Da Riviera oggi  numero 758

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Emergenza alcol fra i giovani: la prevenzione e la repressione sembrano non bastare a sconfiggere il fenomeno. I risultati di monitoraggio condotto da un team di professionisti “sul campo”, cioè nei locali del divertimento durante il week-end, rivelano che i nostri giovani non si fanno problemi a consumare alcol e anche stupefacenti.

«Più della metà dei soggetti intervistati ha consumato alcol nell’ultima ora, anche in combinazione con altre sostanze, soprattutto cannabinoidi, ma anche cocaina e mix di sostanze». A dirlo sono i responsabili del progetto Unità di strada dell’Ambito territoriale 21, l’ente sovracomunale che coordina i servizi sociali nella nostra zona.

L’Unità di Strada (UdS) si è messa in contatto, fino a dicembre 2008, con 5.559 persone, giovani che si sono avvicinati alle postazioni infopoin (il 5,73% della popolazione complessiva dei Comuni dell’Ambito 21 e il 28% della popolazione giovanile) con un aumento di oltre 5 punti percentuali rispetto lo scorso anno.

I RISULTATI La Riviera non è certo esente da droghe legali e illegali, “leggere” come la cannabis, o “pesanti” come la cocaina, e basta leggere la frase ripresa dal rapporto annuale dell’Unità di strada per rendersi conto di quale sia la situazione. Di certo non paragonabile a grandi città,come Bologna, Roma o Milano, ma ci riflettano coloro che sostengono che il proprio figlio sia «tanto un bravo ragazzo, non fa certe cose». Attenzione, potrebbe non essere proprio così.

L’Ambito 21, da gennaio 2007, ha analizzato tre fattori in relazione fra loro: il consumo di alcool in combinazione con altre sostanze, i comportamenti corretti in termini di sicurezza e la propensione dei giovani a scegliere un guidatore designato. Già, perché il consumo di alcol e droga fa male alla propria salute e, non secondariamente, alla propria incolumità e quella degli altri.

Le ricerche sono state effettuate nelle città appartenenti all’Ambito, San Benedetto del Tronto, Grottammare, Cupra Marittima, Ripatransone, Acquaviva Picena, Campofilone, Carassai, Cossignano, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montalto delle Marche, Pedaso, Monteprandone e Montefiore dell’Aso.

L’età dei soggetti della relazione va dai 13 ai 54 anni ed è da notare anche come si è abbassata la soglia di età del primo consumo. Di questo campione il 24,32% è di San Benedetto e il 14,35% di Ascoli.

La fascia di età  più rappresentata è quella che va dai 20 ai 24 anni (34,02%), ed i soggetti hanno una cultura alta (il 52,34% ha il diploma, il 16,82% la laurea), sul totale il 71,70% sono maschi.

Il 58,60% degli intervistati ha consumato alcool nell’ultima ora, di questi il 67,85% crede che il proprio tasso alcolico sia sotto la soglia di 0,5g/l. Andando poi a rilevare effettivamente il tasso alcolico, ben il 82,15% è sotto la soglia legale. Dati quindi positivi.

Un po’ meno per quanto riguarda il binomio alcool/volante: il 46,80% infatti risponde che si, si metterà al volante mentre risponde no il 53,20%.

L’indagine dell’ambito ha riguardato anche la propensione dei giovani a scegliere un guidatore designato, chiedendo ai ragazzi se nelle uscite di gruppo capita di decidere chi non consumerà alcool per guidare poi la macchina. Sui dati raccolti il dato è decisamente positivo, risponde “si” il 69,21%, il 29,31% invece non decide a priori chi dovrà poi riportare il resto del gruppo a casa. Risposta che compare è anche “non risponde” (il 1,49%): forse non ci avevano mai pensato?

Per quanto riguarda le altre droghe oltre l’alcool – sottolineiamo in questo caso come l’alcool e il tabacco siano droghe, creando dipendenza, ma legali, su cui si pagano anche le tasse -, il 5,04% ha assunto cocaina, il 2,67% eroina e il 14,84% ha fatto un mix di droghe, mentre il 30,86% ha fumato cannabis e il 1,48% ha fatto uso di ecstasy. Nella categoria “altro” rientra il 12,76% di soggetti intervistati, che potrebbero quindi aver fatto uso di speed (anfetamine), crack, Lsd o efedrina, ad esempio.

L’Unità di strada ha anche posto domande per quanto riguarda la sicurezza, il 91,33% risponde che utilizza sempre il casco o la cintura di sicurezza, il 79,01% che rispetterà i segnali stradali e la velocità, inquietante il 20,99% che risponde “no”.

 PERCHE’ UN MONITORAGGIO L’UdS è un servizio di prevenzione sugli effetti e sui rischi legati al consumo di droghe, che si avvale del contatto diretto e paritetico con i giovani, sensibilizzando anche le istituzioni locali, le famiglie, gli operatori sociali,  fino anche ai gestori dei locali e dei luoghi del divertimento, affinché si promuova e si diffonda una cultura del benessere e dell’utilizzo sano e corretto del tempo libero.

Le uscite realizzate  nel periodo dicembre 2007 – novembre 2008 sono state suddivise tra quelle effettuate in occasione di eventi organizzati presso enti locali e/o presso i Centri di Aggregazione Giovanile (89 uscite) e quelle realizzate presso i pubblici esercizi (88 uscite).

L’UdS si trova anche on-line, all’indirizzo http://www.myspace.com/spaziouds