OFFIDA – Arriva, arriva come sempre. Il Carnevale Storico Offidano, profondamente radicato nel sentimento della cittadina, si svolge ogni anno secondo un rituale fissato dalla tradizione: si inizia il 17 gennaio per concludersi il giorno antecedente alle Sacre Ceneri.

Oggi i “veglionissimi” sono il fiore all’occhiello del Carnevale Offidano, anche perchè sono pochi, in Italia, i teatri che ospitano il carnevale dando la possibilità di ballare, brindare, ridere e divertirsi fino alle 7 di mattino con musica live.

Per l’edizione 2009, si partirà sabato 14 Febbraio alle ore 21 con il Veglione inaugurale denominato “Festa del socio”. Con la partecipazione alla serata è automatico, qualora naturalmente si dichiari il proprio assenso, tesserarsi e diventare socio Pro Loco. Con l’iscrizione si ha diritto, oltre che ad uno sconto di € 5 per tutti i Veglioni, ad uno sgravio del 15% sulla polizza RCA presso l’Agenzia Aurora di Federico Benfaremo di Offida.

La serata del socio sarà all’insegna anche del buon cibo: sarà offerta, infatti, una cena per tutti i soci con un menù succulento e da non perdere: olive e zucchine fritte, timballo, insalata di mare, dolce al bacio, vino e bevande)

Giovedì 19 febbraio
alle ore 15 il Teatro sarà “invaso” dai bambini in maschera con ingresso omaggio per tutti i bambini

Sabato 21 febbraio
alle ore 22 il sipario del Teatro Serpente Aureo si aprirà all’Orchestra Live – Jonathan e i Belli Dentro . Come da tradizione, in questa serata, è assolutamente non consentito l’ingresso in maschera.

Domenica 22 febbraio dalle ore 22 l’atteso “Veglionissimo Mascherato” che vedrà l’alternarsi sul palco dei gruppi mascherati che parteciperanno alla competizione per aggiudicarsi la M’retta dell’anno. Ad intrattenere la serata sarà l’Orchestra Live – i Pupazzi.

Lunedi 23 febbraio
dalle ore 22 l’orchestra Live – Frank David attenderanno l’ingresso delle storiche Congreghe Offidane che si alterneranno sul palco per dare il benvenuto a Re Carnevale.

Le porte dell’antico Teatro Serpente Aureo, fatto di palchetti e stucchi d’oro, si aprono al “popolino” come accadeva un tempo quando, ai poveri, solo a Carnevale era concesso mettervi piede. E lì la platea si trasforma in pista da ballo e i palchi in piccole casette dove si porta da mangiare e si scambiano chiacchiere e dolci dalla sera alla mattina seguente.

I “veglioni” che si svolgevano erano generalmente tre o quattro al massimo: il sabato antecedente alla cosiddetta “settimana grassa”, il giovedi grasso, il sabato e il lunedi; nel Circolo Cittadino o nelle sale del palazzo Comunale, di rado nel teatro. Durante la guerra, si ballava in case private e in particolare, in quelle di “Vito di Iannol ” e “Ndondò d Zoll”.

Passata la guerra iniziarono i veglioni al teatro. L’orchestra che iniziò le danze fu “Bacinin” diretta da “Peppi d Ndina“. In quegli anni, iniziò la carriera di presentatore Mario Casali, che poi divenne l’animatore principe del carnevale. Da ricordare altre due orchestre che per molti anni si esibirono al Teatro: “I Meridiani” e “Roberto Tommasi e la sua Band“. Le manifestazioni erano organizzate dalla Società Teatrale, poi passarono al CRAL. Intorno agli anni ‘60 fu la Polisportiva a promuovere ed organizzare le serate danzanti carnascialesche, fino al 1965, poi, per un solo anno, furono dei giovani offidani ad organizzare il carnevale e per ridare vita ai veglioni ingaggiarono niente meno che Gianni Moranti. L’anno successivo iniziò l’era della Pro Loco di Offida che ancora oggi è l’associazione che promuove tutte le iniziative inerenti il Carnevale Storico. La Pro Loco trasformò il veglione d’apertura dedicandolo alla festa del socio e qualificò il calendario con il Veglionissimo Mascherato della domenica.