SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Vivere ancora, anche quando la malattia diventa parte della tua vita e un cancro divora ogni speranza.
Questo è il messaggio che vuole trasmettere il documentario di Luisa Morandini, dal titolo “Vivere Ancora”, un’opera di circa 75 minuti che racconta la storia dell’autrice, partendo da quando essa scopre di avere un tumore al seno. La donna comincia così a scrivere in un diario tutto quello che le succede e ciò che prova durante le varie tappe del percorso che intraprende.
Il documentario verrà proiettato all’auditorium comunale sabato 18 aprile a partire dalle ore 17,30, promosso dall’Asmo, l’Associazione a Sostegno dei Malati Oncologici, presieduta da Tablino Campanelli e patrocinato dal Comune di San Benedetto del Tronto con ingresso libero.
«L’Asmo – ha dichiarato Campanelli – nasce da un’esperienza negativa vissuta dalla mia famiglia nel 2002, con la morte di mia madre. Dopo quest’evento abbiamo pensato di creare quest’associazione il cui obiettivo primario è quello di riuscire a creare hospice, centri residenziali di cure palliative come quelli presenti in Gran Bretagna, da mettere a disposizione del malato, per una degenza più dignitosa».
«Si parla ancora troppo poco di questa malattia – ha dichiarato la dottoressa Francesca Giorgi del reparto di oncologia dell’ospedale civile “Madonna del Soccorso” – e le donne spesso rischiano di restare sole. Questo documentario, che l’autrice ha prodotto a sue spese, vuole essere un incentivo a chiedere aiuto. Il lavoro della Morandini racconta la vita della stessa autrice, come ha scoperto il cancro e come l’ha combattuto».
Una malattia da non sottovalutare, probabilmente il tumore più frequente se si pensa che colpisce quasi esclusivamente solo la donna. Il professor Giorgio De Signoribus, primario del reparto di Oncologia rende noti alcuni numeri: circa 32 mila le nuove donne che si ammalano ogni anno in Italia, con un’incidenza maggiore al nord rispetto al sud, nella nostra Asur ci sono circa 60 nuovi casi ogni anno (il picco più alto è stato toccato nel 2004 con 90 casi).
La guarigione è tuttavia frequente: grazie alle nuove tecnologie circa l’80 per cento delle donne riesce a guarire. Importante diventa l’utilizzo dello screening mammografico dopo i 50 anni, come unico mezzo di diagnosi a disposizione delle donne.
Luisa Morandini è regista e attrice nonché figlia del noto Morando Morandini, autore del “Dizionario del cinema”.
Per ogni ulteriore informazione contattare il numero 0735 781302 o 328 9055800 oppure consultare il sito internet www.asmovc.it.
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