SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo da don Gianni Croci, parroco della Santissima Annunziata, una lettera aperta di stringente attualità:
Sabato, le 23,45. Torno a casa dopo una giornata intensa. Da un cd una voce legge un romanzo – mi è sempre più difficile trovare il tempo da dedicare a qualche buon libro – s’intitola “Il cacciatore di aquiloni”. Il racconto mi prende. Una storia che mi tocca il cuore e che sembra cancellare un po’ lo stanchezza. Ad un certo punto mi è sembrato di vedere ‘l’inferno’.
Giovani, ma soprattutto ragazzini e ragazzine su un piazzale, sul marciapiede, qualcuno sulla strada. Molti hanno una bottiglia in mano. A distanza intravedo una pattuglia. Procedo lentamente, distrattamente. Ad un certo punto scorgo un cappellino, un cappellino che conosco. Il ragazzo sembra barcollare, sbraccia, viene verso la mia macchina, poi torna indietro. Anche lui ha in mano una bottiglia di birra. Quel ragazzo lo conosco.
Un tonfo al cuore. Mille pensieri. Fatico a crederci: non è possibile! È difficile entrare nella verità quando questa ferisce. L’auto sembra procedere da sola verso casa. Ad un tratto, quasi istintivamente, sento il bisogno di girare. Torno sulla stessa strada. E’ proprio lui! Sbraccia, non capisco se barcolla, mi auguro che scherza, va verso gli amici… ma quali amici?! Non è solo. Tanti, tantissimi sono nelle sue condizioni. E’ bello stare insieme! Ma è poi così necessario trasgredire, esagerare fino a farsi male? E il mio pensiero va alle mamme, ai papà, agli incidenti mortali…
Mi chiedo di chi è la responsabilità di queste situazioni. Una pena enorme, una paura indescrivibile mi invade l’anima. Mi sembra di star male. Se prima ero quasi commosso per il racconto che ascoltavo, ora avvertivo dentro di me un misto di rabbia, che andava crescendo, e di compassione, che pure cercava di farsi spazio.
Una frase del Vangelo mi tornava in mente: “come pecore senza pastore” (Mt. 9,36). Mi sembrava di sentire anche le invettive di Dio contro i capi del popolo, attenti più a pascere se stessi che al bene degli altri, avidi a tal punto da posare gli occhi sulle persone non per amore, ma solo per quantificare possibili guadagni. Non so che fare. Un senso di impotenza mi opprime. Il cd scorre. Non sento più nulla. Arrivo a casa. È terribile l’inferno!
Prendo con me un foglio: mentre guidavo, con scrittura incerta, avevo appuntato una frase del romanzo che mi era piaciuta: “Esiste sempre un modo per tornare ad essere buoni”. Mi avevano insegnato che dall’inferno non si torna indietro. Ma siamo ancora nello spazio e nel tempo dove il cambiamento è sempre possibile. Provo a pregare. Non ce la faccio. Mi è difficile prendere sonno. Ho telefonato alla mamma: ho fatto bene? Ho sbagliato? Immagino la sua pena.
Quel ragazzo forse mi odierà silenziosamente. Eppure ho agito perché desidero solo il suo bene, che non gli accada nulla, a lui come a tutti gli altri. Quante lacrime ho visto! Quanto dolore! Non voglio piangere per un happy hour finito male. Quanti pensieri, quante immagini come spettri affollano la mia mente. Mi chiedo chi ha messo a credere alle nuove generazioni che con una bottiglia si può riempire un vuoto, che non è quello dello stomaco, ma quello interiore, esistenziale, di ricerca di senso. Credo che se questo vuoto non trova uno spazio di ascolto e di confronto può diventare un ‘vuoto a perdere’!
Ma che può fare un prete? Che può fare la Chiesa? Mi torna in mente una frase trovata su Facebook per pubblicizzare un nuovo cocktail capace di rimediare al fatto di essere stati battezzati: “rosso, piccolo e dannatamente forte che dopo averlo bevuto alla goccia deve far dire imprecazioni di tutti i tipi verso la chiesa!! ah ah ah”. Ho un senso di rifiuto di fronte a qualsiasi moralismo. Non mi piace la contrapposizione, né lo stile di chi sa solo accusare. Tra l’altro credo che il problema non sia il tale locale o solo delle leggi da far rispettare, quanto di aiutare la nuova generazione ad aprire gli occhi perché diventi un po’ più furba.
