C’è qualcuno che ogni tanto irride il concetto LA SAMB SIAMO NOI, dimostrando in tal modo uno scarso rispetto anche di se stesso se si definisce tifoso. Quello che i vari presidenti alternatisi alla guida della Samb, nella sua quasi centenaria storia, hanno comprato, è solo il marchio.
Dietro il marchio c’è una storia non in vendita, fatta di passione trasmessa da padre in figlio, di frequentazione assidua, in casa e fuori, anche a costo di grandi sacrifici economici, di partecipazione affettiva rumorosa e silenziosa.
LA STORIA SIAMO NOI cantava in una straordinaria canzone Francesco De Gregori intendendo con ciò che il vero motore di ogni evento dell’umanità, vissuto sia da vittime che da carnefici, da eroi o da pavidi, da spettatori o da protagonisti è la gente e non solo i nomi famosi che leggiamo sui libri di storia.
Questi ultimi hanno determinato questo o quel fatto ma il “fatto storico” è stato vissuto in prima persona da milioni e milioni di singole individualità che, nel loro insieme, hanno fatto la Storia. Non sarebbero esistiti un Churchill o un Hitler, un Giulio Cesare o un Alessandro Magno senza un popolo che abbia in qualche modo appoggiato, esaltato, subìto, rese possibili le loro idee ed azioni.
Così è per la Samb: un qualsiasi presidente non sarebbe esistito se non ci fosse stata una tifoseria che abbia dato un senso alla stessa esistenza della squadra e della società. Ecco perché quando si compra una società di calcio si deve sapere che non si comprano solo azioni, non si compra solo un marchio, sganciato da tutto, ma ci si mette alla guida del treno di una storia calcistica.
I temporanei presidenti macchinisti salgono e scendono anzi, quasi sempre, approfittano di questo treno per andare da una parte all’altra e a volte lo lasciano fermo in aperta campagna e scappano con il malloppo, ma poi, in qualche modo, anche a fatica e a strappi, il treno riprende il cammino, sempre e comunque, passando per stazioni piccole (dilettanti) e grandi (serie superiori).
A volte i presidenti macchinisti decidono di stare nella stessa carrozza con gli altri passeggeri e allungano il soggiorno perché il viaggio gli piace, altre volte disdegnano l’altrui compagnia e scendono appena raggiunta la stazione desiderata. Ma il treno prosegue la sua corsa in ogni caso e i suoi passeggeri, che nascono muoiono si tramandano a bordo, stanno sempre lì fino a che il destino vuole non ci sia più alcun macchinista disposto a guidarlo. Può capitare. E’ la vita. Non ci si può far nulla.
Comunque, fin che il treno c’è, anche lì, come in ogni vicenda umana, ci vuole rispetto reciproco, reciproca comprensione. Se i presidenti macchinisti, con le loro capacità, rendono il treno più comodo e veloce, tutti ne sono felici e loro grati, è un obbligo morale. Se qualche altro più di tanto non può fare, ma è onesto nei confronti dei passeggeri storici, la riconoscenza non gli sarà negata.
Va da sé che mentre i passeggeri storici stanno sempre sul treno, loro gioia e dannazione, di generazione in generazione, con l’unico scopo di vivere (e godere, se possibile) il viaggio, i macchinisti SCELGONO di guidare il treno perché è il modo più veloce e sicuro di andare da qualche parte. Infatti, a un certo punto, scendono. Ma il treno prosegue con i suoi passeggeri storici. Solo rarissimamente la destinazione finale è la stessa.
LA SAMB SIAMO NOI, allora, non è uno slogan privo di senso né un arrogante negazione dell’importanza di chi si assume l’onere (spesso, l’onore) di guidare il treno per un pezzetto del percorso: è un dato di fatto, un dato storico, degno di ogni rispetto, pur nell’effimero mondo del calcio.
