Gli occhi e i sorrisi dei bambini. Il cielo stellato come mai puoi vederlo altrove. Tutto questo è Atanga, villaggio nel nord dell’Uganda, dove alcuni volontari dell’associazione Casa della Speranza si sono recati nello scorso mese di febbraio.
Diamo testimonianza di questa esperienza con una ricca fotogallery, che però è soltanto una necessaria sintesi di quanto avvenuto. Perché le parole non sarebbero sufficienti, in un articolo giornalistico che non può, in questa forma, essere un compiuto reportage. Difficile descrivere le relazioni umane, private, le emozioni, il lavoro medico compiuto in situazioni estreme eppure così cariche di passioni.
Quello che i volontari della Casa della Speranza hanno lasciato ad Atanga, in questo piccolo villaggio di capanne senza corrente elettrica né acqua diretta, è una parte del proprio cuore. Porzione però colmata da altrettanto, se non più, amore che tutti loro hanno rapito da quegli occhi dolci e quei sorrisi innocenti e puri che, sicuramente, non dimenticheranno mai.
Torneremo ad interessarci, con altri servizi, dell’associazione Casa della Speranza e delle attività solidali che conduce a favore del nord dell’Uganda. Per ora, rimandiamo al sito casadellasperanza.org e ricordiamo che è stato aperto il conto corrente postale 78125820 per chiunque volesse devolvere contributi.
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Grande Pier Paolo, grande anche il reportage
Basta guardare il sorriso di questi bimbi per capire l'importanza delle azioni mediche e solidali compiute da questo gruppo di ragazzi! Spero un giorno di poter partecipare anch'io. Luca
Non capisco perché, e mi chiedo quante persone si pongano il problema, bisogna andare in un territorio estraneo al mondo sviluppato e inquinarlo con i nostri beni, la nostra cultura e i nostri valori.
Credere che portare medicine in quei posti sia in assoluto un bene, è una sciocca semplificazione.
Non vedo alcun rispetto per il loro ambiente, per il loro credo religioso e il loro senso della vita (e della morte).
Gundam, io ero in quel gruppo, e non scrivo per contraddirti. Dico che in ogni opera di bene vi è, anche, una parte di male, pur inconsapevole. Sono andato per capire perché ero confuso, e sono tornato ancora più confuso (pur con un bagaglio di esperienza in pù notevole). Mi sono chiesto anche io se non correvamo e corriamo il rischio di semplificare, di "inquinare". Certo siamo solo un granello, perché la tecnica è arrivata anche lì e i bambini tifano Chelsea e Manchester Ut. e i giovani pensano all'Europa come un sogno, sono arrivati i cellulari e pure internet… Leggi il resto »
Pier Paolo, certamente contrasterei anche l’apertura dei nostri negozi, l’esportazione di armi e l’importazione di diamanti! Insomma, cercherei (credo di averlo già scritto da qualche parte) di recuperare “lo scambio” quale ragione della contaminazione culturale. Ti faccio un esempio. Quando Marco Polo venne a contatto con la cultura cinese, si presentò umilmente, portò con sé i prodotti “veneziani” e li scambiò con altri beni “cinesi”. Si instaurò uno scambio che arricchì, non solo a livello economico, ma soprattutto culturale, entrambi i soggetti. Noi ci poniamo di fronte all’Africa in maniera diversa. Non scambiamo, ma li spingiamo ad usare i nostri… Leggi il resto »
Gentile direttore, le scrivo quello che penso, con la convinzione che Pier Paolo, con la sua esperienza diretta, possa contribuire al dibattito. Le missioni religiose (cattoliche) non iniziano senza denaro. Non ci sono missionari che partono con il solo vangelo. I missionari partono con un c/c aperto per finanziare la costruzione di case, aule, ambulatori o pozzi. Si presentano con i mezzi e la tecnologia dell’occidente, in un ambiente in cui non c’è nulla della nostra modernità. Mostrano loro le nostre meraviglie, le nostre disponibilità in termini di cibo, cure e vestiario. Affascinano con i beni materiali e conoscenze tecniche… Leggi il resto »
Direttore, mi scusi, credevo fosse chiaro perché la chiesa organizza “missioni”. Abbiamo alle spalle secoli di storia, di persecuzioni, di roghi, torture e mistificazioni. Non possiamo dimenticare la storia. Si è mai chiesto perché nel 1600 la chiesa bruciava ancora uomini che pensavano liberamente? Non è passato molto, 400 anni sono davvero pochi. La fede dei papi non è mai stata accettata totalmente dai nostri padri. Bruciare l’eretico presuppone l’esistenza dell’eresia e la paura di essa. Nei secoli passati l’Italia non era più cattolica di oggi, ma in quel tempo la chiesa poteva permettersi di dominare gli uomini con il… Leggi il resto »