Non ci si può far ‘far fregare’ da un mondo che non si fa problema a divulgare una cultura della morte pur di trarre profitto. Mi chiedo anche perché contro Dio? Perché contro la Chiesa? Eppure non credo di aver insegnato a qualche ragazzo, a qualche ragazza qualcosa di male. Già negli anni ‘60 si parlava della morte di Dio, oggi molti pensano che ormai è fuori dagli affari di questo mondo. Forse non c’incontreremo mai su questo terreno, ma almeno sull’uomo.
Quando guardo gli occhi pieni di luce dei bimbi, quando osservo la loro voglia di vita penso che non è giusto inserirli nel corpo di una società ormai pieno di metastasi. Non vorrei essere catastrofico, però a volte questo mondo, su cui abbiamo incentrato tutta la nostra attenzione, dopo aver distolto lo sguardo da Dio e dall’uomo, mi sembra come una grande discarica dove ciò che è più piccolo brucia per primo. Ma credo ai miracoli, non solo per quel po’ di fede che accompagna i miei passi, ma anche perché ho imparato a scommettere sulla forza della vita.
Esiste sempre, al di là di ogni fallimento, “un modo per tornare ad essere buoni”, come scrive Kaled Hosseini nel suo romanzo “Il cacciatore di Aquiloni” (ed . Piemme). Ed allora si deve fare qualcosa! Un amico prete mi ripete spesso che i generali di Hitler non sono meno colpevoli di lui. Avevano visto tutto ed hanno taciuto. Ormai è notte fonda. Sento il sonno prendere il sopravvento e quasi avverto un senso di sollievo. Mi addormento con un pensiero: devo fare qualcosa. Non sarò solo. A tanta gente l’inferno non piace. Non si può credere solo nel male! Certo il mondo ti crocifigge se non segui la sua logica. E’ capace anche di calunnie, di inventare menzogne. L’ha già fatto con altri, ma l’uso della violenza nasconde sempre una grande debolezza, un’immensa paura. E’ anche vero che non abbiamo mezzi: solo la forza della parola! Ma talvolta è sufficiente per muovere i cuori, per svegliare le menti.
Occorre urlare a tutti che non ci si può rassegnare di fronte a questa cultura della morte! E forse non basta urlare. Occorre incontrarsi, tornare a pensare, studiare insieme percorsi alternativi perché i giovani davvero godano la vita. E’ possibile, con tutte le agenzie educative, con quanti davvero desiderano il bene di chi ha voglia di crescere, individuare le strade della bellezza, della giustizia, della verità, della libertà. Almeno di noi, non si dica che siamo stati solo a guardare lo spettacolo della morte. Le nuove generazioni hanno diritto alla vita e perché ciò avvenga bisogna volare in alto, allargare gli orizzonti, affrontare le sfide.
Scrive Olivier Clement: “Se la storia non è nutrita di eternità, diventa una zoologia”. In questi giorni forse anche noi ci siamo entusiasmati per Barak Obama, un uomo, il cui padre fino a sessanta anni fa non sarebbe stato servito in un ristorante locale per il colore della propria pelle, che diventa presidente degli Stati Uniti d’America. Vorrei citare la conclusione del suo discorso di insediamento alla Casa Bianca: “Nel momento in cui l’esito della nostra rivoluzione era in dubbio come non mai, il padre della nostra nazione ordinò che si leggessero queste parole al popolo: “Che si dica al futuro del mondo… che nel profondo dell’inverno, quando possono sopravvivere solo la speranza e la virtù… Che la città e la campagna, allarmate da un pericolo comune, si sono unite per affrontarlo“.
Forse è arrivato davvero il tempo di reagire, di osare, di andare oltre, di scommettere sulle cose grandi. C’è qualcosa di più interessante che vale la pena proporre ed i giovani lo capiranno. Ne sono certo! Ed allora scompariranno i muri imbrattati di pipì ed i marciapiedi pieni di bottiglie rotte perché non si avvertirà più il vuoto né si avrà la tentazione di riempirlo con alcool o robacce varie! Un piccolo assaggio di vera felicità può bastare per dare una svolta alla propria storia!