Firmato Gianfranco Galiè
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Complimenti a Galiè per la lettera. Ottimo il riscontro storico e perfetta l'analogia con il treno. Peccato che tra tutti i lettori un paio, al massimo tre, continueranno a non capire e a credersi più furbi (o affaristi) di tutti. Ma in fondo, come già detto, la storia siamo noi, non loro…
Buonasera Galie', non ci conosciamo ma sicuramente mi piacerebbe farlo.Ottimo paragone e complimenti per l'esauriente spiegazione che spero tutti riescano a comprendere. Insieme possiamo farcela. CREDIAMOC1 e FORZA SAMB COMUNQUE E OVUNQUE!!!!MAXBOMBER65
LETTERA AL PRESIDENTE DELLA SAMB CALCIO Caro presidente, innanzitutto il riconoscimento, personale, e di tutta la città, per quello che ha fatto in questi tre anni, assieme alla sua famiglia. Comprendiamo il ‘cruccio’ per le contestazioni e siamo convinti che un Presidente,salvo eccezioni rarissime (una eccezione purtroppo c’è stata, conclusasi nel 1994, con la radiazione e con la retrocessione della samb addirittura nella sesta serie nazionale, in Eccellenza Marche) ha anche il “diritto” di commettere errori. Il primo anno della sua gestione, dopo lo scotto pagato all’inizio, è stato meraviglioso anche sotto il profilo tecnico-spettacolare, con l’ espressione del miglior… Leggi il resto »
GIAMBURRASCA SEI UN GRANDE TUTTI I VERI TIFOSI DOVREBBERO PREDERE ESEMPIO DA TE.
A TUTTI QUELLI CHE CREDONO UN COSA POSITIVA IL FATTO CHE I GIOCATORI SI PAGANO LE SPESE DA SOLI QUANTO PUO' DURARE?
IO CREDO INVECE CHE IL PRESIDENTE ABBIA FATTO QUESTO PER DARE UNA SCOSSA ALL'AMBIENTE E CREDO CHE CI SIA RIUSCITO.
CARI TIFOSI CHE SAPETE SOLO CONTESTARE E NON FARE TIFO PENSATE AL FUTURO DELLA SAMB CON UN PRESIDENTE E UNA SOCIETA.
La vittoria a Monza non deve assolutamente generare un calo di tensione nella squadra. La riva è lontanissima e dobbiamo nuotare tutti allo spasimo. Ogni partita sarà un Monza-Samb. Dall'intervista, mi pare che Palladini e compagni l'abbiano capito bene.
Pur non comprendendo e non approvando la 'strategia imprenditoriale' dei Tormenti, fossi in loro non cambierei posizione, per ora.
Complimenti a Gianfranco Galiè, queste parole andrebbero riprodotte a caratteri cubitali e affisse all'ingresso della sede Sambenedettese Calcio. "Lo stato sono io!!" è lo slogan con cui si ricorda Luigi XVI durante la Rivoluzione Monarchica in Francia e non posso che notare la similitudine con la gestione Tormenti caratterizzata dallo slogan, "La Samb sono io!!". La differenza sta nel fatto che il Re Sole contribuì a rendere grande la Francia, mentre i "Re di Martinsicuro" hanno fatto ben poco per rendere grande la Sambenedettese Calcio durante la loro gestione "assolutistica". Il buon Galiè mi perdonerà questa analogia storica. LA SAMB… Leggi il resto »
Bravo Gianfranco galiè hai ragione qua è ora di ricompattarsi perchè tanto se non ci pensiamo noi tifosi a salvare la baracca non ci penserà mai nessuno. A GIANBURRASCA E PEROTTI VOLGLIO DIRE UNA COSA: Per favore io rispetto le opinoini di tutti però non mi state a sopravvalutare i Tormenti perchè non se lo meritano: – il primo anno hanno sbagliato subito a non confermare alcuni giocatori dell'anno precedente che senza soldi ci hanno salvato(zanetti,concetti ,zini ,macaluso,docente ecc ecc) e la squdra che hanno fatto per carità non era male ,ma dire che era spettacolare mi sembra un' po… Leggi il resto »
Concordo perfettamente con "Onda77" e per "fra" aggiungo che con i tre martinsicuresi non abbiamo futuro comunque, perciò basta a prostituirsi per un tozzo di pane. Aprite gli occhi: se non riescono a vendere la società la Samb di questi ultimi 3 anni ci sembrerà una squadra esaltante…
Voglio un presidente tifoso come noi. Anche in terza categoria.
