SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sulla vicenda dei “No Box”, del movimento d’opinione e del comitato contro la realizzazione del parcheggio sotterraneo sotto la nuova piazza di via Montebello, chiediamo un parere all’assessore all’Ambiente, il Verde Paolo Canducci.
«Tutte le opinioni sono rispettabili e la nostra amministrazione vede il coinvolgimento della cittadinanza come sacrosanto. Chiediamo a chi porta avanti delle istanze di avere un atteggiamento collaborativo, di instaurare un dialogo per giungere a un punto d’incontro». Nello specifico? «Chi chiede partecipazione dovrebbe agire con lo stesso metodo, e quindi essere disponibile a un confronto pubblico con l’amministrazione».
Una assemblea pubblica nel quartiere Marina Centro, nella quale si è discusso della questione, c’è già stata in dicembre. Prossimamente l’assessore ai Lavori Pubblici Leo Sestri ne ha messa in programma un’altra. Cosa intende Canducci per disponibilità al confronto, da parte di un gruppo di cittadini che sta esprimendo una propria idea tramite la stampa?
«Io mi attengo a quello che leggo. Dico solo che nessuno può imporre le proprie idee ad una amministrazione democraticamente eletta. Giudico positivamente il metodo utilizzato per la vicenda Città dei Bambini. L’architetto comunale Farnush Davarpanah incontrò il presidente del comitato Tonino Armata, confrontarono le idee e i progetti giungendo a una sintesi all’insegna della progettazione partecipata».
Canducci ribadisce poi questa posizione dell’amministrazione comunale: «Fare un parcheggio interrato e mantenere la piazza al posto del vecchio mercato coperto non sono cose incompatibili. Ripeto, confrontarsi è sacrosanto, spero che in chi contesta le nostre idee non manchi la stessa nostra attitudine al dialogo».
Sul fatto che, stando alle decisioni dell’amministrazione ben prima della demolizione del mercato coperto, nella piazza troveranno sede alcune strutture coperte a basso impatto per i commercianti ortofrutticoli, Canducci lancia questa idea: «Non credo che le attività di vendita al dettaglio all’insegna della filiera corta abbiano un impatto forte sulla piazza. Pochi venditori ogni giorno, e un numero maggiore nei giorni di mercato, non ritengo rovinino la piazza. Ad Ascoli vendono la verdura nel chiostro di San Francesco, per esempio».