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L’inferno in un happy hour? Mi viene da ridere ma santa miseria… non sarà uno scandalo se un ragazzo si ubriaca… chi a 18 anni non si è sbronzato con gli amici e magari rientrando a casa ha sbigozzato…. Se in questa città non c’e’ nulla da fare… se ci fossere locali musica dal viVo… più cose culturali… più luoghi di aggregazione, più discoteche o disco bar… la gente nOn si ubriacherebbe in mezzo ad un marciapide! E poi su via… non saremo mica tutti alcolizzati… na bevutina in compagnia ci tira su il morale, due risate, un po’ di… Leggi il resto »
Caro Don Gianni, pur non essendo credente (almeno nel senso che intende Lei) La stimo molto e sono d'accordo con molte cose che scrive. Lo "sballo" del fine settimana che coinvolge sempre più i ragazzini è una realtà che conoscono tutti e gli adulti fanno finta di non vedere. Sa perchè? Perchè non saprebbero proporre alternative. Prenda Porto d'Ascoli. E' un insieme di quartieri dormitorio dove il momento più emozionante da condividere con gli amici è la bevuta di gruppo per stordirsi e la giocata alle slot machine (per chi ha qualche soldo in più in tasca). Non c'è e… Leggi il resto »
Molto bravo Max80 condivido tutto quello che hai scritto. Aggiungo nell'analisi fatta anche altri motivi che spingono i nostri giovani a evadere in quel modo. Solitudine.paure.poca autostima,anaffettività,diseducazione,amicizie superficiali buone solo per il divertimento,un vuoto di idee e di ideali, una vita senza regole che ha come finalità l'edonismo. Ormai è troppo tardi per gridare aiuto, la nostra società sta inquinando queste menti con forti condizionamenti da ogni parte. Chi è che ha educato questi giovani? E in che modo sono stati educati ? Penso che il problema sia tutto qui. Le soluzioni ci sarebbero ma occorrerebbe una bella analisi ,… Leggi il resto »
Caro Don Gianni, Cara Sambenedettoggi, anche io scrivo da ateo o non religioso o almeno non cosi' mi considererebbe un uomo di chiesa. Condivido il contentuto della sua lettera… purtroppo. C'e' poco da aggiungere. Io abito a San Benedetto ed ho tristemente notato negli ultimi anni il crescente numero di "giovani" – ma davvero giovani – che ormai si buttano sul consumo spinto di alcolici et similia, un abbassamento del livello medio dell'"educazione" che fa rabbrividire, uno stato di abbandono intellettuale, sociale, fisico che dir si voglia che li sta distruggendo. A San Benedetto. Dove io da piccolo andavo al… Leggi il resto »
Max80 ha pienamente ragione, la sfiducia nel credere in un futuro in Italia è quasi da illusi e si rischia di essere spesso controconterrente.
Di fronte ai mass media che presentano un certo stile di vita (irreale) è normale che un giovane non trovi dei riferimenti solidi che gli possano trasmettere un valido sistema di valori.
Se la lettera fosse iniziata con "MERCOLEDì SERA ORE 23 E 45", forse avrebbe avuto un senso. Caro prete, lei sta parlando di SABATO SERA. E poi basta con questa retorica…per un centinaio di ragazzi che si ritrovano in un piazzale, basta….basta celare questi repressioni mentali dietro un dito… Qua si deve fare sempre la caccia alle streghe. Voi volenti o nolenti, adulti di oggi siete quelli che avete fatto sparire tutto da san benedetto rispetto a 10-20 anni fa… qua non c'è niente e non si fa niente. ci sono rimasti solo bar, almeno il sabato sera lasciateceli sfruttare,… Leggi il resto »
Caro Don, Provo imbarazzo per lei a leggere queste parole; lei che dovrebbe capire i problemi aiutare i giovani non fa altro che chiamare i genitori. Perchè non ha provato a parlare il ragazzo ha vedere se effetivamente ha una crisi adolescenziale oppure voleva solo divertirsi. Mi chiedo perchè vuole demonizzare l'alcool quando ci sono problemi molto piu ampi. Parla chiaramente di Obama del sogno americano; le domando ha mai letto la biografia di Barak Obama? Fa un chiaro riferimento a uso di droghe tra quali marijuana e cocaina ai tempi del college quando aveva l'età del ragazzo di cui… Leggi il resto »