Concordo perfettamente con la disquisizione filosofica elaborata da Galie. E’ vero anche se in maniera generica che la storia siamo noi, lo stato siamo noi, la cioop siamo noi. Recita cosi un popolarissimo spot pubblicitario, oltre agli esempi storici ben illustrati nella disquisizione filosofica. Poi in realtà in maniera meno generica la storia c’è chi la fa e chi la subisce. Per restare nella metafora calcistica si può affermare che la storia dei club di calcio la faccia i vari presidenti che si susseguono nel corso del tempo, e i tifosi nel bene e nel male la subiscono restando solo… Leggi il resto »
Caro direttore, pur apprezzando la pagine del suo giornale in cui ha ospitato Galiè, che non conosco ma stimo per la correttezza e il rispetto con cui esprime le sue idee pur non condividendole totalmente, credo che tale servizio non sia a beneficio della samb perché non aiuta a trovare soluzioni. Io penso che la cosa più sensata in questo momento sia quello di mettere da parte insulti e polemiche e cercare di salvare sul campo la samb. Poi dobbiamo creare le condizioni e il clima giusto per far avvicinare qualche imprenditore alla sambenedettese, le contestazioni se pur civili, blande,… Leggi il resto »
A tutti
Una rondine non fa primavera!
Qui sta diventando una "guerra" tre Noi tifosi…….Magari c'e' chi legge questi post e se la ride?
Meno chiacchiere + fatti!
Insomma il tifoso deve fare il tifoso e i presidenti i presidenti, non c'è nulla da inventare. Se fai un progetto che sai ti darà dei frutti, anche i tifosi non lo capiscono e contestano, lo si porta avanti, perchè quando si raccoglieranno i frutti di tale progetto gli stessi tifosi ti porteranno in alto. E' sempre stato così. A me pare che i tifosi della Samb abbiano fatto quello che avrebbero fatto la maggioranza dei tifosi(anzi di più, visto gli abbonamenti e le presenze fino all'anno scorso che piazze più grandi sognano) vedendo e ascoltando quello che abbiasmo vissuto… Leggi il resto »
Esatto onda, purtroppo è così. La Samb siamo noi e quindi non dobbiamo cadere nel gioco di chi ci vuol vedere litigare senza però dopver perdere la dignità, perchè la pazienza ha un limite e la piazza di sbt, al di fuori delle problematiche interne al tifo, nei primi due anni ha dato il massimo apporto a questa società! FORZA SAMB
Caro Direttore ieri sera i Tormenti e il Presidente hanno confermato che provvederanno al pagamento degli stipendi e per il resto non spenderanno + un €. I tifosi più accesi vorrebbero rimanere fuori. Così non andiamo da nessuna parte… Secondo me la proprietà DOVREBBE, tolti i costi vivi e la spettanza della squadra ospite, mettere l’incasso in un fondo da destinare alle spese della trasferta della squadra in questo modo i tifosi avranno la garanzia che l’incasso vada direttamente alla squadra e potrebbero tornare sui propri passi tornare in massa alla stadio e trascinare questa squadra alla salvezza, poi a… Leggi il resto »
Al di la delle ragioni di tutti domenica occorrerebbe il pubblico delle grandi occasioni per compiere l’impresa. Preso atto che i ragazzi della curva non vogliono sentir ragioni e non vogliono sostenere la squadra, rimangono all’esterno e la sostengono dall’esterno per radio, è un nuovo modo di fare il tifo che da vecchio ultras non conoscevo ma si sa nella vita non si finisce mai di imparare. Il mio augurio è che i mezzi di informazione facciano appello alla città per riempire gli altri settori dello stadio. La samb siamo noi, e quando noi abbiamo bisogno di noi, noi non… Leggi il resto »
MI RIVOLGO AGLI ULTRAS che (pare) hanno deciso di rimanere ancora fuori dallo stadio e ad Alessio che stimo e che (mi pare) sia uno di loro. Il mio pensiero lo hanno appreso in tutte le salse e sanno benissimo che io auspico la fuoriuscita dei Tormenti nel modo più corretto ed indolore (per la Samb) possibile e sanno pure la mia valutazione del loro operato. Stavolta non posso fare di meno di concordare con quanto scritto da gianburrasca nell’ultimo post. Se LA SAMB SIAMO NOI, se su questo treno di cui ho scritto ci siamo e ci saremo sempre… Leggi il resto »
Ricordo un post recente dove un tifoso gettava acqua sul fuoco perchè si rischiava di litigare fra noi. Ora leggo un commento pacato, civilissimo e, anche per questo, da vero tifoso, da parte di Galiè: ebbene, se la Samb siamo davvero noi, se l’obiettivo non è soltanto la salvezza ma addirittura la nostra storia, se vogliamo toglierci la soddisfazione di dimostrare che senza i Tormenti è meglio, non c’è altro da fare. Tutti allo stadio, con la sciarpa o la bandiera, tutti ad incitare la squadra per 90 minuti, tutti a dimostrare lo stesso attaccamento. Il presidente ha mollato: a… Leggi il resto »
Concordo e sottoscrivo parola per parola l’ultimo post inviato da Galiè. Io e il signor Galiè partiamo da posizioni diametralmente opposte, ma siamo accomunati dalla stessa storia e fede calcistica, e in un momento cruciale come questo, ogni divisione è puramente strumentale perché comunque la si pensi, noi tifosi della mitica SAMB, siamo tutti uniti da un unico filo che porta a far prevalere sempre e comunque il bene della nostra amata SAMB.
