SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Recentemente è stato annunciato da parte del Comune di San Benedetto l’avvio di un nuovo sistema di raccolta porta a porta nella zona del centro. È il sistema delle cosiddette “Gabbianelle“, presentato dall’assessore alle politiche ambientali Paolo Canducci.
Questo sistema prevede l’eliminazione di 60 cassonetti nel quadrilatero individuato nel centro della città per fare spazio a 8 punti di raccolta, segnalati da appositi “Totem”. In questi 8 punti, tutti le sere, dal 4 di maggio arriveranno dei camioncini e i residenti delle varie zone dovranno scendere e conferire loro la spazzatura.
Certamente un sistema innovativo e diverso dalla solita raccolta e, grazie all’eliminazione dei bidoni, la città guadagnerà qualche spazio.
Una nostra lettrice però, la signora Diana Piattoni, residente in via Roma nel quartiere Marina, ha un altro punto di vista. Secondo la signora «per quanto riguarda gli spazi che si guadagnerebbero dopo l’eliminazione dei cassonetti sarebbero, in via Roma ad esempio, a malapena due posti auto per Smart».
La signora fa notare anche che «sarebbe scomodo per gli anziani, durante l’inverno soprattutto, scendere in un orario insolito per loro, consegnare i propri sacchetti: un’iniziativa simile potrebbe essere utile nelle zone del lungomare nel periodo estivo e vicino a ristoranti, che hanno molto materiale da buttar via e con la loro notevole quantità di spazzatura ingolferebbero i cassonetti arrecando cattivo odore».
La Piattoni sottolinea poi anche altre esigenze del quartiere Marina: «Avrebbe bisogno di altri interventi di maggiore pulizia e manutenzione sui marciapiedi e sulle strade».
E parla anche di altri tipi di problemi. Secondo la signora: «Gli autobus sostano per lungo tempo davanti ai semafori e rilasciano gas più inquinanti rispetto alle auto. Dalle 22 alle 7 del mattino poi dovrebbero essere spenti i semafori della statale, visto che non esiste in quella fascia oraria un problema di traffico e, in tal modo, si eviterebbero soste inutili delle auto con scarico di gas inquinanti. Per evitare l’inquinamento elettromagnetico inoltre, non dovrebbero essere rilasciate, per nessun motivo, autorizzazioni per la concessione di antenne di cellulari nelle zone del centro storico. Per la città tutta, in genere, occorrerebbero maggiori zone verdi, alberi e non solo piazze spettrali e piene di cemento, occorrono spazi belli da vedere e da sfruttare sia d’estate che d’inverno».
L’assessore Canducci, in occasione della presentazione delle Gabbianelle, ha affermato che «nel momento in cui i cittadini non riescano a conferire la spazzatura una sera, possono farlo la sera dopo. Comunque, una volta avviato il progetto, verrò verificato il suo funzionamento ed apportate eventuali modifiche».
Per il resto, la signora Ciabattoni porta alla luce riflessioni che ha anche illustrato attraverso una e-mail inviata al Comune.
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L'iniziativa del comune non è male.
Credo che la finalità principale del progetto non sia quella di recuperare posti auto, piuttosto quella di togliere degli oggetti maleodoranti e orribili dalle vie del centro.
Per la verità qualcosa del genere sul Lungomare succede già. Gli hotel e gli chalet debbono gettare i rifiuti, e posizionare all'esterno i raccoglitori dei rifiuti speciali, solo in tarda serata.
Nella riunione di quartiere tenutasi la scorsa settimana il piano è stato ampiamente illustrato, e i dubbi che stanno venendo fuori in questi giorni sono stati posti ai relatori (tra cui l'assessore Canducci): questa soluzione delle Gabbianelle è stata scelta per eliminare i cassonetti maleodoranti posti a ridosso delle case, e non per guadagnare posti auto; sicuramente ci sarà qualche disagio all'inizio (agli anziani toccherà vestirsi un po' di più per uscire e sopportare 2 minuti di temperature "polari") ma il fine di un maggior decoro (togliendo i cassonetti si elimina anche la creazione di micro-discariche di mobili, elettrodomestici e… Leggi il resto »