Io ho delle posizioni un pò diverse. In primo luogo il titolo mi pare un pò esagerato; la "criminalizzazione" dell'ubriachezza non aiuta. Certo, è un problema il fatto che questa sia socialmente accettata, perchè questo ci spinge ad abbassare pericolosamente la guardia. Ma esistono molti modi con cui si può usare l'alcol e, sebbene tutti (tutti: da quello sporadico a quello assiduo) siano dannosi, non tutti sono sintomo dello stesso problema. Bere saltuariamente una birra o anche ubriacarsi di rado fa ovviamente male, ma non rappresenta un segnale di malessere profondo come l'abuso di alcol. Sono due problematiche diverse. Detto… Leggi il resto »
Grazie don Giovanni per aver, se non altro denunciato un fatto gravissimo che tutti possiamo verificare, e che ci da la dimensione di un forte disagio, quello dei giovani, e non solo. Purtroppo ci stiamo abituando a guardare senza vedere, tutto ci scivola addosso e viviamo, chi più chi meno come narcotizzati ed incapaci di reazione. Siamo chiamati, a tutti i livelli, genitori, educatori, parrocchie e (non ultimi) i politici, ad una presa di coscienza e sentirci tutti responsabili e colpevoli, più o meno direttamente, di questo “ inferno”. Siamo chiamati tutti (nessuno può sentirsi estraneo) a rispondere delle nostre… Leggi il resto »
lo spunto di Daniele è interessante, lo condivido Il problema è la mancanza di visioni collettive. La politica è quello che è, il lavoro manca, la lotta al precariato viene usata dai politici per riempirsi la bocca. L’Italia di oggi si riassume in una parola: involuzione. Non è questa la sede per fare sociologismi. La mia opinione, però, è che il peggio deve ancora venire, perché agli Italiani mancano le idee e il coraggio. La vigliaccheria prevale sul coraggio, il vuoto sul pieno. Siamo una massa di pecoroni flippati dal Grande Fratello, da Facebook, da qualsiasi cosa vada di moda.… Leggi il resto »
In quanti bar, a SBT, viene chiesta la Carta d'ID ai ragazzi che comprano alcolici?
Non mi piace la repressione, ma ho l'impressione che nessuno si prenda la briga di parlare seriamente ai ragazzi sui pericoli dell'alcool.
Non è neppure sufficiente parlarne in TV. Ogni persona è unica, ogni ragazzo ha la sua sensibilità e i suoi "talenti". Ma se la scuole non fa scoprire questi talenti, se la scuola non stimola, ma opprime: allora mi sbronzo!
Daniele, in tutta onesta' (da elettore di sinistra quale sono) mi stupisce molto piu la tua risposta pseudo-populista che la lettera di Don Gianni. Dio mio… le alternative di cui si parla non sono sopratutto Emotive (e chiaramente vengono espresse tramite atti materiali e culturali). Una bevuta non fa male a nessuno… e nessuno sta dicendo questo. Ma se io sapessi mio figlio in giro per la citta' a sbevazzare e girare come uno zombie sare ben felice di saperlo e non per criminalizzare ma per CAPIRE cosa succede nella mia famiglia. Vuoi vedere di piu? sei mai passato in… Leggi il resto »
Caro Oldstyle, cosa c'entra il fatto che Obama ha fatto in passato uso di droghe? Esiste il cambiamento, i tornare sui propri passi, il saper ammettere di aver sbagliato. Personalmente credo che ad un prete come uomo il fatto che la sera vadano in giro gli ubriachi possa non interessare niente, del resto non ha neanche i figli per cui preoccuparsi. Evidentemente se si è preoccupato è perché si sente un padre, e ama davvero quei ragazzi. Non sta sicuramente giudicando, forse si sta interrogando anche sul proprio ruolo. E poi se permettete caro Vaffa ( il suo nick dice… Leggi il resto »
Caro Don Gianni, continua ad essere vicino ai giovani come fai e come hai sempre fatto. Gli altri lasciamoli chiacchierare perchè le parole prima o poi verranno dimenticate (perchè dire che c'è bisogno di altri locali per appagare i giovani per me sono solo chiacchiere). Chi è giovane come me e chi è vicino ai giovani a tal punto da condividere con loro le problematiche giovanili sanno ciò di cui i giovani hanno bisogno, e tu Don Gianni ce l'hai spiegato chiaramente. Putroppo ci si riempie la bocca troppo spesso e volentieri delle problematiche giovanili, ma nessuno, se non chi… Leggi il resto »
Daniele Primavera secondo me negli anni 60 c'erano più servizi e luoghi d'intrattenimento di ora, sono l'ultima persona che dovrebbe dirlo (vista la giovane età) ma basta documentarsi per scoprire che i locali sambenedettesi come la palazzina e il cavalluccio marino erano in voga, altro che Riviera Romagnola….. Abiamo perso gli antichi fasti, abbiamo avuto dei "padri fondatori" che hanno creato tanto per San Benedetto, ma le successive generazioni non solo non si sono preoccupate di mantenere ciò ma l'hanno sapientemente smantellato. San Benedetto era piena di Cinema ora??? Ora a numero di sale ci batte anche Caastel di Lama…..… Leggi il resto »
