SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dal tifoso (da sempre, si definisce) Franco Di Teodoro riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata agli organi di informazione, al presidente della Samb Gianni Tormenti, al sindaco Giovanni Gaspari e all’assessore allo Sport Eldo Fanini.
Lettera aperta con richiesta di pubblicazione
In un momento così difficile per la nostra Samb mi sento in dovere di manifestare tutto il mio sconcerto per il modo in cui il nostro sindaco e il suo assessore allo Sport hanno ritenuto di dover affrontare la situazione.
Sono assolutamente convinto che la dirigenza rossoblu dopo un ottimo inizio (ricordo il primo campionato che dopo le prime difficoltà ci divertì e ci diede tante soddisfazioni) ha inanellato una serie di gravi errori, specialmente dalla scorsa estate ad oggi, in particolare nella scelta dei collaboratori a cui affidare la costruzione della squadra, la conduzione tecnica e le dinamiche di mercato e tali errori hanno determinato l’esito sportivo che stiamo vivendo.
Una situazione che per altro caratterizza anche piazze calcistiche molto più autorevoli della nostra.
Che avrebbero dovuto fare a Verona (società dai tanti campionati di A e vincitrice di uno scudetto) per una salvezza lo scorso anno raggiunta all’ultimo minuto dei play-out? Che dovrebbero dire in piazze da anni fallimentari come Perugia, Padova, Foggia? Evidentemente l’errore in certe scelte non è solo “dei Tormenti” cui certo dobbiamo riconoscere indubbi meriti a cominciare dalla ricostruzione di una realtà azzerata che oggi comunque ci vede nonostante tutto in piedi con alcune pedine di sicura qualità (penso al giovane Tulli mandato a fare esperienza in C2 al Mezzocorona ad oggi autore di 10 reti…).
Capisco quindi l’amarezza dei Tormenti e la presa di posizione del presidente anche se certo non la posso condividere perché umorale e non comprensiva del fatto che, a torto o a ragione, le reazioni spesso spropositate e fuori le righe da lui subite sono purtroppo la normalità.
In un tale contesto un sindaco di personalità non si abbandona alla polemica e non getta benzina sul fuoco con slogan completamente fuori posto («Non è la Tormentese Calcio», eccetera) ma si attiva cercando di riportare tutti alla ragione, a ricucire l’ambiente, di riaprire un tavoloni discussione franco e leale ed assolutamente costruttivo fra tutte le componenti del mondo Samb (la dirigenza, la tifoseria, la stampa).
Questo mi sarei atteso mentre constato un agire assolutamente inadeguato che aggiunge caos al caos.
Ho inteso così fare alcune umili considerazioni nella speranza che inducano a una qualche riflessione e, da parte di tutti, a comportamenti che portino a non distruggere definitivamente quelle che ancora è vivo e vitale come l’odierna impresa dei nostri ragazzi dimostra.
Presidente Tormenti, sindaco ed assessore, giornalisti e tifosi, recuperiamo tutti buonsenso e pacatezza.
Possiamo ancora farcela.
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A proposito di giovani in prestito, anche Iacoponi a Gubbio sta facendo molto bene. Per l'anno prossimo, finalmente, non si partirebbe da zero (considerando anche i contratti rinnovati). Non buttiamo tutto a mare…
Alla vigilia di una partita che potrebbe essere fondamentale per la storia della samb, vorrei provare a dialogare, perché di dialogare non mi stanco mai, con quelli che non la pensano come me, ma soprattutto con i ragazzi più giovani della nord che domenica daranno l’appoggio esterno alla samb. Per far questo prendo in prestito, se il direttore me lo consente, due frasi tratte dalla ‘lettera al presidente ’ scritta dal Giornalista Pino Perotti sull’espresso rossoblu. La prima dice “qualsiasi scelta, per noi, dovrebbe mettere al primo posto sempre gli interessi della Samb.” Cioè a noi non importa niente degli… Leggi il resto »
A Gianburrà, mamma mia però!!!!!
Mi sembra che su questo giornale state facendo a gara a chi esprime pensieri più profondi! E dateci un taglio.
Domenica chi vuole entra chi vuole rimane fuori,basta ca vinca la Samb.
Ognuno faccia quello che si sente.
Senza offesa!
La realtà è di una semplicità risibile: i tifosi sono gli unici che tengono alla Samb in modo totalmente disinteressato e per pura passione verso dei colori che vanno aldilà dell' essere una maglia di una squadra di calcio. In sostanza siamo soli in questo senso e quindi basta a giudicare una iniziativa legittima, civile e che comunque non manca di dare apporto alla Sambenedettese e a quelli che indosseranno la maglia domenica. Tutti danno il loro parere e questo è sinonimo di una certa libertà, ma la Samb si tifa sempre, non solo in una partita si fondamentale, ma… Leggi il resto »