SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Daniele Primavera è stato sempre una voce fuori dal coro, fin dal nostro insediamento. Ma il mio rapporto con lui è sempre stato ottimo e corretto». Il sindaco Giovanni Gaspari commenta così la presa di posizione del consigliere comunale di Rifondazione Comunista, che si è autosospeso dalla maggioranza fino a che il suo partito non assumerà delle determinazioni precise sull’atteggiamento da tenere nelle coalizioni di governo con il Partito Democratico.
In giunta per il Prc c’è l’assessore alle Politiche del Mare Settimio Capriotti, per il quale Gaspari ribadisce massima fiducia e stima: «Non ho mai pensato di sostituirlo, se il Prc si dovesse ritirare dall’amministrazione potrei anche decidere di ridurre il numero di assessori e concentrare di più le deleghe».
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TIRARE TROPPO LA CORDA A VOLTE CI SI STROZZA.
ASSESSORE CAPRIOTTI, DA CHE PARTE STAI ??.
La poltrona innanzitutto.
Tutti aspettano le decisioni da Roma, possibile che ci fate tanto stupidi?
Veltroni lo ha detto forte, via i piccoli partiti, lo aveva detto per le politiche e lo ribadisce per le europee. Cari Assessori e consiglieri Voi state tirando il carro che vi vi scarica, spiegateci il perché lo fate, quale convenienze avete a trainare il carro del PD sapendo che poi sarete fuori da ogni ordinamento POLITICO, resterete si e no in qualche Comune fino alle prossime elezioni dove, anche lì sarete cacciati.
Bo, la politica è una cosa strana.
Veramente non abbiamo affatto detto di aspettare notizie da Roma, io sto semplicemente aspettando che il direttivo e l'assemblea del mio partito si riuniscano per affrontare le questioni messe sul tavolo perchè, a differenza di altri soggetti, noi attuiamo ancora in maniera seria le forme della democrazia, senza fingere innovazioni per cancellarla. Altri sono i partiti che attendono comandi di vertice, noi vogliamo essere coerenti ma non accetteremmo imposizioni dall'alto, che peraltro da noi non ci sono mai state, nè in un senso nè nell'altro; ciascun circolo ha il dovere e il diritto di preservare la propria autonomia. Quanto alla… Leggi il resto »
Aspettare Roma nel senso che le segreterie adesso che hanno votato alla Camera lo sbarramento del 4%, dovete scegliere cosa fare, è vero che forse tu non sei legato a nessun, dal t ronde anche il Sindaco ha detto, una voce fuori dal coro, ma che l'assessore Capriotti debba restare al suo posto mi sembra scorretto e non funzionale difronte la scelta dei molti compagni che lo vorrebbero dimissionario, proprio perché fuori dal PD. Cosa mi midi adesso Caro Daniele? vale ancora la pena sorreggere chi non ci vuole? certo che si può, ma non in nome del partito.
Io non sono affatto pratico di queste cose, ma penso che nelle precedenti elezioni si siano presi degli impegni e questi, penso, debbono essere mantenuti (a meno che escano fuori fatti gravi).
Al di là delle varie decisioni prese da Roma e dall'attuale situazione politica, penso che assessori e consiglieri non dovrebbero dimettersi se non alla naturale scadenza del mandato, altrimenti verrebbe meno la funzionalità degli organi amministrativi.
Sbaglio?
Sono d'accordo con Giovanni Marucci. Gli impegni sono stati presi, e vanno portati fino in fondo. Non è possibile essere influenzati, nell'amministrazione locale, dalle scelte più o meno discutibili che vengono prese a Roma. Perciò pensate (amministratori) a lavorare bene per il bene della cittadinanza..
Caro Giovanni, quello che dici è vero, ma il patto di maggioranza è solo uno dei fattori da tenere in considerazione, non l'unico. La differenza tra una lista civica locale e la lista diretta emanazione di un partito nazionale è appunto quella di essere vincolati anche ad una coerenza nelle linee politiche nazionali. Se così non fosse ciascuna istanza territoriale non sarebbe soltanto autonoma – come lo sono i circoli di rifondazione – ma addirittura indipendente. Questo, naturalmente, non può accadere in senso assoluto, perchè è giusto (proprio per la chiarezza dovuta agli elettori) che un partito si presenti con… Leggi il resto »
Per Marucci e Oriundo 78, quello che voi affermate ha senso solo per le liste civiche e solo in parte perché? Se tu voti un esponente di nome CAIO credi che questo debba rispettare gli elettori che hanno avuto fiducia in lui, restando in Amministrazione, giusto? Allora perché non avete parlato quando certi esponenti chiamiamoli TIZI, pur di aver una poltrona sono usciti dall'Amministrazione questi non avrebbero dovuto rispettare coloro che li hanno votato? Sempre due pesi e due misure? Una cosa è certa la poltrona piace e come piace. La correttezza vuole che se si è di un partito… Leggi il resto »