Tutti questi perbenisti dalle facili frasi retoriche sono scontatissimi, ripetono le cose che hanno ascoltato la sera prima a porta a porta credendo di sparare chissà quali sentenze. E poi cara Giada anche la gente che beve il sabato sera fa sport, legge e ascolta musica. Non è che una delle due cose esclude per forza l’altra. E caro DON uno non è alcolizzato perchè ha una birra in mano. Fossi stato il genitore di quel ragazzo gliele avrei cantate a lei caro don e non a mio figlio, come si permette a chiamare all’una di notte una mamma che… Leggi il resto »
Pepato il commento di Giada Siliquini! Faccio un seguito sulla stessa scia. A coloro che scrivono che a SBT non c'è nulla (e magari non hanno tutti i torti), rispondo che io ed i miei amici a 16-18 anni non uscivamo (tranne d'estate ovviamente) ed uno dei passatempi preferiti era ascoltare la radio perché nel dopocena c'erano dei bei programmi che passavano della buona musica ed anche notizie su band e musicisti. Pochi giorni fa ci fu un commento di @silvestri in cui scriveva: "….la mancanza dei giovani a cercarsi il Loro spazio…senza farsi incantare dalle sibille del consumismo e… Leggi il resto »
Carissimo Don, Lei quel ragazzo lo doveva aiutare, non doveva chiamare la madre. Lei parla di aiutare i giovani ma ha mai provato a parlare con i titolari dei bar per vedere chi c’è dietro il bancone, se insieme a loro è possibile risolvere il problema. I titolari dei bar non hanno sempre la colpa. Magari è anche colpa dei genitori. Una volta ho assistito ad una scena ASSURDA cioè: ero in compagnia di alcuni amici in un parco ed erano le 4 di sabato notte, arrivano i carabinieri e chiedono i documenti a tutte le persone, due di loro… Leggi il resto »
Al di là della"retorica"del testo-denuncia di Don Gianni,la moda dell'happyhour con alcolici "pesanti",è molto estesa fra i giovanissimi sia nella nostra città che in altre parti del territorio con conseguenze spesso drammatiche…Penso che a quell'età, cercare lo sballo sia un'esigenza di socializzazione di chi non ha forti interessi intellettuali,sportivi o sentimentali da sviluppare. Inimmaginabile un atleta che cerca di sabato lo sballo, così un ragazzo impegnato in una band di qualsiasi orientamento musicale, un gruppo che magari ama il cinema, il teatro,la lettura e via dicendo… Non è poi così esclusivo o privilegiato fare queste cose se c'è qualcuno che… Leggi il resto »
Giovanni Marucci: hai ragione, il problema è che fondare dei gruppi culturali di giovani a San Benedetto non è facile; è più facile nelle città universitarie dove gli studenti sono aggregati per filoni culturali.
sbronzarsi fino a stonarsi. E tu vuoi fare un confronto con le opportunità di una san benedetto degli anni 60? non scherziamo. Semmai la differenza è che allora i ragazzi a 16 anni lavoravano e la sera difficilmente avevano la forza, la voglia e i soldi per fare le 3 di mattina a sbronzarsi in un bar. Al massimo lo faceva qualche vecchio ubriacone. Questo non vuol dire che siano sufficienti i luoghi e le attività, bisogna lavorare per migliorare sempre e star dietro alle esigenze che cambiano, ma siccome per carattere non sopporto la lagnanza (e men che meno… Leggi il resto »
X MONICA2303 nessuno condanna i gestori del bar….(nessuno ha detto niente sul loro modo di trovare/fare rivavi…LUCRARE) consiglio comunque di leggere: legge 447/1995 art. 32 della costituzione art.844 c.c. ex art.2043 c.c ex art. 659 c.p. o piu semplicemente fate una ricerca su internet sulla professionalità di un gestore di un bar/pub…..si parla di non vendere alcolici dopo una certa ora…ai minori..di non superaffollare il locale….non recare disturbo nella zona….ecc; non mi sembra di aver letto da nessuna parte di sponsorizzare con manifesti…radio…cartelloni…serate a tema o giochi che già facevo io a 17 anni…comunque non è vietato e quindi è… Leggi il resto »
Daniele Primavera ma vivi a San Benedetto???
Sbaglioo San Benedetto è la città dell'EX; dove sono finiti i cinema??? La Palazzina Azzurra e il cavalluccio marino chiusi e l'elenco potrbbe continuare….
Tu mi parli di concerti d'accordo ma interessa solo a te ed i tuoi amici viste le precedenti discussione nate sugli eventi di quest'estate.