Bellissimo Pa'!!!..Questa tua vena romantica non l'avevo ancora scoperta!! Permettimi di rispondere all'inopportuno commento del Sig. Gundam che prima di scrivere dovrebbe informarsi. Noi non abbiamo portato nessun bene, nessuna cultura, anzi ci siamo spogliati da tutto ciò per cercare di integrarci. Loro infatti ci hanno accolto non come stranieri che venivano a portare il progresso,ma come vicini di casa, ci hanno preso per mano e accompagnato alla scoperta del loro mondo, insegnandoci i loro gesti, le loro parole, i loro balli e le loro usanze. Chi ti dice che anche noi non abbiamo ricevuto gli stessi beni di Marco… Leggi il resto »
Grazie Miki 80 della tua testimonianza. Questa è la prova che pirma di parlare bisogna viverle certe situazioni. E proprio perchè la fede e la vita non sono due cose staccate (non possono esserlo), per parlare di Vangelo, di Chiesa, di missioni e tutto ciò che porta Speranza (di Resurrezione) sarebbe bene vivere. Praticamente sempre, chi dà giudizi su certe questioni è perchè non le vive. Purtroppo chi decide di non credere in Dio ha bisogno in tutti i modi di smontarne l'esistenza, inventandosi discorsi altamente teorici e infondati, ripetendo i soliti luoghi comuni sulla Chiesa e sul Vaticano…DISCORSI VUOTI…senza… Leggi il resto »
Direttore, mi sembra di aver risposto chiaramente: la chiesa va in Africa per affermare il suo potere sugli uomini. Per far questo si fa accettare costruendo ambulatori, case, pozzi, per poi tramettere la propria dottrina. Per me la chiesa è quello che è: un’organizzazione che da millenni si schiera contro la libertà di pensiero. Un’organizzazione il cui potere è gestito unicamente da uomini MASCHI; un’organizzazione che pretende di essere l’unica depositaria della VERITA’, del messaggio del proprio dio. Un’organizzazione che vuole imporre le proprie regole morali a tutta l’umanità. In ultimo, un’organizzazione in profonda crisi intellettuale, ancor di più da… Leggi il resto »
Molti anni fa mi recai in Zaire (allora ex Congo Belga) e rimasi li 2 mesi e mezzo. Sapendo che per muoversi all’interno del Paese l’unica possibilta’ era essere ospitati dalle Missioni, attraverso i Padri Sacramentini mi organizzai a tal uopo. Praticamente vissi per tutto il tempo nelle missioni,anche le piu’ sperdute, e in contatto quotidiano con i padri missionari. Lasciai il Paese non con un reportage sullo Zaire e sulle tragedie africane (facevo foto sia per diletto che per finanziare i miei viaggi) ma colpito da una realta’ che non conoscevo o che credevo assolutamente diversa:le missioni,i missionari ed… Leggi il resto »
Pur condividendo le considerazioni storiche di gundam, farei una distinzione fra la Chiesa come Istituzione e coloro che in perfetta buona fede vogliono testimoniare un messaggio che onestamente ed oggettivamente bisogna riconoscere ha significato (insieme ad altri) un tappa fondamentale nel progresso dell’uomo verso una emancipazione dai comportamenti brutali degli esordi (la testimonianza di Mario Zazzetta è significativa). Il discorso è lungo e non è questa le sede per approfondirlo. E tuttavia vorrei dire che, assieme al relativismo culturale (oggi tanto osteggiato dai vertici ecclesiastici), io salverei anche, in suo nome e nel nome dell’illuminismo (altrettanto osteggiato), chi nella Chiesa,… Leggi il resto »
Direttore, sono convinto che lei conosca decine e decine di persone che provano piacere nell’imporre le proprie idee, nell’imporre la propria volontà e visione del mondo. Questo avviene sul proprio posto di lavoro, avviene in politica e ancor più avviene nei movimenti religiosi. Ci sono preti che ambiscono a diventare vescovi, per Potere. Ci sono vescovi che ambiscono a diventare cardinali, per Potere. E’ strano che lei non riesca ad afferrare il piacere che l’uomo trae nell’imporre sugli altri la propria volontà. Per lavoro credo che lei venga a contatto con decine di queste persone. E la chiesa non è… Leggi il resto »
Caro Gundam, in realtà è tutto estremamente più complicato di come sembra. Dalle tue parole, si rischia di uscirne reazionari… per gli altri. Ho parlato con alcune persone e molti ragazzi di Atanga: se è difficile far capire qui in Italia il perché c'è bisogno di uno stile di vita "diverso",figuriamoci lì. Loro sono diretti verso la nostra condizione di vita ma la situazione economica, culturale, politica e storica glielo impedisce, ad eccezione di piccole elite spesso dispotiche o truffaldine. L'esperimento urbano, almeno per quel che ho visto, dimostra che l'occidentalizzazione (poi spiegherò meglio) è lastricata di fallimenti. Una cosa… Leggi il resto »
