Grottammare-Renato Curi Angolana 1-2
GROTTAMMARE: Domanico, Mauro, Nicolosi (82′ Pasquini), Oddi, Cameli, Del Moro, Polenta, Rulli, Di Felice (74′ Maraschio), Maccagnan, Marcatili. A disposizione: Addazi, Adamoli, Curzi, Vrioni, Marini. All. Scarfone
RENATO CURI: Carosa, Becci (62’Galasso), Micaroni (80′ D’Ancona) , Rachini, Mucciante, Fulchi, Bordoni, Cicchella, Pazzi, Giandomenico, Farrugia (46′ Cacciatore). A disposizione: Ortolano, Di Deo, Zaniratto, Canali. All. Vivarini
Arbitro: Battaglia di Padova
Reti: 28’Polenta (G), 44′ Rachini (R. C.), 79′ Cacciatore (R.C.)
Espulsi: 60′ Mucciante (R.C) per doppia ammonizione, 68′ Mauro (G) per doppia ammonizione, 79′ l’allenatore Vivarini (R.C.), 91′ il Diesse Pino Aniello (G).
Ammoniti: Mauro (G), Di Felice (G), Mucciante (R.C.), Rulli (G), Pazzi (R.C.).
Angoli: 1-2
Recuperi: 1’+5′
Spettatori: 250 circa di cui una ventina quelli provenienti da Città Sant’ Angelo.

GROTTAMMARE- Cacciatore impallina le speranze salvezza del Grottammare (oggi tornato ad indossare la casacca biancoceleste) rimontato e beffato nel finale dalla Renato Curi Angolana priva dei 3 baby Fanti, Ciofani e Terrenzio impegnati al torneo di Viareggio e sostituiti da altrettanti giovanissimi Carosa, Becci e Micaroni, che aggancia al secondo posto la Pro Vasto e riduce le distanze dalla capolista Fano (che pareggia in casa col Tolentino) ora solo a -4.

Ottava sconfitta in casa per la compagine di Scarfone, un ko che interrompe la striscia di due risultati utili consecutivi (costituita soprattutto dal successo pesante di Macerata) che aveva riacceso le speranze. Solito copione dei biancocelesti che tengono testa all’avversario seppur superiore tecnicamente, passano anche in vantaggio ma poi si fanno rimontare subendo il pareggio ospite in chiusura di primo tempo e il gol partita nel finale di gara. Anche oggi quindi episodi sfavorevoli con la terna arbitrale che ha preso decisioni discutibili e la giornataccia di Domanico (si tuffa in ritardo sul colpo di testa vincente di Rachini del parziale 1-1 e non trattiene il tiro di Giandomenico, corretto in rete da Cacciatore) di solito sicuro dei suoi mezzi. Ma 3 punti frutto di 3 pareggi in 11 gare disputate al Pirani sono numeri difficili da giustificare. Sembra che al Grottammare di quest’anno manchi la cattiveria, il giocare con coltello tra i denti, fattori indispensabili per una squadra che deve cercare di salvarsi.

Al 4′ il capocannoniere del torneo ossia l’ex di turno Pazzi (17 reti) veniva anticipato per un soffio dalla chiusura di Oddi che proteggeva l’uscita di Domanico. Due minuti dopo era ancora Pazzi (oggi non cinico sotto porta come altre volte) che in contropiede dalla destra effettuava un passaggio errato troppo corto per l’accorrente Farrugia appostato davanti alla porta, poi più nulla da segnalare fino al 28′ quando arrivava il vantaggio illusorio dei padroni di casa. Su una punizione dai 35 metri battuta da Del Moro e spizzata dalla difesa abruzzese, la sfera giungeva a Polenta che dal limite dell’area con un preciso pallonetto infilava la porta, malgrado il tentativo di Mucciante di sventare la minaccia. Al 44′ arrivava il pareggio nerazzurro, quando un cross dalla destra del baby Becci (classe 92) veniva deviato in tuffo di testa da Rachini, solo indisturbato al momento della deviazione. Nella ripresa al 60′ la Renato Curi rimaneva in 10 uomini, quando dopo aver commesso un brutto fallo su Rulli, Mucciante veniva mandato fuori per doppia ammonizione. Il Grottammare non riusciva ad approfittare della superiorità numerica che durava solo 8 minuti, perché al 68′ il direttore di gara ristabiliva la parità numerica estraendo il secondo giallo anche per il terzino rivierasco Mauro (sfortunato da quando è arrivato ha rimediato un autogol decisivo con l’Agnonese e un’espulsione).

Al 76′ il preludio al gol che arriverà 3 minuti dopo, tiro da fuori che non sembrava irresistibile di Cicchella, Domanico respingeva senza trattenere la sfera, ma era Oddi a sventare spazzando l’area. Al 79′ il gol partita ospite. Tiro dalla distanza stavolta di Giandomenico, Domanico non tratteneva e sulla sfera irrompeva il nuovo entrato Cacciatore (ex Centobuchi) che gelava squadra e pubblico di casa. Nonostante il vantaggio inspiegabilmente il tecnico Vivarini protestava e veniva espulso. Lo imitava nel primo dei 5 minuti di recupero il responsabile dell’area tecnica Grottammarese Pino Aniello, anch’egli allontanato dal campo. Le speranze locali si infrangevano al 94′ tra le braccia di Carosa che bloccava senza patemi un tiro telefonato di Maccagnan. Nonostante la sconfitta la classifica del Grottammare rimane invariata non solo come posizione (penultimo posto), ma anche per distanze dalle squadre che lo precedono. Infatti la salvezza diretta dista sempre -9 e la zona play out sempre -4 visto che lo scontro diretto Luco Canistro- Real Montecchio è stato rinviato per neve.