L’AQUILA – Una tragedia. L’Abruzzo si sveglia e inizia a contare i propri morti, i dispersi, gli edifici che non esistono più, gli sfollati. Le ultime notizie (ore 18,30) parlano di più di 100 morti, 100 dispersi e addirittura 100 mila persone che saranno costrette a non dormire nelle loro case a seguito del sisma che ha avuto originead Arischia, un piccolo comune a pochi chilometri da L’Aquila. Erano le 3,32 della notte. La magnitudo è altissima, 6,3 della scala Richter, corrispondente a circa 8 della Mercalli. Arischia si trova a circa 70 chilometri da Pescara.

Si scava, in queste ore, mentre i mezzi e gli uomini e donne del soccorso da tutta Italia si dirigono verso L’Aquila e le zone colpite, per scavare tra le macerie. Grave la situazione nell’aquilano e nello stesso capoluogo, dove sono crollati, tra gli altri edifici, la casa dello studente, l’hotel Duca degli Abruzzi (in cemento armato), una parte dell’ospedale, il palazzo della Prefettura. La gente si è riversata nelle strade fin dal primo momento. Si parla di 10 mila edifici lesionati. Decine, per ora, i dispersi. Continuano, poi, le scosse di assestamento. L’Aquila era stata interessata da terremoti di lieve entità già nei giorni scorsi e da uno addirittura poche ore prima dell’evento catastrofico.
Fra poco il presidente del consiglio Silvio Berlusconi firmerà il decreto di calamità nazionale. La Protezione Civile sconsiglia di recarsi nelle zone terremotate per evitare di intralciare i soccorsi, resi difficoltosi dal fatto che alcune strade, tra cui il collegamento autostradale L’Aquila-Roma, sono chiuse a causa dei danni riportati dal manto stradale.

Continueremo ad occuparci da vicino di questa sciagura. Per ora, attraverso queste righe, esprimiamo il profondo cordoglio della redazione per tante vittime innocenti, credendo di poter interpretare, nel nostro lutto, quello dell’intera cittadinanza sambenedettese e di tutta la provincia ascolana.