Domenica facciamo diventare il riviera il SAMBODROMO DELLE MERAVIGLIE che l’italia intera conosce, e torniamo ad essere protagonisti di un altra pagina della nostra avvincente storia
Complimenti a Galie per il post di "La storia siamo Noi" ma mi complimento maggiormente con lui per il suo secondo messaggio. La Samb è stata abbandonata dai fratelli di Martinsicuro (perlomeno così dicono), se la abbandoniamo anche noi E' LA FINE. Cerchiamo di ingoiare il rospo e portiamo la lancette sana e salva in porto, poi alla fine tireremo somme e conclusioni. Disertare adesso proprio non ha senso anzi, da domenica prossima il Riviera dovrebbe diventare una bolgia peggio del Ballarin ai vecchi tempi. So benissimo che non è facile far cambiare le decisioni prese dagli ultras e soprattutto… Leggi il resto »
COMINCIAMO AD ESSERE COME GALLIANI CHE RIBADISCE OGNI VOLTA CHE PERDE UNA PARTITA CHE IL MILAN E’ LA SQUADRA PIU’ TITOLATA DEL MONDO. LA STORIA DELLA SAMB C’E’ ED E’ GIUSTO CHE SIA DOVE E’ E FA’ SEMPRE PIACERE RICORDARLA….MA C’E’ LA REALTA’ DA VEDERE…MA SCUSATE SQUADRE COME LA PRO VERCELLI, CASALE (squadre che hanno vinto scudetti tanto x intenderci…) COSA DOVREBBERO DIRE DELLA LORO “STORIA”?….IL PROBLEMA E’ CHE A SAN BENEDETTO FARE CALCIO E’ LA COSA PIU’ DIFFICILE DEL MONDO, TRA PROBLEMI SOCIETARI, “NOI” TIFOSI SEMPRE ESIGENTI ED ANCHE I GIORNALISTI CHE CI METTONO MOLTO DEL LORO, PURTROPPO LA… Leggi il resto »
Ragazzi questi momenti si superano soltanto restando uniti quindi chi ama e vuole tifare la samb in modo colorato e sonoro lo faccia insieme agli altri. Restare fuori mica vuol dire non tifare!!! Vi ricordo che il piazzale non dista 1km dalla curva ma giusto qualche metro. Anzi al giorno d' oggi tifare dentro vuol dire niente megafoni ne tamburi. FORZA SAMB, RIALZIAMOC1
Alla vigilia di una partita che potrebbe essere fondamentale per la storia della samb, vorrei provare a dialogare, perché di dialogare non mi stanco mai, con quelli che non la pensano come me, ma soprattutto con i ragazzi più giovani della nord che domenica daranno l’appoggio esterno alla samb. Per far questo prendo in prestito, se il direttore me lo consente, due frasi tratte dalla ‘lettera al presidente ’ scritta dal Giornalista Pino Perotti sull’espresso rossoblu. La prima dice “qualsiasi scelta, per noi, dovrebbe mettere al primo posto sempre gli interessi della Samb.” Cioè a noi non importa niente degli… Leggi il resto »
SOSTENERE la squadra sempre!!!ma non illudiamoci perchè è ancora molto molto dura…Sempre Forza Samb!!!
Ma chi l'ha detto che domenica si diserta lo stadio? Domenica si fa un'azione che prevede tifo colore e rumore come mai negli ultimi due anni. Domenica si paga ugualmente il biglietto. Domenica i ragazzi in campo sentiranno il calore della curva. L'unica differenza è che non si potrà vedere direttamente la partita. Volete salvare la Samb e allora unitevi alla curva. Ma io dico una cosa: questi non vogliono cacciare più un euro per la Samb e voi gli date i soldi, quando si può far sentire una grande vicinanza alla squadra da venti metri dietro. Eppoi entrate date… Leggi il resto »