Grazie Faina25, ti devo però contraddire su un paio di cose: per me la vita e la fede sono due cose diverse, io non ho fede e non credo in Dio,ma ho sempre rispettato il mio prossimo, sia esso credente o no. Sono fortemente convinta che la libertà di credo e di pensiero siano alla base della convivenza civile e da qui viene il mio rispetto per ciò che è diverso da me. Questa pensiero si è ancora più rinforzato in Africa. E' facile fare discorsi del tipo no al neocolonialismo..non portiamo la nostra cultura ,loro hanno la propria..non portiamo… Leggi il resto »
Cara Miki80, vedo che hai addolcito i toni nei miei confronti, mi fa piacere. Non ho una soluzione semplice e rapida al problema Africa, perché il problema non è né semplice, né recente. Il mio grande timore, è che l'occidente consideri (ovviamente in maniera strumentale) l'uscita dalla povertà dell'Africa un'obiettivo da realizzare, in quanto obbligo morale. Beh, per me non lo è. Zazzetta ricordava i trattori che si guastavano, e io ripeto: perché dobbiamo portare i trattori laggiù? Perché dobbiamo donare loro un macchinario che non possono produrre, che per funzionare necessita di un combustibile che non hanno (benzina)? E,… Leggi il resto »
Ci sono molti argomenti che varrebbe la pena di approfondire. Devo dire che le parole di Papa Ratzinger detta in Camerun mi sembrano perfette, al di là della questione dei preservativi. http://www.asca.it/copertina-IL_PAPA_IN_AFRICA__LA_GLOBALIZZAZIONE_METTE_A_RISCHIO_LAVOSTRA_IDENTITA_-1127.html Riguardo il tema dei preservativi, che naturalmente viene blandito soltanto dalle alte gerarchie vaticane o da qualche fanatico (i preti di trincea benedirebbero un suo uso accorto non solo per l'Aids ma anche per evitare una filiazione esageratamente numerosa), mi dispiaccio per l'eco che queste parole hanno avuto in Europa a confronto con l'assoluto silenzio rispetto agli altri temi sollevati da Ratzinger. Perché la Spagna si preoccupa di… Leggi il resto »
Flammini, mi pare che tu sia in pieno relativismo. A me va bene. Meno bene al Papa e alla sua Chiesa. Il suo messaggio lo devi accogliere in toto e non secondo quello che interessa. Lo dico per tutti quei cattolici che credono di adottarne il pensiero a giorni alterni. La questione del preservativo non è secondaria perchè parte dalla stessa impostazione ideologica adottata nei confronti del testamento biologico, dell'aborto, del divorzio, dei rapporti fede-ragione, religione-scienza ed altro. La Chiesa, tutte le Chiese, esigono sottomissione perchè si ritengono depositarie della Verità. Ogni scorciatoia, ai loro occhi, è inammissibile. Il principio… Leggi il resto »
Caro Galie, se io sono relativista, ateo o praticante, è una mia questione privata di cui mi assumo personalmente azioni, fede, senso del peccato, miscredenza, eccetera eccetera. Mi dispiace ma stai andando fuori tema. Quello che dice il Papa dal punto di vista teologico, è una cosa. Quello che dice come esponente politico-sociale, è un'altra. Se in Camerun parla davanti a 60 mila persone, e si esprime nei modi riportati dal link, non sta facendo una esposizione teologica della fede, ma si esprime su temi politici. Io sono abituato a pensare con la mia testa, quindi come mi fa sorridere… Leggi il resto »
chiedo scusa se sono andato (apparentemente) fuori tema e, come temevo, temi così importanti e complessi non si possono risolvere in due battute. Ma permettimi di aggiungere velocemente una cosa: c'è una stretta connessione fra teologia e dottrina sociale, tra fede e ragione. Lo dice il papa, non io. Per cui quando scrivi che "gli aspetti di fede sono strettamente personali" , dici una cosa che mi trova concorde, ma non in linea con con il magistero di questa chiesa. Comunque, ci saranno eventualmente altre sedi e modi per parlarne. Saluti.
Carissimo Paolo ne approfitto per ringrraziarti,per le emozioni che leggendo l'articolo e guardando la fotogalleri ho provato. Quello per cui molti di noi hanno lavorato in silenzio e soprattutto in cui hanno creduto, grazie all'aiuto di Dio e alla solidarietà di molti amici sta diventando a poco a poco realtà. La vostra presenza in loco, e la testimonianza che solo chi vive in prima persona certe realtà può dare, è fondamentale per sensibilizzare e dare coraggio a chi solo per amicizia e fiducia lavora per aiutare il nostro caro Ciprian a rendere la vita umana degna di essere vissuta a… Leggi il resto »
Il rispetto del papa nei confronti della cultura africana:
"Non fare compromessi con le credenze locali del continente ed anzi ad opporsi con decisione ad esse, visto che comportano persino sacrifici umani."
Discorso sciocco, integralista e strumentale. E' la migliore risposta a chi crede che la chiesa vada in Africa per fare del "bene" e non per convertire.