MONZA – Per la prima volta il presidente della Samb Gianni Tormenti non ha seguito la Samb, e, forse inaspettata vista la situazione, ecco arrivata la vittoria. Il direttore generale Maurizio Natali, però, dedica «la vittoria al presidente che non c’era, per la prima volta non ci ha seguito. I ragazzi da tre settimane provavano a vincere ma forse era meglio, contro Padova e soprattutto Ravenna, vincere piuttosto che giocar bene. Qui a Monza non abbiamo rubato nulla, forse potevamo anche pareggiare ma il nostro portiere, al di là di due uscite avventate, parate non l’ha fatte. Le altre vincono? Noi pensiamo alla Cremonese che deve venire a San Benedetto. Se questi tre punti serviranno a placare le polemiche? Se la società ha scelto la linea non crediamo che torni indietro perché abbiamo vinto una partita».
Tra i giocatori, Ottavio Palladini ha tentato due volte la via della rete: «Nel primo tempo un avversario ha deviato la mia conclusione, altrimenti avrei segnato. Ad ogni modo abbiamo fatto una grande prestazione e vinto su un campo difficile: adesso non dobbiamo mollare e dobbiamo continuare su questa strada, sul percorso avviato già dalla gara di Padova. Oggi, finalmente, raccogliamo i risultati: forse le motivazioni sono aumentate, visto quello che è accaduto, ma noi dobbiamo onorare il campionato con professionalità e passione. Lavoreremo duro – continua Ottavio – e speriamo che all’esterno si riesca a trovare la soluzione migliore. Adesso pensiamo alla Cremonese».
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Questa vittoria dimostra che in passato abbiamo anche avuto una discreta dose di sfortuna (senza voler sminuire tutti gli errori commessi, etc etc).
Adesso le prossime partite saranno tutte come Monza-Samb. Tutte partite da giocare allo spasimo. Tutte ultime spiagge.
Forse stiamo superando Caporetto e ci stiamo attestando sul Piave. Ma la guerra è ancora lunga e bisogna continuare a dare tutti il massimo, dal sindaco al magazziniere, ognuno nei propri ruoli. TUTTI CON LA SAMB!!
Forza capitano, guidaci nell’impresa.
Natali devi solo tacere, please
Quello che dice Natali lascia ovviamente il tempo che trova… ma, pur non volendo essere polemici, come spiegare all’Italia calcistica che un trio di presidenti lascia affondare la propria barca e questa ricomincia di colpo a galleggiare? Il boomerang della loro dichiarazione è tornato indietro dimostrando che semmai il problema erano loro, con la mentalità aziendale applicata ad una squadra di provincia, ad aver torto. Erano loro la spina irritativa che rendeva tutto più complicato. Erano loro che credevano che i (loro) soldi fossero indispensabili e la passione fosse un optional di cui poter fare a meno. Erano loro a… Leggi il resto »
Natali non sei degno di parlare per i nostri colori.
“Onore al merito di questi giocatori che al momento opportuno hanno cacciato gli attributi, i loro ex dirigenti sono scappati di fronte alle prime grandi difficoltà.”
Due righe che descrivono benissimo la situazione…