SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Siamo nati la scorsa estate da un gruppo di ragazzi uniti da profonda e sincera amicizia»: così Antonio Angelini, presidente della Legio Picena Rugby, commenta la recente vittoria del campionato di Serie C, e anticipa anche alcune iniziative per il prossimo futuro: «Anche se le difficoltà ci sono non ci fermeranno, possiamo fare di più e meglio e continueremo a dimostrare che a San Benedetto il rugby mostraå ottima salute e anzi torna ad essere in grande crescita». Dopo il calcio, con le questioni aperte del Ballarin e del Riviera delle Palme, anche il rugby avanza le sue proposte: «Il Comune ha detto che farà un nuovo campo di gioco, ma serve una struttura omologabile per i campionati di Serie B ed A, tanto che quest’anno, pur avendo progetti alla nostra portata, dovremo rinunciarci».
Continua Angelini: «Invece di realizzare un campo in zona decentrata, basterebbe ristrutturare gli attuali spogliatoi del Rodi e realizzare un Club-house in loco, tanto da fare di San Benedetto un punto importante per il rugby nazionale, le potenzialità ci sono».
Adesso per la Legio è tempo anche di divertirsi: «Il 24 aprile terremo una festa e lanceremo il nostro “progetto giovanili” con tecnici che andranno anche ad insegnare nelle scuole. Vogliamo aprire nuovo capitolo nella storia della palla ovale in questa città per dare soddisfazione a tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere in questo progetto fondato nel nome dello sport e dell’amicizia. Vogliamo oltre tutto diventare punto di riferimento per tutti quei giovani che vogliono fare una sana attività fisica divertendosi in serenità e sentendosi parte integrante di un gruppo vincente».