Samb squadra. La nostra gloriosa squadra di calcio si appresta ad affrontare la squadra più in forma del campionato, una formazione quella del Ravenna che, sulla carta, domani dovrebbe stracciare i nostri undici. Sarebbe normale se negli annali della società rossoblu non ci fossero almeno una trentina di incontri nei momenti cruciali del campionato contro squadre molto più blasonate del Ravenna (Genoa più volte, Atalanta, Napoli, Verona, Bologna ecc.) che ha visto la Samb vincente tra la meraviglia del mondo calcistico nazionale. Lo ricordo ai nostri ragazzi attuali affinché non diventino realmente le cenerentole della storia rossoblu. Quando vincere è un obbligo, gli undici rossoblu in campo ci sono riusciti sempre. Battere il Ravenna è un obbligo.
Samb società. Dopo la lunga e, credo, esauriente intervista al presidente della Samb Gianni Tormenti, rivedendo gli articoli da noi pubblicati e tutti i commenti ricevuti ho notato una cosa veramente singolare e particolare: i commenti dei tifosi si sono tutti accentrati su domande più che lecite al presidente che ha spiegato le sue ragioni mentre zero commenti (di approvazione o no) ha ricevuto un nostro servizio accentrato sull’apertura da parte della famiglia Tormenti ad imprenditori seri, a persone cioè che fossero in grado, come lui ha detto testualmente, di acquistare quote o tutta la società con denaro contante. Specificando che le cifre non sarebbero un problema, nel senso che sarebbero eque. Tutto da dimostrare è vero ma è vero anche che, non solo nessun lettore ha commentato quella che molti ritengono una buona notizia e, tantomeno, nessun imprenditore, seppur anonimamente ci ha scritto per smentire quanto affermato da Gianni Tormenti, a nome della sua famiglia. Notizia che contrasta terribilmente con locandine di giornali nelle quali le trattative si… sprecherebbero. Qualcosa non quadra e, di questo, va dato atto alla famiglia di Martinsicuro.
Samb e tifo. La “maretta” dell’altro giorno durante un allenamento tra qualche tifoso e il dirigente rossoblu Marcello Tormenti ha riproposto un problema che ha avuto nel tempo qualche precedente. Stavolta però il numero due della società rossoblu non ha giustamente sorvolato sull’accaduto, riconoscendolo tale e chiedendo scusa ai tifosi, giustificandosi (secondo me è proprio così, è vero) con il nervosismo legato ad una situazione di classifica che porta naturalmente ad avere i nervi tesi. Gliene ne dò atto anche se sbaglia quando certifica l’accaduto, e lo mischia, con questioni che nulla hanno a che vedere con la causa. Ne approfitto per rendere pubblica una mia sensazione sulla persona Marcello Tormenti: so per certo che è una persona molto intelligente ed ottimo imprenditore, sicuramente il più attivo della famiglia sotto questo aspetto, conosce il suo lavoro ed è stimato per questo. Ha però un difetto, seppur comune a tanti altri, quello dell’ira, per colpa della quale (ne ho avuto occasione di appurarlo personalmente) perde lucidità. Credo che lo capisca ma anche che faccia poco per combattere questo suo punto debole. Mi auguro che queste mie parole fraterne lo aiutino a colmare una lacuna senza la quale sarebbe sicuramente ancora migliore come uomo e come dirigente. All’uopo, visto che Sambenedettoggi.it e Riviera Oggi non hanno segreti, rendo pubblici i nomi di tutti i nostri redattori e collaboratori. Che noi usiamo in tutti i campi per curare, oltre l’aspetto qualitativo che in molti ci riconoscono, anche quello quantitativo. Eccoli: PEROTTI Nazzareno, FLAMMINI Pier Paolo, PANICHI Oliver, FABIONIERI Valeria, GRASSETTI Francesca, AGOSTINI Goffredo, ROZZI Carmine, CIABATTONI Nazzarena, DEL GRAN MASTRO Silvia, INCICCO Simone, CORIMBI Roberta, RANERI Roberto, PALANCA Stefania, PAGNONI Matteo, NARCISI Lorena, MAURO Daniele, BUSCEMI Giuseppe, NOVELLI Giordano, SILIQUINI Giada, FORLINI Emily, ROSATI Cinzia, CAMELI Annalisa, VIRGILI Ilenia, TROIANI Giuseppe, CICCONI Raimondo, GIAMMUSSO Andrea. Spero di non aver dimenticato qualcuno. Insomma difficilmemte, direi mai, noi non ci siamo nei momenti importanti. Senza il loro contributo non pubblichiamo notizie o fatti realmente accaduti. E’ una regola alla quale non derogo mai nella mia funzione di direttore.