MARTINSICURO – Non c’è pace per il Pd di Martinsicuro. Le incomprensioni e le liti interne tra gli associati che avevano costituito un esordio non proprio armonioso per il partito di centrosinistra truentino, alla fine hanno avuto la meglio sui propositi di riforma democratica e di cambiamento così tanto declamati fin dall’inizio. E sembra proprio che siano stati gli attriti interni a portare alle dimissioni della coordinatrice locale Mariagrazia Facciabene, che ha esposto le sue ragioni nel corso di una riunione straordinaria del partito che si è tenuta mercoledì 21 gennaio e alla quale ha partecipato anche il coordinatore provinciale del Pd e consigliere regionale Giuseppe De Luca.

«Le mie dimissioni – ha spiegato la Facciabene – sono state motivate dal desiderio portare avanti quel rinnovamento che tutti vogliono nel partito. Ho espresso la volontà di aprire un tavolo di discussione con tutti gli associati del Pd al fine di superare i contrasti esistenti e creare finalmente un circolo che sia forte e unitario. Per questo ho deciso di rimettere in discussione anche me stessa dimettendomi e rimettendo sul tavolo il ruolo di coordinatore locale».

Ancora da decidere l’eventuale commissariamento, che sarà probabilmente attivato nel caso in cui dalla crisi non si esca in tempi piuttosto brevi, attraverso la nomina di un nuovo coordinatore locale.

La crisi altalenante e gli scricchiolii che hanno in un certo qual senso identificato il Pd fin dalla sua costituzione a Martinsicuro si ripercuote anche in maniera speculare sul gruppo di opposizione in Comune. Tre ufficialmente i componenti, che di fatto si riconducono però ad un unico esponente, Mauro Paci. Ignazio Caputi, avrebbe più volte paventato l’ipotesi di dimettersi dalla carica di consigliere comunale per la sua difficile posizione di dirigente scolastico della scuola media di Martinsicuro e contemporaneamente di consigliere di opposizione, mentre Romano Antonini starebbe per uscire dal gruppo per aver aderito al partito dell’Italia dei Valori.