CUPRA MARITTIMA – Recentemente, i cittadini della zona San Egidio di Cupra Marittima, sono venuti a conoscenza della presentazione di un progetto di un mega-allevamento di avifauna come fagiani e starne destinate alla caccia, da realizzarsi nella loro zona.
Contrari a questa iniziativa, si sono riuniti nei giorni scorsi in assemblea con il Comitato di Piazza di Coso.
Infatti i cittadini hanno «forti preoccupazioni non solo per l’impatto ambientale che tale progetto, ma anche per il rischio di epidemie di malattie contagiose che si propagano alle zone circostanti attraverso il volo degli uccelli presenti nelle voliere dell’allevamento»
Secondo quanto affermano, per l’architetto progettista dell’impianto, Sonia Ferri, «le strutture non provocavano nessun impatto ambientale, trattandosi di semplici pali in legno e reti metalliche».
Il Comitato precisa però che «il progetto parla chiaramente di due capannoni grandi 90 metri per 11 metri il primo, e 60 metri per 10 metri il secondo, e saranno costruite su basi cementizie con strutture che sorreggono pannelli sandwich in lamiera coibentata sia per le pareti che per il soffitto».
I cittadini si domandano inoltre «come un allevamento industriale di tipo intensivo possa ben integrarsi con l’attività turistico balneare di Cupra Marittima».
Per questi motivi, i cittadini sperano «in un incontro urgente con l’amministrazione di Cupra Marittima per capire qual è il suo orientamento su tale progetto, perchè fino ad oggi non si è ancora espressa nel merito».
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Salve a tutti i cuprensi, vi scrivo per comunicare lo stato di degrado edilizio in cui versa il paese! Servirebbero palazzine a basso impatto ambientale e con materiali ecologici e troviamo il solito cemento. Serve rivalutare l’architettura del borgo, molto suggestivo. Abbiamo un grandissimo tesoro architettonico che non sappiamo sfruttare, spero in un futuro migliore.
è un progetto indegno ed offensivo!tutti parlano di ambiente,di ecologia,etc etc etc ma ancora si pensa alla realizzazione di allevamenti per divertire i cacciatori della domenica.perchè non si progetta un bel poligono per tiro a piattello,che tanto poco cambia in merito al bersaglio,e non si lasciano in pace i pseudo volatili da macello?oppure liberazziamo il tiro al piccione per le vie cittadine,visto che tutte le amministrazioni locali hanno emesso ordinanze che proibiscono dar loro da mangiare.
Presso il negozio per animali davanti alla Standa,a san benedetto,si raccolgono firme contro questa ennesima offesa a chi ha cuore il destino degli animali.