SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lunedì 23 marzo è la giornata nazionale dell’acqua. Elemento indispensabile e risorsa preziosa per la vita del pianeta; l’uomo, gli animali e le piante, non sopravvivrebbero senza acqua.
Essa è il costituente fondamentale di tutti gli esseri viventi ed è presente nel corpo umano adulto in quantità pari al 60-70% circa del peso corporeo; è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche.
Ogni giorno attraverso l’ urina, le feci, il sudore e il vapore acqueo, si eliminiamo circa 2 litri d’acqua che occorre quotidianamente recuperare.
Ciò avviene bevendo, ma anche mangiando alimenti, per esempio frutta e verdura, che ne contengono circa 1l 90%.
Bere 8-10 bicchieri al giorno di acqua, è l’ideale; quando essa è insufficiente, le cellule attraverso il centro nervoso cerebrale, mandano un segnale con la sete.
Il corpo umano riesce a sopravvivere senza cibo fino a 2-3 settimane circa, ma solo poco più di 1 settimana senza acqua.
In alcune situazioni occorre bere di più : durante l’allattamento, gli stati febbrili, nella diarrea, dopo un’attività sportiva o d’estate quando la sudorazione è più abbondante con l’aggiunta, se necessario, di integratori salini : magnesio e potassio.
I bambini e gli anziani sono più a rischio di disidratazione, che si manifesta con secchezza orale, aumento dell’emoconcentrazione, astenia, cefalea, irritabilità, insonnia, difficoltà di concentrazione, per arrivare fino all’ipertermia, astenia profonda e collasso.
Bere acqua ci permette, inoltre, di avere una pelle idratata e morbida e combattere i segni di invecchiamento.
Non è vero che l’acqua faccia ingrassare, in quanto non contiene calorie e le variazioni di peso, dovute all’ingestione o l’eliminazione di essa, sono ingannevoli perché momentanee.
Non esistono sostanziali differenze tra acqua di rubinetto e acqua in bottiglia, purché potabili e assenti da contaminanti e minerali nocivi alla salute.
Le acque oligominerali o minerali che si acquistano in bottiglie si differenziano sia per la quantità di sali in esse contenute (calcio, sodio, magnesio, cloro, ferro, bicarbonato… ), che le identificano anche dal punto di vista di specifiche proprietà
(diuretiche, lassative, per disturbi epatobiliari…), sia dalla presenza di anidride carbonica nell’acqua gassata.
Da uno studio californiano di qualche anno fa è emerso che coloro che hanno sostituito tutte le bibite con l’acqua hanno perso, mediamente, tre chili l’anno in più rispetto ad altri che hanno continuato a bere i tradizionali drink con zucchero. Quattro bicchieri di acqua al giorno si sono tradotti per la maggior parte in 4 chili in meno ogni 12 mesi … e non poteva essere altrimenti.