SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Conferenza stampa di presentazione di Emidio Mandozzi, candidato del Pd e di una coalizione di centrosinistra. Assieme a Mandozzi, presenti, tra gli altri, il coordinatore provinciale del Pd Mauro Gionni, il vicesindaco di San Benedetto Antimo Di Francesco, quello di Ripatransone Remo Bruni, l’assessore regionale Sandro Donati, l’assessore provinciale Ubaldo Maroni, il presidente provinciale Orlando Ruggieri, il responsabile provinciale dell’Italia dei Valori Dante Merlonghi, gli assessori sambenedettesi Loredana Emili, Paolo Canducci, Edo Fanini, il presidente del Consiglio Comunale di San Benedetto Giulietta Capriotti. Arrivano successivamente anche Pietro Colonnella, Margherita Sorge, Giovanni Gaspari, Leo Sestri.

MANDOZZI (vicepresidente della Provincia e candidato): Ringrazio il partito che ha messo a disposizione la mia candidatura, che però è a disposizione anche degli altri partiti che non hanno voluto concorrere. Hanno sbagliato, perché loro non hanno voluto partecipare, ma siamo ancora disponibili all’ascolto e ad una loro collaborazione. Adesso inizieremo la nostra campagna d’ascolto, iniziamo il 18 a Castel di Lama sul tema dei rifiuti, non come un problema ma una risorsa. Cercheremo anche di migliorare la qualità della vita attraverso uno sviluppo di qualità. Questa è la differenza rispetto a Celani, che pensa di migliorare la situazione con gli inceneritori. Dobbiamo attrarre nuovi investitori anche nel turismo, in una città importante da questo punto di vista anche per il turismo. Dobbiamo riconvertire i siti industriali in modo che attrarremo nuovi imprenditori a costi zero. Favorire le imprese, non solo con incentivi economici ma ridurre i tempi dei pagamenti dei beni pubblici. Non possiamo lasciare le imprese sole, prive di credito, con ritardi di pagamento di un anno e più. Vogliamo rilanciare i centri storici ma non solo come luoghi bucolici. Vogliamo favorire i giovani per favorire la creazione di impresa, oltre che ampliare gli ammortizzatori sociali a tutti, alle donne ma anche ai piccoli imprenditori individuali. Energie alternative: in questa provincia abbiamo delle eccellenze imprenditoriali, questa imprese devono essere facilitate. Infrastrutture: in questi anni non abbiamo avuto un grande lavoro, soprattutto nella provincia di Ascoli, mentre a Fermo ci sono leggeri vantaggi. Noi proponiamo nel giro di qualche mese su quale tipo di viabilità occorre a San Benedetto, a sud di Pedaso, a pensare dall’arretramento dell’A14, così come sulla bretella di San Benedetto e la Mezzina: dobbiamo valutare costi e benefici anche ambientali, perché vogliamo che entro pochi mesi possiamo decidere come agire, per eliminare l’inquinamento della Statale 16. Chiediamo alle Autostrade di non far pagare il pedaggio all’A14 da Grottammare a Porto d’Ascoli. Pensiamo anche all’eliporto di Centobuchi: parlare di aeroporto è demagogico. Sarà una struttura di smistamento della Protezione Civile nella dorsale adriatica, da Bari a Bologna, oltre che per la manutenzione degli elicotteri. Queste idee, dai prossimi giorni, li concerteremo con gli abitanti e i comuni della Provincia. Se su queste linee guida troviamo la convergenza, poi scriveremo il programma che ci porterà a governare.

Inceneritori: Celani non ha fatto differenziata, ha aumentato le vasche, per noi il rifiuto non è un problema ma una risorsa. Quindi acquisti intelligenti, raccolta differenziata porta a porta, e poi pensiamo di riutilizzare il rifiuto con il dissociatore molecolare, questi sono le forme intelligenti. Un inceneritore può creare tre posti di lavoro, il nostro sistema ne crea qualche centinaio.
DONATI (assessore regionale con delega al Piceno): Mandozzi è uscito da una elezione democratica interna, le primarie, dove ha ottenuto un risultato eccezionale, per cui è il nostro candidato. Cercheremo di avere la meglio sul centrodestra e auspichiamo che anche le altre forze che adesso sono fuori possano rientrare, appoggiando il nostro candidato, e mi riferisco a Rifondazione e Udc, perché insieme il risultato sarebbe scontato fin da ora. Auguro a Mandozzi un in bocca al lupo per coordinare i migliori candidati possibili, e di fare la campagna elettorale non su personalismi ma su tematiche importanti: occupazione, giovani.


