Da Espresso Rossoblu n° 1015
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Due conti: 120 spettatori in tribuna est, 390 in curva nord (quella dei soliti 2500-3000), curva degli ospiti completamente vuota, circa 500 gli spettatori che hanno occupato tribuna centrale e laterale. Totale: circa mille spettatori (contro i 1190 abbonati) che oggi si sono visti una bellissima gara oltre che piacevole per il risultato. Tutto comunque prevedibile e annunciato in considerazione delle sei precedenti sconfitte consecutive.
Ora la squadra è indubbiamente più consistente rispetto a prima ma è convinzione di molti che, senza il cambio del “manico”, oggi, dopo l’1-2 la squadra avrebbe perso la testa. Preciso che è anche la mia convinzione ma senza però mettere a confronto il valore dei due tecnici. Cioè: Piccioni non era un incompetente, D’Adderio non è un fenomeno. Assolutamente così.
Nè la bella vittoria odierna è dipesa da una squadra nettamente più forte delle precedenti, è ora semplicemente, come ho già detto, più consistente, aggettivo che nel calcio può significare tutto e nulla. Il problema era diverso e tutto l’ambiente lo aveva avvertito, la squadra rossoblu aveva perso la convinzione di essere all’altezza e, né il tecnico né la società erano riusciti a cambiare l’andazzo. Serviva una svolta che oggi c’è stata come spesso accade in queste situazioni: stranamente dopo che la società, in accordo con il proprio Ds, ha deciso di eliminare i fraintesi cedendo in prestito i figli di Ds e allenatore (che, al momento non potevano sopportare una pressione psicologica così alta) come gridavano a gran voce stampa e tifosi. Gianni Tormenti ha ripreso le redini rilasciando un’intervista significativa e quasi autocritica, lo spogliatoio ha ritrovato un po’ di serenità. Senza la quale sarebbe stato impossibile recuperare in una gara come quella di oggi.
Aver messo in dubbio, prima di farlo, che stampa e tifosi volevano il bene della Samb, è stato un grosso errore al quale, per fortuna si è rimediato. Errare è umano ora non perseveriamo. La cosa più importante che mi viene in mente in questa situazione prende lo spunto da una trasmissione televisiva di 40 anni fa: “Non è mai troppo tardi”, da qui il titolo di questa settimana.
D’obbligo anche, però, il punto interrogativo perché se, per puro caso, ridanno i 4 punti al Venezia (a proposito pare che giovedì prossimo ne verrà tolto qualcuno anche al Verona) torna in bilico anche l’ultimo posto con notevole aggravamento delle prospettive di classifica. Credo che la trasferta di Cesena, dopo la sosta, sarà decisiva per la definitiva rinascita: se lì si perde, a sole 12 giornate dalla fine, tutto si complicherebbe e risollevarsi sarà arduo.
Giornalisti di Verona vicini a noi in tribuna stampa ci hanno comunicato le loro proteste nei confronti della società giallo blu per non aver acquistato Cammarata. Rabbia acuita dopo la doppietta realizzata dall’ex gialloblu. Veramente un bell’acquisto per la Samb: il 34 enne potrebbe ricalcare le gesta di giocatori come Selvaggi ed altri che hanno concluso qui la carriera con prestazioni da veri campioni.
Lascia un commento
Finora i punti non sono mai stati restituiti. Perché non dovrebbe essere così per il Venezia?
La redazione risponde
E’ successo che i punti, prima tolti sono stati restituiti
E' proprio così, Direttore: il cambio di allenatore ha portato i risultati sperati. Ma se D'Adderio non è un fenomeno bisogna ammettere che Piccioni è invece un incompetente, altrimenti non si spiegherebbero 6 sconfitte consecutive. E non parlo solo di scelte tattiche (discutibilissime) o di conflitti d'interessi (patetici), ma anche di mentalità vincente. Se Palladini ed altri ammettono che qualcosa è cambiato significa che Piccioni non infondeva loro il coraggio necessario, il carattere che ti fa buttare il cuore oltre l'ostacolo. E queste sono doti che non si insegnano a Coverciano ma le acquisisci come esperienze personali nella vita da… Leggi il resto »
d'accordissimo, però diciamo che la gara non è stata veritiera al 100%.. non ci sono dubbi sul fatto che se il terreno fosse stato giocabile sarebbe stata un'altra partita, magari la mischia che ha causato un loro gol non ci sarebbe stata e soprattutto dobbiamo tenere conto che se non ci davano il rigore del pareggio molto probabilmente avremmo perso completamente la testa… siamo ancora come prima, vediamo cosa dirà il campo alla prossima partita….
SONO D'ACCORDO CON L'ARTICOLO…PICCIONI NON E' UN INCOMPETENTE CALCISTICAMENTE….LE SCELTE ERANO QUASI SEMPRE CORRETTE ULTIMAMENTE…SOLO CHE NON HA LA CAPACITA' CARATTERIALE DI IMPORRE UNA GIUSTA MENTALITA' ALLA SQUADRA…L'OPERA DI UN MAESTRO NON E' SOLO INSEGNARE E BASTA MA IMPORRE L'INSEGNAMENTO E UN EDUCAZIONE…SOLO COSI' POI UN ALUNNO TIRA FUORI GLI ATTRIBUTI….
PICCIONI SI E' INCARTATO DA SOLO.
DOPO AVER TROVATO IL MODULO GIUSTO(4-1-4-1 E SIMILARI), PENSAVA ANCHE LUI DI POTER ANDARE NELLA PARTE SINISTRA DELLA CLASSIFICA, FACENDO ERRORI DA PRINCIPIANTE:
– FAR ESORDIRE IL FIGLIO, ED EVANGELISTI;
– CIGAN ESTERNO, MORINI CENTRAVANTI;
– MAGNANI E TITONE IN PANCA;
IN QUESTO MODO NON SOLO NON C'ERA NE CAPO NE CODA, MA SI E' SPACCATO LO SPOGLIATOIO.
QUINDI NON E' UNA QUESTIONE DI CARATTERE, E MENTALITA'!!!