggi il resto »