MONTEPRANDONE – Qualche tempo fa puntava a giocare al Del Duca di Ascoli, ora vola a più miti consigli, ma, allo stesso modo, non farà di certo felici i sostenitori del Centobuchi. Il presidente Mongardini stavolta ha promesso o minacciato di fondere forse già dal giugno prossimo Arquata e Centobuchi ossia le due squadre di cui è proprietario in un’unica società.
Il Centobuchi così si unirebbe all’Arquata e verrebbe trasferito nel nuovo centro sportivo in costruzione di Arquata ribattezzato Arquetello. L’imprenditore però assicura che la denominazione rimarrà la stessa, così come la categoria, che rimarrà la serie D.
E perché tutto ciò? Alla base vi sarebbe l’indisponibilità, lamentata dallo stesso Mongardini, a fornire adeguati impianti sportivi al Centobuchi, dove, lamenta il presidente, manca anche l’illuminazione. Tanto che la squadra si allena da tempo nei campi dell’Hotel Casale, oltre che a spendere ancora per la manutenzione del Comunale di Centobuchi che non lo soddisfa minimamente.
Intanto tornando alla stagione in corso e al campionato di serie D il Centobuchi allontanatosi vistosamente dalla zona play off, ora a -8 e a +4 sulla zona play out è atteso dal delicatissimo match casalingo contro la Pro Vasto attualmente seconda in classifica. Entrambe le formazioni saranno orfane dei loro tecnici appiedati dal giudice sportivo dopo le trasferte rispettivamente di Recanati per il Centobuchi (ko 3-0) e Casoli per gli abruzzesi (2-2). Roberto Pruzzo che aveva da poche settimane finito di scontare una squalifica di 4 turni risalente ai tempi della Samb, ha ora avuto 2 giornate di squalifica dopo essere stato allontanato dal campo di Recanati per presunte frasi irriguardose all’indirizzo dell’arbitro.