SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Al via l’iter del Progetto Casa del Comune, che intende ristrutturare e rivalorizzare alcuni immobili comunali degradati e ricavarne alloggi di edilizia sociale, coinvolgendo nell’investimento i privati, l’Erap, la Regione Marche.
Si parte dalla zona fra il lato sud del Paese Alto e via Manara. Attualmente in quella zona ci sono 15 alloggi di edilizia sociale nella cosiddetta “casa parcheggio” di via Mameli, che il Comune destina a persone in particolari situazioni di emergenza abitativa.
Una volta realizzato il progetto urbanistico, nell’intera area ci sarebbero 43 alloggi di edilizia sociale. Sei saranno finanziati dall’Erap, che sposterà in questa zona un finanziamento ottenuto nel 2006 per fare la stessa operazione nella zona Santissima Annunziata, a beneficio di anziani autosufficienti e studenti.
19 alloggi sarebbero quelli che troveranno spazio nella casa parcheggio, una volta ristrutturata, messa a norma e sopraelevata. 4 alloggi troverebbero spazio nei due piani della ex scuola Castello, una volta che l’Erap li realizzerà in base all’ultimo protocollo d’intesa firmato con il Comune. L’edificio della ex scuola verrebbe ampliato al piano terra, ricavando un locale esterno di circa 150 metri quadri da destinare a centro culturale e di quartiere. Altri alloggi sarebbero realizzati sempre nell’ambito di questo progetto finanziato dalla Regione.
OPERAZIONE A COSTO ZERO PER IL COMUNE Se il Piano andasse in porto, il Comune potrà mettere a disposizione dei cittadini, delle giovani coppie in particolare (questo negli intenti dell’amministrazione) questi alloggi di edilizia sociale praticamente a costo zero, assicura la consulente dell’ufficio di Piano Luigina Zazio.
Il meccanismo di questo piano particolareggiato di iniziativa pubblica è complesso e vede come detto anche un ruolo importante dei privati. Nel piano infatti rientrano anche le alienazioni di alcuni immobili comunali in disuso già previste dal bilancio pluriennale per il biennio 2009-2011. Si tratta dell’ex mattatoio comunale di via Manara e del capannone magazzino dei Lavori Pubblici in via Tonale. Una volta effettuata la valutazione ambientale strategica (Vas) si procederebbe alla variazione della destinazione urbanistica dei due immobili. Una volta diventati residenziali, il loro valore di mercato crescerebbe. Gli acquirenti si impegnerebbero a cedere una quota dell’immobile ristrutturato da destinare ad edilizia sociale. I proprietari di terreni all’interno del comparto per cui il Comune parteciperà al bando regionale potrebbero impegnarsi a realizzare alloggi che poi affitterebbero a prezzi convenzionati, grazie ad accordi e compensazioni economiche da parte della Regione.
Nell’ambito di questi accordi, i privati realizzerebbero aree verdi e parcheggi nelle aree libere. Si sistemerebbero alcune vie del centro storico, si farebbe un importante adeguamento del ponte sull’Albula di via Carnia e si adeguerebbe la viabilità sul lato sud del torrente. Ciò comprenderebbe anche l’arretramento di immobili privati esistenti.
Il complesso piano, illustrato dai tecnici del Comune mercoledì in commissione Urbanistica, viene applicato al quartiere di via Manara per la presenza di immobili comunali da dismettere, perchè ci sono situazioni di forte degrado urbanistico e mancano gli standard di quartieri previsti dal Prg, e quindi strade, verde, servizi di quartiere, parcheggi. Quella di via Manara è una delle undici zone identificate dal Comune per la fase uno del Progetto Casa, quella che si applica sulle proprietà immobiliari pubbliche.
Assicurano l’architetto Zazio e l’ingegnere del Comune Marco Cicchi: «Le linee progettuali di quello che sarà costruito sono improntate alla sostenibilità ambientale. Perciò basso consumo energetico, fonti rinnovabili, progettazione ambientale degli edifici con studio del microclima e dei venti, percorsi ciclo pedonali sicuri».
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Ma perchè con 19.000 appartamenti o case o ville sfitte si costrusce ancora, ma quale piano casa…..
Ancora:
Money, money, money!
Il comune vuole money!
Meglio costruir!
non è possibile che io venga sistematicamente censurato da Sambenedettoggi!
o 'midio non fare l'ingenuo che non sei…diciamo le cose come stanno
si costruisce perche gli appartamenti non son sono sfitti ,ma sono affittati in nero nel periodo invernale e affittati d'estate con affitto dichiarato al 20% in meno, punto.
Ancora peggio, invoco l'intervento de guardia di finanza e il cumune vigili, e io propongo la requisizione nei casi più gravi….che pensi Donato, si può fare?
l'esproprio proletario non sarebbe male. Nell'attesa i prezzi delle case sono lievitati in questi anni proprio per mancanza di edilizia popolare. Ergo dire il milionesimo no anche a questo intervento mi sembra da cartellino rosso (non vino: cartellino).
