MARTINSICURO – E’ stato arrestato ieri sera sabato 28 marzo a Villa Rosa Zhang Yong Qiang, il cinese autore venerdì 27 marzo dell’omicidio di un connazionale e del ferimento di un altro in via Sarpi a Milano.

Subito dopo l’omicidio l’uomo era riuscito a fuggire ma la Polizia si era messa sulle sue tracce e grazie ad una collaborazione tra la Squadra Mobile di Milano e la Questura di Teramo l’uomo è stato fermato a Villa Rosa nei pressi dell’abitazione di un cinese suo datore di lavoro dove si era rifugiato.

Zhang Yong Qiang venerdì scorso ha ucciso in una trattoria della Chinatown milanese il ragazzo della sua ex fidanzata e ferito gravemente il fratello di lei, attualmente ricoverato ancora in prognosi riservata presso il Fatebenefratelli.

In base alla ricostruzione fatta dalle Forze dell’Ordine il cinese non aveva mai accettato l’interruzione della relazione con la ragazza (pur continuando ancora a frequentarsi) e quando si è ritrovato nella trattoria insieme con lei e una serie di amici ne è nato un alterco che è sfociato in aggressione: Zang Huidi, 25 anni, il nuovo ragazzo della sua ex viene colpito mortalmente con un fendente di coltello, mentre il fratello di lei rimane gravemente ferito.

In seguito all’aggressione il cinese si dà alla fuga, ma grazie anche alle informazioni riferite dalla ragazza alle forze dell’ordine si è scoperto che Zhang Yong Qiang aveva dei contatti in Abruzzo, in particolare un suo datore di lavoro che risiede a Villa Rosa di Martinsicuro. E proprio qui – in base a quanto emerso dalla conferenza stampa tenuta oggi domenica 29 marzo in questura a Milano – l’uomo è stato rintracciato grazie al segnale del suo telefonino e bloccato ieri sera dalla Squadra Mobile mentre era in bicicletta nei pressi dell’abitazione del suo connazionale. In tasca aveva ancora la foto della ragazza che gli sarebbe stata soffiata dalla vittima e che sarebbe all’origine della lite conclusasi tragicamente. Interrogato nella serata di ieri sera l’uomo avrebbe confessato l’omicidio. Sulla vicenda sono stati sentiti anche alcuni connazionali che gli hanno dato ospitalità.