SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Fino a ieri i Dj, esercitando la loro professione, anche con cd regolarmente acquistati, violavano la legge. Infatti non potrebbero riprodurli in pubblico, nè con gli originali nè con le eventuali “copie lavoro”.
Ora invece, possono disporre di una licenza Siae che permette loro di trasferire su supporti diversi dall’originale la musica che acquista, e suonare le copie lavoro.
Dopo un lungo processo di negoziazione tra le associazioni di categoria, fra cui Assoartisti, Assodeejay, hanno condotto con la Siae che da tempo “pressava” sui dj.
Il dj dovrà registrarsi ai servizi online della Siae, compilare ed inviare il contratto di licenza.
Dovrà poi inserire sempre online i dati relativi a ciascun brano che intende copiare su qualsiasi supporto ed eseguire in pubblico, segnalare le modalità con cui è stato acquisito, citare autori, interpreti e titolari di diritti connessi. Un’operazione da ripetere per tutte le nuove opere per cui vorrà effettuare copie lavoro.
Naturalemente ciò comporta un costo per i dj: per un anno di licenza di copie lavoro sono necessari 200 euro per 2000 brani, 400 euro per 5000 brani e 600 euro per repertori che superano i 5000 brani.
La Siae ha concesso uno sconto del 15% per gli iscritti ad alcune associazioni di riferimento, tra cui Assoartisti dell’Adriatico, che fornirà anche tutta l’assistenza tecnica per acquisire la licenza.
«Il disc jockey – spiega Elio Giobbi dell’Assoartisti dell’Adriatico – svolge un ruolo fondamentale nella promozione della musica e meriterebbe molta più attenzione dalla legislazione, a tutt’oggi purtroppo molto carente sulla musica in generale».
Per tutte le informazioni è possibiile contattare le associazioni su www.assoartistidelladriatico.it assoartisti@confesercenti.ap.it, oppure telefonando allo 0735583270 o 3484103909.