ANCONA – La macchina organizzativa dei soccorsi marchigiani si è mossa già dalla mattinata con la pronta allerta di Protezione civile e Vigili del Fuoco. Ai soccorsi marchigiani, giunti in Abruzzo al seguito del devastante terremoto della notte del 6 aprile, sono stati assegnati la zona limitrofa all’ospedale civile di L’Aquila indicativamente a sud est della città e il Com 1 (Centro operativo misto) nella sede dei Vigili urbani sempre nel capoluogo abruzzese.
In partenza 60 tende per approntare un campo di accoglienza. Già sul posto invece, trasportati questa mattina da 20 camion della Protezione civile, l’ospedale da campo in fase di allestimento, le tende pneumatiche per permettere il riposo dei volontari e la cucina da campo dell’Anpas in grado di sfornare 800 pasti.
Sul fronte sanitario si attendono le direttive che emergeranno domani dalla riunione degli assessorati alla sanità delle Regioni del Centro–Italia. Il summit servirà per pianificare il trasferimento dei pazienti. Le Marche hanno già messo a disposizione sette ambulanze che dovranno fare la spola tra le Marche e l’Abruzzo.
Intanto sono in stato di allerta gli Ospedali Riuniti di Ancona, Ascoli, San Benedetto e Fermo. Ad Ancona la direzione sanitaria questa mattina ha convocato i responsabili del 118 e del Pronto Soccorso per preparare e organizzare la struttura che è già pronta ad affrontare l’emergenza. Ad Ascoli tutto il personale sanitario si è reso reperibile così come le equipe operatorie, quattro sale operatorie sono pronte per essere aperte in caso di necessità ed il day surgery è organizzato in modo da poter operare a ciclo continuo h24. Trenta i posti letto al momento disponibili. Stessa situazione a Fermo con quaranta posti letto disponibili. Finora ai due nosocomi più vicini all’Abruzzo si sono rivolti spontaneamente una decina di feriti provenienti dalle zone colpite dal sisma: alcuni sono stati medicati, alti con traumi più gravi, ma tutti guaribili in pochi giorni, sono stati ricoverati. Altri sei feriti lievi che si sono rivolti al pronto soccorso di Fermo invece, sono marchigiani e si trovavano a L’Aquila per motivi di lavoro o studio.
Per il capoluogo abruzzese come già detto, questa mattina sono partiti un centinaio di marchigiani tra personale medico e volontari della Protezione civile. Sul posto naturalmente il Dirigente della Protezione civile regionale Roberto Oreficini.
Al lavoro giorno e notte anche la sala operativa regionale a Palazzo Raffaello che coordina le operazione con il Com 1 di L’Aquila e le istituzioni coinvolte.
Le pubbliche amministrazioni marchigiane inoltre hanno messo a disposizione 50 tecnici per i sopralluoghi di agibilità. I primi due verranno effettuati domani mattina nelle scuole di Cossignano e Appignano per verificare che le strutture non abbiamo subito danni dalle forti scosse che hanno interessato anche le Marche.