A San Benedetto non c'è posto per i giovani, e tu che dovresti classificarti come tale sei il primo a fare una politica contro i giovani.
Alessandro, scusa ma il mio commento è venuto fuori tagliato, probabilmente per un mio errore. Prima del mio intervento ho fatto un breve elenco di cosa un giovane può fare a san benedetto. 1) c'è un centro giovani (che solo 10 anni fa non c'era). 2) c'è un cineforum (che non c'era). 3) fino a 1 anno fa c'erano 6 sale cinematografiche, oggi sono 3 ma tra pochi mesi saranno 12. Solo quindici anni fa erano 2. 4) ci sono decine di associazioni, sicuramente molte di più di quelle che c'erano negli anni '70, che organizzano attività di ogni tipo.… Leggi il resto »
Bene bene.. mamma mia quante se ne leggono! Caro Don Gianni, anch io credo che lei anzichè rimanere impietrito davanti alla scena per poi correre a telefonare ai genitori, avrebbe dovuto fermare la macchina, scendere, prendere il ragazzo in questione, e parlarne direttamente con lui. Sono una ragazza di 20 anni, lavoro da quando ne avevo 14 (e nel frattempo andavo a scuola, mi sono diplomata, ho provato l’università e ora lavoro da un anno), e nessuno può vietarmi di prendermi due birre se esco il sabato sera. Il problema di fondo qui, non è tanto il prendersi una birra,… Leggi il resto »
Faina25,
please non dire sciocchezze e guardati intorno.
Non c'è bisogno di religiosità per essere brave persone. Anzi, è sicuramente meglio essere atei per considerare davvero il prossimo uguale a te stesso (lo sai che la Città del Vaticano non ha mai sottoscritto la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo???).
I problemi vanno gestiti e non si può far finta che non ci siano. Ordinanze per VIETARE non servono a nulla, anzi, servono solo a generare malcontento tra i giovani che si vedono attaccati e non compresi.
mi sono già espresso più volte in merito. Sappiamo tutti che è un fenomeno dell'attuale generazione occidentale e che quindi il fenomeno non sia locale. Siamo in preda alle mode, al conformismo, rincoglioniti dalla tv e non abbiamo un minimo spirito critico nanche dopo la laurea, al massimo sappiamo fare dei qualunquismi. Questo è un dato di fatto, ok, indiscutibile e bisogna prenderne atto. Non ci sappiamo prendere i nostri spazi, verissimo e me ne accorgo spesso con i miei amici e sopratutto non parliamo più perchè non sappiamo parlare. E' vero ok. E' vero pure che non si è… Leggi il resto »
Primavera probabilmente i provvedimenti adottati sono provvedimenti di NICCHIA che non raggiungono la maggioranza della popolazione come puoi vedere dai commenti fatti che "lamentano" (secondo me a buon diritto) di una mancanza di servizi.
Vedremo tra quanti anni avremo il umero da te citato di sale cinematografiche (è solo un esempio), secondo me è più probabile veder sorgere qualche bel residence.
Grazie a Don Gianni nell’aver sollevato un problema che, dal numero dei commenti indica la propria drammatica attualità. Tutti una volta nella vita abbiamo alzato il gomito ma ciò non costituisce un problema sociale. Il problema esiste quando un minorenne è nelle condizioni (orari, uscite e soldi) di bere abitualmente e sballarsi più volte la settimana, quando i suoi comportamenti possono essere dannosi a sé o a terzi, quando i suoi genitori sono non consapevoli e indifferenti a questo comportamento da loro creato, quando un gestore fornisce superalcolici senza verificare l’età del cliente (provate a farlo in un paese del… Leggi il resto »
I tempi cambiano e non sempre ciò che era buono una volta è buono ancor oggi. La nostalgia per il tempo che fu spesso diventa un freno al cambiamento necessario. Insomma, ci si evolve. Però ci sono alcune cose che contraddistinguono sempre l’età adolescenziale, in qualsiasi epoca: il distacco (fisiologico e necessario) dalla famiglia, l’inquietudine, l’insoddisfazione, l’ansia di amare ed essere amati, la forte spinta alla ribellione o, al contrario, una bloccante timidezza, in definitiva un fortissimo tourbillon interiore che difficilmente trova uno sbocco gratificante. Quando ero giovane io (anni settanta), ciò che faceva da sfogatoio a quanto detto prima… Leggi il resto »
Gundam, domenica sera alle 21 vieni a dare una sbirciatina nella Chiesa Madonna del Suffragio (Ponterotto), dove si terrà un recital per la cui riuscita hanno dato cuore e anima molti giovani, provando e riprovando nei fine settimana, mentre molti altri ragazzi decidevano di prendere in mano una bottiglia e sballare. Fatti un giro la domeica pomeriggio al Pao o il sabato sera in via Mare…Poi ne riparliamo! Ricorda la prossima volta che mi rispondi che tutto ciò che affermo parte da un'esperienza e non dalla teoria. Io ho la certezza di Chi devo proporre al giovane. I giovani hanno… Leggi il resto »
Sono molto a contatto con realtà giovani, anche le più sbandate. Ma sono contrario alle lamentele, anche perchè chi si lamenta spesso non fa niente per cambiare le cose. Se i cinema hanno chiuso non è colpa del comune, e che non ci andava abbastanza gente da mantenerlo! E' una impresa come le altre, e adesso è inutile lamentarsi, bisognava andare di più al cinema prima! Ma il dvd oggi ce l'hanno tutti e i soldi sono pochi, quindi è più una consegunza del mercato che un disservizio no? Stesso discorso per il locali da concerti: anche quelli hanno chiuso… Leggi il resto »
Zanna i cinema hanno chiuso perchè gli è stata concessa la possibilità di costruirci case da vendere a 6000€ al mq!!!!
