CUPRA MARITTIMA –  Nella zona Sant’Egidio fra Ripatransone e Cupra, più precisamente in zona Piazza di Coso, sembrerebbe si stia per costruire un mega allevamento di avifauna, destinate alla caccia.
Dopo questa notizia, Legambiente interviene per salvaguardare una località così significativa per il paesaggio costiero e per far riflettere le amministrazioni.
I rappresentanti della sede di San Benedetto del Tronto dicono infatti che  «qualche anno fa la stessa località dovette sopportare la ferita della discarica e ora si torna all’attacco con il progetto di realizzazione di un allevamento industriale di tipo intensivo di fagiani e starne destinati all’attività venatoria».
«Il Comune di Cupra  – si domandano – non si  rende conto, che se si vuole porre come un importante centro turistico, non può costruire tale impianto a soli 2 Km dal suo centro? Vuole continuare a ferire il territorio come ha già fatto permettendo la costruzione di chalet sull’arenile, e meravigliandosi poi se le mareggiate creano danni e chiedendo anche risarcimento per questo?».

L’allevamento, di tipo industriale, crea un forte impatto a causa della volumetria dei capannoni, che saranno 90 metri per 11 metri, e 60 metri per 10 metri,
Legambiente è preoccupata soprattutto per «le possibili problematiche di tipo igienico sanitarie legate a tale allevamento, sia per le malattie contagiose, che per i miasmi che sicuramente ci saranno. E allora gli impianti turistici della zona come reagiranno? Sarebbe meglio pensarci prima».

«Fra l’altro – prosegue Legambiente – il rischio di inquinamento delle acque sarebbe altissimo in quanto le piogge convoglierebbero le acque reflue nel sottostante torrente Sant’Egidio, in una zona a vocazione agricola e vitivinicola di elevata qualità».

Concludono i rappresentanti dell’associazione: «Stiamo infatti parlando di un’area collinare tutelata da due vincoli della Comunità Europea e precisamente Sic, siti di importanza comunitaria, e Zps, zone di protezione speciale. Riconoscimenti  introdotti per tutelare e preservare la macchia mediterranea presente ed ancora intatta. Stando così le cose, ed essendo il comune di Cupra Bandiera Blu, vale veramente la pena di insistere a costruire in quell’area?»