SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I piani di rilancio del porto di San Benedetto del Tronto, e le opere di trasformazione urbana collegati possono essere una «opportunità immediata di sviluppo, non solo per l’area costiera picena ma per l’intera economia locale».
Ad affermarlo è l’Ance (Associazione costruttori edili) di Ascoli Piceno, nel presentare un convegno sul tema che si terra’ venerdi 30 e al quale parteciperanno imprenditori, esperti e rappresentanti della giunta regionale delle Marche, come Sandro Donati e Lidio Rocchi. Per l’Ance, per superare la crisi economica del territorio piceno «non sono utili grandi opere strategiche, peraltro non previste, ma operazione mirate che abbiano forti ricadute economiche per il coinvolgimento delle realtà produttive locali».
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In tempo di recessione aumentare le spese di investimento mi sembra veramente ridicolo e dannoso.
Siamo sicuri che ne "beneficera' l'intera economia" e non soprattutto l'economia dei costruttori?
Con l’immissione di diversie decine di milioni di euro nell’indotto cittadino. SOLO UN PAZZO puo dire il contrario.
A questo punto l’intelliggenza dei pochi deve dare e far fruttare questi investimenti collegando il porto alla vita cittadina..
per chiarire? Costruttore, io do una cosa a te (appalto) tu dai una cosa alla Città.
Faccio i complimenti a Vesperini Mariano per il rispetto che ha dei cittadini con un'opinione diversa dalla sua, che per Lei sono pazzi e non fanno parte di quei pochi con un minimo d'intelligenza. "L'intelligenza dei pochi" di cui Lei parla, invece dovrebbe servire a capire che il nostro porto e' in crisi da tempo, non per una carenza di strutture, ma per la scarsità del pesce e per la distribuzione tra non-sambenedettesi degli utili dovuti al pescato. Sono anni che peschereggi e licenze vengono venduti, è chiaro che l'economia della nostra città è sempre meno legata al porto, eppure… Leggi il resto »