Caro amico… con quei milioni pagateci degli affitti, fermate l’economia becera che dal nostro premier sino all’ultimo assessoretto di pietracamela, tutti dietro al piano casa,LO VOLETE CAPIRE CHE IL MODELLO DI SVILUPPO DA VOI SPOSATO E’ MISERAMENTE FALLITO, E VOLETE COINVOLGERE DEGLI INNOCENTI CON DEI MUTUI TRENTENNALI.. dio è morto si cantava, dio è morto nelle auto (case prese a rate…..Basta avete cementato dalla vetta d’italia a capo passero, dal col di cadibona a golfo del quarnaro…..Basta leggete i’ultima pagina del BUM a gennaio 25 benvenuti e 35 addii, e voi indefessamente con il dio mattone, solo quello e sempre… Leggi il resto »
Se abbassiamo la voce mi permetto di far notare che, forse, l’assenza di edilizia popolare, e la concessione di contributi sempre più alti per pagare gli affitti, lasciano i prezzi degli affitti medesimi ad un livello alquanto alto, in balia del mercato. Con questo non sto affermando che si dovrebbe cementificare la città, ma soltanto che non si dovrebbe mai smettere di coltivare il settore dell’edilizia popolare, come è avvenuto purtroppo negli ultimi anni a San Benedetto. E’ chiedere troppo? E’ chiedere palazzine e distruzione delle lucciole? Il popolo ha fame, come ricordava qualche commentatore, e di case, non di… Leggi il resto »
Gianfelice… se dai in affitto un appartamento devi recarti immediatamente in Comune per denunciarlo, i vigili vanno a fare un controllo e guardano se è tutto regolare. MA!.. se si da in affitto un appartamento in NERO … nessuno controlla… Le case ci sono , gli affitti potrebbero scendere e di tanto , NON CONVIENE AFFITTARE REGOLARMENTE, questo qui il punto. ESISTONO CONTROLLI ??. Hai mai pensato che anche se sai che il tale appartamento è affittato in nero NESSUNO DENUNCIA ??. questo vale anche per case affittate ai cinesi. case per 4 persone abitate da 15. Sbaglio ?? fate… Leggi il resto »
Coccia Donato alcuni appartamenti saranno sicuramente affitati in nero ma ricordiamoci che molti appartamenti vengono usati solamente d'estate dai proprietari per villeggiatura mentre d'inverno sono vuoti.
Spero che l'idea dell'esproprio proeltario sia una battuta altrimenti siamo messi male….
L'edilizia ricopre un ruolo molto importante nell'economia sambenedettese (in percentuale ha una rilevanza maggiore del turismo) ed inoltra porta soldi nelle casse di Viale De Gasperi.
Due o tre cose che ho da dirti, caro amico e poi mai più ti scriverò, perchè ho troppa stima del genere umano…… Evvero sono grasso, ma ho avuto sempre il terrore dei crassi, come ho una profonda disistima dei nickname cretini, per consessi civili, sono talmente visibile che odio i cecchini che sparano sul mercato, non amo queste moderne sarajevo…. Si è vero non serve strepitare, ma io da oggi mi censurerò non scriverò più su questo foglio, perchè è ingiusto come alcuni si rapprentano, e il bisogno di rappresentarsi con il mistero, mi ricorda per chi non è… Leggi il resto »
Sulla repressione del nero sono d’accordissimo, ma continua a sfuggirmi come si fa a costringere qualcuno ad affittare per tutto l’anno, in modo che i prezzi si abbassino ad un livello desiderato non dai proprietari, ma dal “popolo”. Essere contrari all’edilizia popolare mi sembra un favore ai costruttori, di cui ognuno è legittimato ad essere amico e fornitore…
Pasolini diceva: “Ogni volta che parto da qualche posto, anche se ci sono stato solo poche ore – e i miei amici ne ridono – ci lascio sempre un pezzetto sanguinante di cuore. A San Benedetto no. Perché? Ormai, a San Benedetto, la forma balneare è quella del Nord. Il grande arenile, equipaggiato di tutto punto, i bar con la terrazza sulla spiaggia, i juke box, e soprattutto, le belle donne. Dietro, un paese agiato, tutto di villini e pensioni e alberghi, coi giardinetti e i bazar. È provincia, non più depressa. E tutto si può amare fuori che la… Leggi il resto »
Gianfelice un conto regolare un mercato mettendo delle regole un conto è manipolare il mercato. Le case costano perchè lo spazio dove costruire è poco e la domanda è molto alta.
I prezzi nella nostra città sono alti quanto quelli delle grandi città universitarie.
L'edilizia popolare soddisferebbe una parte della domanda che rimarrebe comunque alta (perchè i criteri di assegnazione sono abbastanza selettivi) "consumando" spazio edificabile per cui i prezzi delle abitazioni non popolari salirebbero magiormente.
In complesso ci si allontana dall'efficienza del mercato.
ALESSANDRO 84…CREDIMI NON SONO POCHI GLI AFFITTI IN NERO MA TANTI TANTI TANTI IO NON HO PARLATO DI ESPROPRIO PROLETARIO, ANCHE SE DI QUESTI TEMPI COMKE IDEA NON SAREBBE POI TANTO MALVAGIA… EVIDENTEMENTE NON VIVI LA REALTA' SAMBENEDETTESE QUI CI SONO APPARTAMENTI IN SUB AFFITTO CHE RENDONO MIGLIAIA DI EURO ALL'ANNO, TI FACCIO UN ESEMPIO…IO PRENDO AFFITTO UN APPARTAMENTO A 400 EURO AL MESE LO SUBAFFITTO A TRE AMICHE!!!! (CON LA COMPLICITA' DEL PROPRIETARIO) A 300 EURO IN NERO CADAUNA DA SETTEMBRE A MAGGIO… FATTI I CONTI… SE CONTROLLA QUALCUNO DICO CHE LE STO OSPITANDO…MOLTIPLICA QUESTIV APPARTAMENTI X TOT APPARTAMENTI… Leggi il resto »
Quello che tu dici è senz'altro vero (è molto frequente anche nelle città universitari) e combatterlo è senza dubbio giusto e doveroso.
Però c'è anche la realtà delle case per la villeggiatura che sembrano sfitte….