SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Aveva 16 anni quando lo vide per la prima volta; adesso, uomo qual è, saluta la persona che l’aveva scoperto, durante un Lecce-Samb in cui, ricorda, «gran parte della prima squadra non giocava, e c’era spazio per molti ragazzi delle giovanili: così, giocai io». Franco Causio e Alberto Eliani: il grande tornante della Nazionale nei mundial in Argentina e poi in Spagna, nel 1982, e l’ex azzurro poi allenatore e dirigente (e talent scout) della grande Samb.

Eliani è scomparso, a quasi 87 anni, due giorni fa: Causio era in Brasile ed è stato contattato da Paolo Beni, un’altra delle bandiere della Samb, ma soltanto stamattina è rientrato ad Udine, dove vive: «Mi è dispiaciuto tantissimo non essere stato presente ai funerali, perché per me Eliani era un secondo padre».

Dopo quel Lecce-Samb Eliani, che capiva di calcio come pochi, volle a tutti i costi Causio alla Samb: «Avevo sedici anni, e all’epoca non era facile per un ragazzino spostarsi di casa. Eliani rassicurò la mia famiglia e per l’anno successivo mi seguì passo passo, dandomi un grande aiuto anche sul come comportarsi fuori di casa, indicandomi come doveva crescere un uomo e calciatore. Per me è stato un secondo padre».

Eliani, durante il campionato di Causio alla Samb (aveva 17 anni, non sempre giocava), fu portato da Eliani e dall’altro tecnico rossoblu Rivo Spinozzi a fare dei provini, con Torino, Mantova e Juventus. Insomma, Eliani aveva visto il talento e, come con molti altri calciatori, dopo averli portati alla Samb, cercava di rivenderli a squadre di Serie A. «Sono stato sempre enormemente riconoscente ad Eliani, sia per quanto ha fatto per me nell’ambito sportivo, sia in quello prettamente umano».

Causio ricorda anche qualche passaggio divertente: «Durante un allenamento dribblai Beni e Frigeri: uno mi fece uno sgambetto, l’altro mi alzò in aria. Me ne lamentai con Eliani che, in triestino stretto, mi disse: Ciò, agli anziani non si fanno questi scherzetti. E come non ricordare tutte le volte che raccontava che, in Nazionale, era andato in bambola marcando sir Stanley Matthews?»