Figurati che se si mantine una multisala a castel di Lama, un amultisala a S. Benedetto avrebbe fatto molti affari….
Se tutto chiude perchè la gente non ci va vuol dire che la gente se ne sta a casa???
E quelli per strada???
Caro Don Gianni!! Vorrei tanto poter parlare di queste cose con lei di persona, cosa che spero accada, vedendola spesso all'uscita della scuola. la stessa scuola dove ho vissuto i migliori anni della mia vita. Sarò schietto e sincero: ho sempre creduto che lei sia una persona dal cuore buono, vicino ai giovani e che ha sempre cercato di farli sentire a loro agio, anche in ambienti più o meno ostili. E tutto questo l'ho vissuto in prima persona, sempre nella suddetta scuola!! Sarò altrettanto sincero nel dirle che molto probabilmente tutto ha origine nelle "crisi d'identità" che giornalmente ci… Leggi il resto »
Ho letto ora questo articolo e la risposta del gestore del bar, vicino a questo locale ci abito e ho modo di vedere tutti i fine settimana il via vai di ragazzi. Ubriachi e non; xk quello è anke un posto di ritrovo x molti di noi e quindi NON è GIUSTO criminalizzare il locale o etichettare chi è un frequentatore assiduo o solo passante come alcolizzato per il semplice fatto di trovarsi li! Certo nn cè da negare k molti escono il sabato sera con il preciso intento di sballarsi con alcol o sostanze varie, ma credeo che questo… Leggi il resto »
Caro Faina, sono anch'io del Ponterotto, ho fatto catechismo e ricevuto i sacramenti in quella chiesa. Sono stato anche catechista. Scettico, ma lo sono stato. Poi fortunamente ho avuto la forza di rompere il muro di ipocrisie che la famiglia e la chiesa mi aveva costruito intorno. Questo per dirti che conosco benissimo il Ponterotto, ho conosciuto don Luciano (benissimo), don Piero (benissimo) e don Roberto (meno bene). Fortunatamente non tutti credono che la verità sia in chiesa e in parrocchia. Vedi, da anticlericale e ateo convinto, credo che le parrocchie, per colpa dello stato, svolgano un ruolo nella società… Leggi il resto »
Caro Gundam, magari ci conosciamo pure, io forse ero un bambino quando tu facevi catechismo… Io non ho detto che chi non crede in Dio è per forza un alcolizzato…Quello che ho detto è scritto, poi se tu lo vuoi interpretare a tuo favore e a favore della tua mentalità, ormai "formata" e non più soggetta a "crescita", quello è un altro discorso. Io di persone deluse dal clero ne ho conosciute tante, ma converrai con me nell'affermare che chi ama Gesù e il suo insegnamento riesce a superare qualsiasi torto o incomprensione (anche da parte di un prete). Hai… Leggi il resto »
Ultimo post per Faina, capisco che non è questo il miglior modo di usare i commenti. Caro Faina, praticamente discuto ogni giorno con dei credenti, e più di una volta ho discusso con preti, anche piuttosto importanti. Beh, basta studiare bene le loro risposte per smontare le loro tesi e le loro argomentazioni. Ti faccio un esempio. La chiesa, il papa in primis, ha una simpatica tendenza nell’utilizzare le scritture. Generalmente i preti, in base a ciò che devono argomentare, danno una interpretazione “letterale” dei passi della bibbia, oppure li interpretano come meglio credono, a volte ribaltandone il significato. Capisco… Leggi il resto »
No è vero che a SBT ci sono solo le parrocchie per aggregazione. C'è per esempio un ottimo Centro Giovani che affianco ha dei campi di calcetto/basket, ha dei computers, ha una sala ascolto e una sala prove. E tra l'altro da anni porta vanti una campagna di sensibilizzazione contro l'abuso di alcol. Insomma esempi laici buoni ce ne sono, basterebbe andarci. Poi continuo a sostenere che se i "giovani" avessero più da fare e si dessero più da fare (autorganizzazione) si dedicherebbero meno a alcol e droga. E' un dato di fatto che se uno "ha da fare" impiega… Leggi il resto »
