Da Riviera Oggi n.759

MARTINSICURO – Unica donna nell’amministrazione Di Salvatore, Patrizia Ciufegni da semplice e discreta consigliera comunale è balzata da qualche settimana agli onori delle cronache per la recente nomina ad assessore al Turismo e alle Pari Opportunità, in seguito al rimpasto di giunta effettuato dal sindaco Di Salvatore.

Alla sua prima esperienza amministrativa, la Ciufegni dopo l’assegnazione delle deleghe è decisa a non deludere le aspettative che molti hanno riposto in lei. Al momento afferma di avere la necessità di doversi guardare intorno, di fare un punto della situazione nei due assessorati, di prendere i contatti con enti ed associazioni per avviare iniziative e collaborazioni, e per poter poi realizzare progetti di ampio raggio.

Assessore, come ci si sente ad essere l’unica donna in una compagine amministrativa totalmente al maschile?

«Devo dire che in seguito alla consegna dei due assessorati sento molto il peso della responsabilità su quanto si dovrà realizzare nei due settori del Turismo e delle Pari Opportunità. In questo periodo è come se tutti i riflettori fossero puntati su di me, soprattutto perché la questione del turismo è giustamente molto sentita a Martinsicuro».

Come pensa di muoversi per l’appunto, alla luce anche delle recenti considerazioni fatte dagli operatori turistici che chiedono di avere una maggiore voce in capitolo?

«La prima cosa che vorrei fare è istituire una Consulta del turismo, costituita da operatori turistici ed esperti del settore che abbia una funzione consultiva. In questo modo potrò avere un confronto diretto e continuo con gli addetti del settore che sicuramente possono dare consigli e suggerimenti mirati per migliorare ed incrementare lo sviluppo turistico di Martinsicuro».

Secondo lei cosa si sarebbe potuto fare finora per il turismo truentino che invece non è stato ancora realizzato?

Credo che nel corso dei decenni sia mancata una programmazione attenta per portare a Martinsicuro un tipo di turismo che andasse al di là del mare. Penso ad esempio all’organizzazione di eventi di una certa importanza che avrebbero potuto avere una cassa di risonanza nazionale affermandosi nel corso degli anni e che avrebbero potuto costituire un motivo di destagionalizzazione. E’ per questo che vorrei cominciare già quest’anno con l’organizzare qualcosa nel mese di maggio o giugno, ma mi rendo conto che essendo già a fine gennaio e dovendo tener conto dei problemi burocratici e organizzativi e delle magre disponibilità finanziarie, credo che il compito sarà piuttosto arduo. Ma non dispero. Non ci si può continuare ad accontentarsi dei soli eventi estivi di semplice intrattenimento».

Tra i suoi primi propositi anche quello di incontrare il neoconsigliere regionale Emiliano Di Matteo per discutere di un tipo di turismo ad ampio raggio: di cosa si tratta esattamente?

Nel corso della sua campagna elettorale Di Matteo ha avanzato idee sul rilancio del turismo nell’intera Val Vibrata e vorrei confrontarmi il prima possibile con lui per rendermi conto come si può inserire Martinsicuro in questo progetto e cosa si può realizzare concretamente per la nostra città attraverso la Regione».

Se il Pd non avesse sollevato la questione della mancanza di pari opportunità negli incarichi all’interno della giunta Di Salvatore, e se non fosse stato interpellato addirittura il Ministero in proposito, ritiene che le sarebbe comunque stato assegnato almeno un assessorato nel rimpasto di giunta?

«Devo dire che il Pd ha solo avuto il merito di accelerare i tempi su un procedimento che avrei comunque portato avanti anche da sola. All’inizio del mandato amministrativo essendo nuova nell’esperienza di consigliere e a digiuno del funzionamento della macchina comunale ho preferito restare in disparte per acquistare man mano le necessarie competenze. Poi la crisi con An ha fatto sì che si dovesse procedere a riassegnare gli assessorati prima del termine stabilito a metà mandato amministrativo, e questo mi ha permesso di entrare prima in giunta. Ma a tempo debito mi sarei comunque proposta».

Nel settore delle Pari Opportunità come intende invece muoversi?

In questi giorni mi sto rapportando con il settore dei Servizi Sociali per conoscere quali siano le situazioni più difficoltose che necessitano di interventi, e sto prendendo contatti sia con le associazioni del territorio che con la Provincia per avviare una serie di collaborazioni. Mi piacerebbe attivare in città forum, dibattiti, e iniziative sul tema delle pari opportunità, per superare pregiudizi e discriminazioni che non riguardano solo il mondo femminile.

A giorni poi verrà istituita la Commissione Pari Opportunità: non si può attender oltre, abbiamo già perso molto tempo in questo settore.