DANTE TEODORI (Socialisti) Siamo fortemente convinti, come partito, nell’appoggiare Mandozzi. Condivido quello che ha detto ma vorrei sottolineare due cose. Il programma: lo faremo alla fine di una vasta consultazione nel territorio. E’ un programma aperto a tutte le forze che vogliono concorrere alla vittoria della coalizione. Alla fine abbiamo tre candidati: Celani del centrodestra ma non è un ostacolo, questo pomeriggio verrà sfiduciato da sindaco. Ma di certo i due candidati di centrosinistra, Mandozzi e Rossi, non ci facilitano il compito, altrimenti vinceremmo al primo turno. Mandozzi ha detto che se, entro febbraio, fosse emerso un terzo candidato, si sarebbe tirato indietro.

PAOLO CANDUCCI (Verdi): Abbiamo lavorato per cercare un punto di unione sui progetti e non sui candidati. Abbiamo trovato questo punto di incontro con un ottimo lavoro, il risultato c’è, il programma è incentrato sullo sviluppo sostenibile e siamo convinti che l’uscita dalla crisi sia possibile grazie ad una economia “verde”, con le energie alternative, recupero dei rifiuti, bioedilizia. Proponiamo di istituire un corso universitario di “Economia verde” nel nostro territorio, per agevolare le aziende che da anni operano nel nostro territorio. Siamo aperti anche agli altri partiti di centrosinistra ora non presenti. E’ chiaro che abbiamo definito un percorso e questa sarà la nostra linea.

ANDREA CARDILLI (Idv) Siamo con Mandozzi ma auspichiamo una più ampia alleanza. Noi lavoriamo per farci sentire con i cittadini.

DOMENICO FANINI (Democrazia Cristiana) Nella sintesi abbiamo cercato di rafforzare le politiche a sostegno della famiglia, credo che dobbiamo ricercare la maggior coesione sociale possibile. La bontà dei programmi è importante, e cercheremo di far convergere l’azione amministrativa di tutti.

GIOVANNI GASPARI (sindaco di San Benedetto) Dobbiamo affrontare e risolvere problemi, anche con una coesione politica chiara. Chi si trova dall’altra parte del nostro schieramento è la destra,che ogni volta che governa la cosa pubblica fallisce in anticipo, perché è accaduto a San Benedetto, sta accadendo oggi ad Ascoli dove la battaglia politica porta alla sfiducia del sindaco due mesi prima del termine del mandato. Noi invece abbiamo bisogno di una amministrazione pubblica che sappia stare vicino alle esigenze della cittadinanza. Qualche giorno fa abbiamo, con l’assessore regionale Carrabs, preso un impegno con alcuni lavoratori. Grazie anche al lavoro fatto dall’assessore al Lavoro Emidio Mandozzi, abbiamo ottenuto una proroga della Cassa integrazione di sei mesi.Dobbiamo fare una campagna elettorale aperta all’idea di sviluppo del nostro territorio, sapendo che abbiamo qui la regina del turismo delle Marche, che è San Benedetto, e ci sono le nicchie importanti, ma si passa alla nicchia soltanto se rafforziamo la nostra leadership. Le critiche interne dei consiglieri comunali del Pd? Tutti cercano di scongiurare un pericolo, la sconfitta elettorale della destra. Sono convinto che oramai le scelte sono tratte: il candidato del centrosinistra per questi partiti è Emidio Mandozzi. Il resto sono considerazioni post-elettorali, e si discuterà alla luce del verdetto elettorale.
MAURO GIONNI (segretario provinciale): noi senza presidente uscente? Forse è lui che va senza di noi, perché i tentativi ci siano stati e ci sono ancora, come avvenuto a Fermo, dove ci sono state primarie di coalizione, dove il candidato che ha vinto non è quello che veniva dal partito più grande. Potrei dire a Rossi la stessa cosa: se vogliamo rapportarla ai contenuti, per anni siamo stati fermi sulla divisione, svendendo 16 milioni di euro di beni immobili alla provincia di Fermo, e solo grazie alla nostra presenza questo danno è stato limitato, mentre non abbiamo dato risposte ai gravi problemi infrastrutturali che questa nostra provincia doveva dare. C’è stato un blocco ideologico rispetto alle cose da fare e da decidere. E’ un problema politico, o un problema di poltrone? Forse non si è voluto sottoporre al giudizio dei cittadini elettori, come avvenuto a Fermo. Noi per cinque anni siamo stati a tutelare scelte. Con la nostra presenza abbiamo ridotto l’impatto anche della questione relativa al personale, ridando soldi destinati a lavoratori che andavano a Fermo con contributi una tantum, destinando le somme alle persone che il lavoro non ce l’hanno rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato. Tutte le decisioni del Pd non sono state prese dal segretario ma da tutto il coordinamento, all’unanimità, seguendo indicazioni nazionali. Anche oggi noi diamo un contenuto programmatico che spesso è stato bloccato da motivazioni ideologiche di chi si è sottratto al confronto democratico.
ORLANDO RUGGIERI (presidente Pd): Il Pd ha votato il bilancio con voto favorevole nonostante la critica politica sia stata accesa. Abbiamo distinto la fase politica dalla fase amministrativa che andava portata a termine, qui non è il comune di Ascoli, noi siamo responsabili.