Da Riviera Oggi in edicola numero 766

 

GROTTAMMARE – Sei ragazzi che si differenziano sia per la provenienza, sia per l’età, ma con la stessa passione per la musica. Sono i “Buoni & Cattivi”, la cover band di Vasco Rossi, e precisamente la voce Natale De Dominicis, 1982 di Venarotta, la batteria Daniele Pischedda, 1978 di San Benedetto del Tronto, il basso Lucio Ragni, 1977 di Grottammare, le tastiere Roberto Capecchi, 1978 di San Benedetto del Tronto, le chitarre e cori Fabrizio Bruselles, 1979 di  Monte San Giusto (Macerata) e sempre chitarre e cori Sauro Montelpare, 1966 di Fermo.

A Grottammare abbiamo avuto modo di ascoltarli dal vivo durante la premiazione del “Grottammarese dell’anno”, al Teatro delle energie. Hanno ben due band, una è la cover band di Vasco Rossi, segnalata anche sul sito vascorossi.net, ha suonato anche per AJ Music di Latina che nel 2006 ha invitato la band al primo Vasco Cover Band Festival insieme ad altre nove coverband selezionate in tutta Italia (www.buoniecattivi.org ). Insieme hanno anche un’altra band, più “soft”, che ripercorre la musica degli anni sessanta, la Almus Band www.myspace.com/almusband.

Come vi siete conosciuti e quando?
«La band nasce ufficialmente nel febbraio 2006 con lo scopo di divertire e divertirsi riproponendo in modo fedele e professionale le più belle canzoni del rocker di Zocca;  è il frutto di un’idea del bassista Lucio Ragni , fortemente voluta e formata dopo un anno di selezioni tra musicisti».

Perché proprio una cover band di Vasco?
«
Siamo tutti grandi appassionati della musica e delle canzoni di Vasco fin da quando eravamo piccoli. Siamo cresciuti con “Sally”, ci siamo innamorati con “Alba Chiara”, abbiamo urlato “Voglio andare al mare” (anzi a Le Grotte)….e oggi siamo qui a cantare “E adesso che tocca a me”… Vasco è la nostra storia».

Avete anche altre band in cui suonate?
«Non ci stanchiamo mai della musica! Abbiamo deciso quest’anno di creare una nuova band, composta dagli stessi elementi della cover di Vasco fatta eccezione, ovviamente, per il Blasco, che in questo caso è sostituito da ben due frontmen (un ragazzo e una ragazza). Questo nuova band, chiamata Almus Band, si indirizza ad un pubblico diverso, più vasto, poichè ripercorre la
storia della musica dagli anni ’60 ad oggi con pezzi indimenticabili, medley irresistibili e scatenati».

Che cos’è la musica?
«La musica è l’essenza della nostra vita…la colonna sonora che ci accompagna in tutti i momenti, belli e brutti, che ci consola, ci da forza, ci rallegra, ci fa commuovere.. La musica è vita».

Che ne pensate del panorama musicale italiano?
«Nuovi giovani cantanti si stanno affacciando sul panorama italiano facendo ben sperare quindi in un rinnovamento generazionale. L’unico che accompagna anche fino a 4 generazioni resta comunque solo e soltanto Vasco».

Quali sono i vostri prossimi concerti?
«Stiamo preparando il nuovo tour. Non sono molti i locali che danno spazio alla musica live durante l’inverno e comunque noi cerchiamo situazioni adatte a creare al meglio l’atmosfera del Blasco. La musica non è la nostra professione, per cui cerchiamo delle serate di vera festa dove divertirci e far divertire un pubblico davvero interessato».

Oltre Vasco, ovviamente, quali sono i vostri artisti preferiti?
«U2, Red Hot Chili Pepper, Rush, Clapton, Negrita e tanti altri».

Una caratteristica personale che vi accomuna?
«
La serietà che ci porta ad essere estremamente professionali nel lavoro e nella musica e nella vita senza toglierci una grande voglia di divertirci e di stare insieme in allegria anche al di là delle serate musicali».

Qual è il luogo dove avete suonato fino ad ora che vi ha dato più emozione e qual è quello dove vorreste suonare?
«Abbiamo sicuramente provato una grandissima emozione nella serata che abbiamo fatto con l’accompagnamento speciale di Andrea Innesto, detto Cucchia – sassofonista storico della band di Vasco. Abbiamo suonato con lui in un locale della zona, ma non è il posto che ci ha emozionato quanto la presenza dell’artista a farci battere forte il cuore.
Emozionanti, ma non allo stesso modo, sono anche state le serate fatte in grandi piazze della zona con il pubblico sotto che entusiasta cantava a squarciagola con noi.
Il nostro sogno sarebbe quello di aprire un concerto di Vasco… in qualsiasi parte del mondo!».