GROTTAMMARE – L’aumento dei buoni mensa, ancora al centro della discussione. Il circolo del Partito Democratico di Grottammare entra in merito alle ultime polemiche riguardante l’adeguamento in bilancio (Merli sui buoni mensa: «Non avrei voluto aumentarli») delle tariffe di alcuni servizi comunali, come buoni pasto scolastici, asilo nido e Tarsu (anche se dell’aumento di quest’ultima nessuno sembra lamentarsi).

Il costo del blocchetto per i buoni mensa scolastici è rimasto invariato per 7 anni a 50 euro, ed ha visto un incremento di 20 euro a blocchetto dal 1 gennaio 2009. «Se al contrario gli aumenti fossero stati applicati gradualmente in precedenza – afferma il Circolo del Pd grottammarese – avrebbero finito per gravare nelle spese delle famiglie negli anni scorsi, senza eliminare l’appuntamento del Bilancio 2009 in cui comunque avrebbero raggiunto il livello attualmente in delibera. Ma pur comprendendo la protesta peraltro non esagerata (quella dei genitori), riteniamo opportuno sottolineare che sarebbe comunque ingiusto, riduttivo e strumentale misurare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Grottammare nei confronti delle famiglie e delle classi più deboli, esclusivamente da questo punto di vista».

Nel merito dell’appello del vice presidente della Provincia di Ascoli Piceno Mandozzi, ripreso nei cartelloni dall’associazione La formica (La Formica si appella al PD ), il Pd grottammarese afferma che «dalla pur distratta ma integrale lettura del suo appello, si deve rilevare il riferimento non a contenimenti generalizzati sui prezzi dei servizi scolastici, bensì ad azioni da rivolgere alle famiglie colpite dalla crisi in termini di perdita del lavoro (magari senza ammortizzatori sociali) e nei confronti delle quali giustamente tutti i comuni potrebbero valutare regolamentate forme di assistenza, come il Comune di Grottammare fa da anni».

Il Pd conclude rispondendo anche all’opposizione: «Ovviamente le scelte politiche sul bilancio non possono prescindere dalla necessità di garantire un’efficiente struttura amministrativa e gli investimenti finalizzati al mantenimento e allo sviluppo  delle natura turistico-ricettiva della città, contrariamente a quanto demagogicamente ed irresponsabilmente affermato da qualche forza politica di opposizione. Raccogliamo comunque con impegno l’invito ai nostri amministratori a prestare attenzione agli obiettivi di razionalizzazione e ottimizzazione dei servizi, non reputando però tale sensibile funzione unicamente e sostanzialmente ridotta  all’inibizione di modifiche alle tariffe di alcuni servizi».