MARTINSICURO – Un maggiore impiego delle Forze dell’Ordine in città, o l’invio dell’Esercito se necessario. L’associazione civica Città Attiva scrive al Ministro dell’Interno Roberto Maroni e al Ministro della Difesa Ignazio La Russa per chiedere attenzione sulla questione sicurezza che da troppo tempo rimane irrisolta a Martinsicuro.

La lunga missiva – firmata dai venti componenti del Direttivo e inviata per conoscenza anche al Prefetto e al Questore di Teramo, al Presidente della Regione Gianni Chiodi, al Presidente della Provincia Ernino D’Agostino, e al sindaco Di Salvatore –  delinea la realtà sociale di Martinsicuro, in cui la presenza di numerosi immigrati clandestini, lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di droga generano situazioni diffuse di illegalità che rimangono spesso impunite.

«Si potrebbe obiettare – si legge nella lettera – che questo elenco di doglianze possa presentare tratti comuni a quello di altre realtà simili, tuttavia va scritto che le principali angosce che la cittadinanza respira sono legate ad una evidente sensazione di impunità di questi soggetti, riconducibile ad un controllo poco incisivo del territorio. E questo, sia chiaro, senza voler imputare alcun tipo di demerito alle Forze dell’Ordine presenti in città».

Città Attiva lancia pertanto un appello alle istituzioni affinchè venga aumentato in città il numero degli agenti preposti alla sicurezza e sottolinea come la richiesta del potenziamento della Caserma dei Carabinieri, approvato all’unanimità del corso del Consiglio comunale del 25 febbraio 2008, abbia avuto in risposta dal Comando Provinciale dell’Arma una ulteriore riduzione di due militari nella Caserma di Martinsicuro.

«Il nostro appello – scrivono i cittattivisti – vuole essere un’accorata richiesta di aiuto affinchè il loro numero, spesso manifestamente esiguo tanto da non avere la possibilità di concedere al cittadino le più elementari forme di tutela, possa essere adeguatamente aumentato, anche se questo dovesse implicare l’impiego delle Forze Armate».

Una maggiore attività di coordinamento tra le varie forze di Polizia è inoltre la condizione essenziale per il gruppo civico affinchè la città possa uscire «da quel cono d’ombra che sembra renderla una zona franca per tutti i cultori del malaffare».

«Siamo stanchi, – conclude la lettera – tutta la cittadinanza è stanca e sfiduciata in quanto percepisce un senso diffuso di scarsa protezione. Chiediamo con forza un intervento congiunto che possa andare decisamente nella direzione di un effettivo potenziamento delle forze dell’ordine, anche se questo dovesse implicare l’invio dell’Esercito. La nostra non è una provocazione, ma una richiesta sentita che muove dalla necessità di innalzare la qualità della vita dei nostri concittadini».