MARTINSICURO – «Nessuna parte politica ha il diritto-potere di svendere subdolamente la nostra regione alle compagnie petrolifere per rifornire stati extraeuropei»: dopo i Verdi anche l’Udc di Martinsicuro si schiera a favore dell’ambiente e contro la decisione del Governo di autorizzare perforazioni petrolifere in diverse zone dell’Abruzzo, tra cui quella che interessa anche l’entroterra vibratiano e le zone marine al largo delle coste dei comuni di Martinsicuro e Alba Adriatica.

Concetto Di Francesco, coordinatore locale del partito esprime attraverso una nota pubblicata sul blog ufficiale l’orientamento politico dell’Udc sul tema dello sfruttamento energetico del territorio, il quale dovrebbe essere orientato verso le fonti rinnovabili piuttosto che sulle risorse del sottosuolo in via di esaurimento.

«Sul rapporto con le risorse naturali – scrive Di Francesco – ci giochiamo il futuro dei nostri figli. Il mondo sta cambiando e la natura ci impone di convertire il classico sistema produttivo-economico  (fondato unicamente sugli idrocarburi) con le fonti di energia naturali e rinnovabili. Mentre il mondo cambia, l’Abruzzo non deve cambiare volto per tornare indietro di cent’anni. Crisi – conclude l’esponente dell’Udc – significa cambiamento: se l’economia arretra non bisogna spingere l’acceleratore sul vecchio sistema, ma occorre puntare su un nuovo sistema produttivo, iniziando da ciò che la natura ci offre spontaneamente senza pozzi e raffinerie».