Nei post che mi hanno preceduto ho rilevato tante verità ma anche delle corbellerie assurde che non voglio neanche stare qui ricordare! La cosa che più mi disturba è però il criminalizzare i giovani di oggi portando ad esempio ciò che era San Benedetto nel passato: ma non vi ricordate quello che è stata San Benedetto negli anni '70 e '80? Una delle capitali "europee" della droga, con il record di "eroinomani per abitante", una delle città in cui più si è vissuta la piaga della tossicodipendenza (quella vera, non le canne) e dove una intera generazione ha dovuto fare… Leggi il resto »
Penso che qualche volta si debba riscoprire la bellezza della natura, dei silenzi …E' molto bello andare sulla punta del molo ed osservare il mare, il suo continuo ondeggiare mai uguale, oppure delle belle camminate in montagna o collina (a due passi abbiamo posti incantevoli, dove non c'è frastuono ma solo la voce della natura). Avete mai provato a stendevi di fianco ad un ruscello di montagna? E' una sensazione straordinaria. Non esiste solo il frastuono, le attività, gli impegni: mi sentirei un iperattivo. Un po' di solitudine, silenzio, calma, sono necessari per la crescita dell'uomo. @Gundam Ma quale Bibbia… Leggi il resto »
Ciao a tutti! Vorrei indirizzare il mio commento a Gundam,dicendo che io ho sedici anni e ho visto da vicino cosa si fa al Florentia,al Misus,al Jonathan,al Pao,al BB…e in tutti in bar di SBT.Come tutti i miei coetani sono un accanito frequentatore di questi locali perchè stando in compagnia dei miei amici mi diverto moltissimo.Fino a questa estate anch’io bevevo allegramente e tornavo a casa in bicicletta sbronzo( abito al Ponterotto ;) ),spedendo in meda 25 euro di super-alcolici a serata.Sinceramente non so bene perchè o facevo:fors per fare lo sborone davanti ai miei amici dato che bevevo molto,forse… Leggi il resto »
Caro Franz, sono davvero felice che tu abbia superato la fase "alcolica". Certo, non ne condivido il metodo, ma i passi si fanno uno per volta =) Ribadisco, che non occorre essere chierichetti per non bere: ho 31 anni, da 9 non frequento più la parrocchia, e non mi sono mai ubriacato in vita mia. Mi permetto di suggerirti (poi fai come vuoi) di usare con cautela la parola "amore". Hai 16 anni, ricordo benissimo i dolori addominali e lo stordimento che mi causavano gli "innamoramenti" a quell'età, ma crescendo capirai che l'"amore" è un sentimento molto vario, profondo e… Leggi il resto »
Siamo in una società free access…qualsiasi cosa vuoi fare credo che ormai non sia preclusa, pensate per chi non ha vincoli morali, basta prendere contatti giusti e vai con droghe, basta avere un pò di soldi(ma quando mai io prima di 18 anni avevo più di 5.000 lire in tasca?giusto per un panino, succo e figurine) e vai con birre e affini, non che sia sbagliato una birra o arrivare ad essere 'brillucci' per far due risate in più, ma non c'è più il senso della misura…i giovani d'oggi sono più intelligenti, hanno più strumenti, ma sono più fragili…la società… Leggi il resto »
@Gundam
Ti rispondo ora perché ho avuto un po' da fare.
Al passo dei Galati non ci trovo nulla di strano né di antievangelico: ha semplicemente (anche se bruscamente, ma era il suo carattere) messo in mostra una debolezza di Pietro, senza screditarne l'autorità.
Se mi fornisci il passo del litigio tra Pietro e Giacomo ti ringrazio.