SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un fondo di solidarietà comunale creato risparmiando risorse da incarichi professionali, consulenze esterne, assunzioni. A chiederlo è il consigliere e capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio comunale Pasqualino Piunti: «Le risposte messe in campo dall’amministrazione comunale per fronteggiare le ripercussioni della crisi e della disoccupazione sulle famiglie sono insufficienti ed elettoralistiche», sostiene. E torna all’attacco contro la “regista” della manovra, l’assessore Loredana Emili: «I soldi per il fondo di solidarietà si sarebbero potuti reperire se in passato questa amministrazione non avesse rinnovato al rialzo i contratti di appalto con le cooperative sociali. Il servizio ai cittadini non è migliorato e mi risulta che anche le condizioni di lavoro degli operatori non siano migliorate».
Sempre contro la Emili, Piunti punta il dito della polemica sulla politica sanitaria dell’assessore, accusandola nuovamente di incompatibilità morale con la carica dato il suo ruolo di dipendente dell’Asur. «Sulla tematica dell’Area Vasta si è svolta una sola commissione consiliare, peraltro disertata dalla Emili, che ne criticò pure lo svolgimento. La sua attenzione alle problematiche sanitarie è più che altro edilizia, come per la vendita dell’immobile di via Romagna o lo spostamento della clinica Villa Anna. Perché Gaspari non le assegna la delega all’Urbanistica?», conclude sarcastico il politico di centrodestra, che ha anche la carica di consigliere provinciale.