MARTINSICURO – L’associazione On The Road approda in Senato per discutere il fenomeno della prostituzione. Giovedì 22 gennaio Marco Bufo, il coordinatore generale dell’associazione  che ha sede a Martinsicuro sarà ascoltato in una riunione congiunta delle commissioni affari costituzionali e giustizia del Senato.

L’invito è stato rivolto ai rappresentanti delle associazioni (Asgi, Gruppo Abele, On the Road, Caritas Italiana, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Comune di Venezia, Consorzio Nova, Cooperativa Sociale Dedalus, Save the Children) che nel luglio 2008 hanno promosso il documento intitolato “Prostituzione e Tratta, Diritti e Cittadinanza – Le proposte di chi opera sul campo”  poi sottoscritto da 116 enti pubblici e non profit (di cui 86 enti non profit, 4 Regioni, 2 Direzioni Sanitarie Regionali, 8 Province, 14 Comuni, 1 Sindacato nazionale, 1 istituzione provinciale).

L’obiettivo di On the Road e delle associazioni che hanno condiviso le posizioni sintetizzate nel documento è quello di portare all’attenzione dei parlamentari (e del Governo) i buoni risultati del lavoro svolto da chi da anni opera sul campo, tenendo conto della complessità di un fenomeno che spesso si intreccia con i problemi dell’immigrazione, dello sfruttamento e della tratta di esseri umani. 

Tema di discussione sarà anche l’approvazione del disegno di legge del Ministro Carfagna e delle numerose ordinanze che nei vari territori comunali vietano la prostituzione su strada: provvedimenti che si limitano a rendere meno visibile il fenomeno della prostituzione e che vanno a penalizzare ulteriormente chi è già vittima di sfruttamento e di tratta.

Nell’incontro di giovedì Bufo ribadirà in Senato la necessità di rafforzare una serie di interventi che si sono rilevato efficaci come lotta al fenomeno della prostituzione, e nello specifico la formazione delle forze dell’ordine nel riconoscere le persone sfruttate e ridotte in schiavitù, la previsione di opportunità alternative – come il sostegno sociale e l’inserimento lavorativo – per coloro che volessero abbandonare la prostituzione, l’offerta reale di tutela alle vittime della tratta e dello sfruttamento garantendo loro il pieno accesso all’assistenza e al permesso di soggiorno.

«Spingere ancora di più la prostituzione verso luoghi chiusi – ha affermato Marco Bufo -significherebbe rendere le donne sfruttate irraggiungibili dagli operatori sociali e dalle stesse forze dell’ordine.   Vogliamo pertanto spiegare alle due commissioni del Senato quanto, secondo la nostra esperienza, il provvedimento proposto dal Ministro Carfagna rischi di ripercuotersi contro le stesse persone che essa sostiene di voler tutelare».